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Dossier Dal 10 giugno la notifica delle multe costa tre euro in più

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Dossier | N. 509 articoli Circolazione stradale

Dal 10 giugno la notifica delle multe costa tre euro in più

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Dal 10 giugno aumenteranno di circa 3 euro le spese di notifica delle multe stradali recapitate tramite Poste Italiane. Lo stesso accadrà per gli atti giudiziari. Sono le conseguenze del rincaro delle tariffe postali, legato soprattutto al prevedibile aumento del numero di spedizioni per ciascun verbale, visto che è stato reintrodotto nella procedura anche l’invio della Can (Comunicazione di avvenuta notifica). Per la spedizione più diffusa, quella di plichi di peso fino a 20 grammi, la tariffa passerà da 6,80 a 9,50 euro.

Così in alcune città le spese di accertamento e notifica da pagare assieme alla sanzione arriveranno a 18-20 euro, quando per molte violazioni stradali diffuse la “multa” è di appena 29,40 euro (se si paga entro cinque giorni). E le spese di notifica eguaglieranno la sanzione nei non pochi casi (come quelli delle auto aziendali o comunque noleggiate) in cui il verbale viene notificato prima all’intestatario del veicolo e poi al responsabile “effettivo” dell’infrazione.

Ne ha dato notizia ieri sera l’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale), citando un avviso alla clientela pubblicato da Poste Italiane. Il punto B dell’avviso riguarda le tariffe delle notifiche di sanzioni e atti giudiziari, nelle quali verranno inclusi i costi delle comunicazioni eventualmente connesse: la Can e la Cad (Comunicazione di avvenuto deposito, quando il plico è riportato all’ufficio postale per assenza del destinatario). Tali costi sono quantificati a forfait, tenendo conto della percentuale di atti che hanno richiesto l’invio di Can o Cad.

La quantificazione è soggetta a revisioni annuali: se ci saranno variazioni nelle tariffe di Can e Cad o nella quota di atti che le richiedono, saranno determinate le corrispondenti variazioni delle tariffe delle notifiche, con un preavviso di 30 giorni rispetto alla loro entrata in vigore.

L’andamento futuro dipenderà anche dal numero di italiani che apriranno una casella Pec (posta elettronica certificata): a loro dal 2018 gli organi di polizia devono notificare i verbali in via telematica (ma molti corpi, a partire dalla Polizia stradale, non si sono ancora adeguati). Ciò abbatte di molto i costi. Un aiuto potrebbe venire dalla concorrenza, quando arriverà a regime l’affidamento anche ai privati, che però è in ritardo (si veda Il Sole 24 Ore di ieri).

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