Impresa & Territori IndustriaI fuoriclasse della squadra italiana
I fuoriclasse della squadra italiana
18 febbraio 2014
Stcc fornitore green della Camera dei deputati
«Ci alleniamo da 130 anni», dice il consigliere delegato Giovanni Battista Colombo. Per l'esattezza, sono 134 gli anni di Stabilimenti tipografici Carlo Colombo, gruppo di proprietà familiare con produzione a Roma, tra Pantheon e Montecitorio. Stcc è la storica stamperia della Camera e ha vinto la gara europea che le conferma Montecitorio come "cliente unico". Stcc vive in simbiosi con la Camera, anche di notte: compone, impagina e stampa in digitale tutti gli atti, bozze comprese, che riceve. Come? Attraverso la fibra ottica che corre sotto la strada che la separa da Montecitorio lungo la tubazione della vecchia posta pneumatica.
«A volte ci sono date solo poche decine di minuti dal "visto si stampi" per le consegne», sottolinea Giovanni Battista Colombo (che è pure presidente di Assografici), quarta generazione alla guida della società, dopo il fondatore, Carlo, il nonno Giovanni e il papà Enrico insieme con lo zio Carlo Maria. Azienda tutta cablata, tutta digitale, che arriva a gestire in una notte anche mille pagine di testi. Per la stampa Stcc utilizza da 22 anni la carta riciclata ecologica di Fedrigoni e fa continui investimenti in nuovi macchinari che le permettono un bassissimo impatto ambientale nel centro di Roma. Best green printer è il riconoscimento che ha ottenuto l'anno scorso al premio "La Vedovella".
Stcc sta affrontando anche in chiave innovativa il superamento della stampa offset nella stamperia del Prenestino, con l'accorpamento, in vicolo della Guardiola, di tutte le risorse del gruppo, al netto di prepensionamenti e dimissioni. Stcc, infine (fatturato 2013 a 9 milioni, ebitda al 10%, oltre 70 dipendenti di gruppo e 5 recenti assunzioni), pur garantita da una commessa così importante come quella della Camera, non ha mai rinunciato a mettere il naso fuori da Roma e già da una decina d'anni lavora per un cliente Usa dal quale riceve file per stampare libretti d'istruzione per apprecchiature informatiche. E lo sguardo all'estero non si ferma qui: «Siamo sul pezzo – assicura Colombo – e valutiamo la possibilità di avere in futuro una più ampia platea».
A.Mor.
Mediagraf innova dando spazio all'estro dei giovani
Il Messaggero di Sant'Antonio, Il Gambero Rosso, L'Informatore Agrario, i fumetti Violetta, Tom e Jerry per l'estero, Classic & Sports Car, i cataloghi commerciali delle maggiori insegne della grande distribuzione. Sono solo alcuni dei prodotti stampati negli stabilimenti della padovana Mediagraf, azienda nata nel 1988, oggi tra le più importanti e attive tipografie per l'editoria non libraria e la stampa commerciale nel panorama italiano, forte di un fatturato annuo di circa 70 milioni (ebitda al 5%), di una compagine formata da 160 dipendenti e di una guida di stampo manageriale, scelta (non scontata) della oculata proprietà, cioé la Provincia Patavina dei frati minori (per il 45%), la Diocesi di Padova (30%) e la Conferenza episcopale italiana (25%). Sono state le svolte innovative a guidare Mediagraf al successo imprenditoriale: anzitutto, la strada dell'ecocompatibilità.
