Per anni il guidatore si è adattato all'auto: si sceglieva in base a quella che più rispondeva ai gusti estetici, con un margine
di personalizzazione dato dagli accessori. Nell'era dell'infotainment connesso e interattivo lo schema salta e si stravolge,
perché è l'auto che si adatta alle esigenze, ai gusti e allo stile del proprietario. Il merito va ai cruscotti connessi ma
anche all'accelerazione tecnologica, che apre rapidamente strade nuove e obbliga a soddisfare una domanda di sicurezza e intrattenimento
crescente per chi guida.
Harman (controllata Samsung) ha mostrato al Salone dell'automobile di Shanghai 2019 una serie di soluzioni che permettono
agli utenti di vivere in modo personalizzato la propria auto. A iniziare dal digital cockpit: una plancia intelligente e interattiva
che cavalca l'onda dell'intelligenza artificiale per migliorare l'esperienza d'utilizzo di funzioni quali i sistemi di sicurezza
attivi e passivi (Adas) e la connettività con lo smartphone. Di fatto si persegue l'obiettivo di creare una esperienza di
utilizzo fortemente centrata su una tipologia di guidatore molto esigente, non a caso è destinato alle auto elettriche. Il
primo veicolo su cui Harman installerà questo cruscotto evoluto è Arcfox prodotto dalla casa cinese Bjev (Beiging Electric
Vehicle).
Sulle Bmw arriverà invece una nuova generazione di sistemi di infotainment che riassumerà in un'unica piattaforma audio, servizi
e connettività con l'obiettivo di rendere ancora più semplice l'accesso alle funzioni, dunque migliorare la sicurezza e garantire
una migliore scalabilità all'interno della gamma bavarese. Il tutto si concretizzerà in un cruscotto capace di mostrare in
modo sintetico ma preciso le notifiche e le informazioni cruciali, oltre a garantire la connessione costante over-the-air
anche via 5G per permettere lo sviluppo delle soluzioni telematiche del prossimo futuro. Anche in questo caso la parola d'ordine
è “personalizzazione” sulle specificità espresse dall'utente, che potrà connettersi alla plancia anche in remoto. Questi miglioramenti
saranno integrati in una variante dell'attuale centralina, prodotta da Harman in Ungheria e Cina.
Il 5G entra in auto anche attraverso il modulo Tcu (Telecommunications Control Unit) per garantire alle auto connesse di appoggiarsi
alle reti 4G e a quelle di quinta generazione. L'obiettivo di Harman è offrire un modulo completo ed efficiente, che possa
sfruttare al massimo le doti di bassa latenza e ampia gamma del 5G in un'ottica di sviluppo di sistemi di sicurezza tra veicoli
(V2X). La Tcu permetterà di parallelizzare le connettività impiegate al fine di modulare le prestazioni in base all'infrastruttura
disponibile, ancora una volta in un'ottica di massimizzazione della sicurezza stradale e di interoperabilità con gli Adas.
I dati nominali proposti da Harman per questo dispositivi descrivono velocità di download tra 600 Kbps e 2 Gbps, antenna Gps
e funzioni di chiamata d'emergenza integrate. Questa Tcu 5G sarà disponibile dal 2022.
La personalizzazione dell'esperienza di guida passa anche dal soluzioni migliorate per l'utilizzo dei comandi vocali in auto.
Harman ha lavorato per migliorare i microfoni installati nell'abitacolo in simbiosi con nuove piattaforme di processamento
della voce e di cancellazione dei rumori di fondo. Questo progetto rientra nelle funzioni Premium, che permettono di migliorare
il dialogo tra le persone in auto andando a sopprimere i disturbi nell'abitacolo e di elevare la qualità delle chiamate vocali.
Non mancherà l'integrazione con gli assistenti vocali più diffusi, con addirittura la possibilità di instaurare un dialogo
diversificato per gli occuppanti dei vari sedili.
Il tutto con un occhio di riguardo alla sicurezza. Harman ha previsto protezioni per chiudere l'accesso dall'esterno ai dispositivi connessi con il sistema di infotainment, al fine di creare ring chiusi nell'auto che si appoggiano al cloud sicuri per l'accesso ai contenuti. Inoltre, le personalizzazioni sono salvate in remoto e possono essere scaricate sui nuovi veicoli in modalità Ota (Over-the-air). Questi accorgimenti per la cybersecurity veicolari sono già in fase di implementazione sui veicoli del brand cinese Great Wall Motors.
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