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Gamification, la nuova strategia delle banche per scovare talenti

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Gamification, la nuova strategia delle banche per scovare talenti

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

Per le banche la formazione e la selezione del personale diventano un gioco. Anche presso gli istituti di credito italiani iniziano ad affermarsi i principi della gamification, il ricorso a metodologie e strumenti del mondo dei giochi per il raggiungimento di obiettivi diversi dal semplice divertimento. È soprattutto nell’ambito delle risorse umane che trova le sue principali applicazioni in Italia, anche nel mondo banche e finanza.

Nel 2017 l’indagine Randstad sull’evoluzione delle HR (risorse umane) si sofferma proprio sulle “sfide dell’unconventional”, con focus sul rapporto tra imprese italiane e gamification. Su 4.700 professionisti del settore attivi nelle regioni settentrionali (4% espressione del mondo banche e finanza), il 38% ha dichiarato di considerare la HR Gamification uno strumento rilevante per la professione. Per il 44% si tratta di un buon metodo per stimolare la creatività, attivare il coinvolgimento e motivare nelle attività performative. Uno strumento ampiamente utile ma non sostitutivo delle tecniche convenzionali (per il 65% è da affiancare ai metodi abituali).

Le scelte di Ubi banca...
È in questa direzione che hanno scelto di andare sia Ubi Banca che Intesa Sanpaolo per innovare le metodologie relative alla formazione e alla selezione del personale. Per il primo istituto di credito queste iniziative sono alla base di un modulo del percorso di inserimento dei neoassunti: da luglio 2018 sono circa 300 i dipendenti formati. Il gioco si sviluppa in forma di quiz, con circa 150 quesiti su 20 aree di competenza, finalizzati a verificare la conoscenza del gruppo Ubi da parte del partecipante, in termini di identità, strategia, modello di business e organizzazione. Una app consente di interagire e avviare sfide tra i partecipanti, con la pubblicazione di una classifica finale sulla Social Community. Nel 2019 è previsto il lancio di una app gratuita che coinvolgerà i partecipanti in un’avventura lavorativa futuristica. I risultati e i consigli che ogni giocatore raggiungerà e riceverà durante il game avranno una finalità orientativa per avvicinare i giovani al mondo del lavoro. Il completamento del game darà la possibilità di elaborare un curriculum semplificato e candidarsi per le opportunità della banca.

...e quelle di IntesaSanpaolo
Si chiama Make It Real, invece, l’iniziativa promossa dalla direzione centrale Human Resources di Intesa Sanpaolo per l’acquisizione di nuovi talenti. Tre gli appuntamenti promossi nel 2018 (Torino, Milano e Napoli) che hanno visto, per ogni contest, il coinvolgimento di circa 80 giovani laureati e laureandi con diversi percorsi accademici, divisi in squadre di cinque componenti, per un totale di 16 squadre. Un format di reclutamento, articolato in due giornate, sostitutivo delle tradizionali fasi di selezione con interviste. Ogni squadra si è cimentata con business case da risolvere entro la prima giornata, mentre nel corso della seconda giornata si sono svolte le individuali. In ballo, per i migliori, uno stage formativo di sei mesi e cui segue la possibilità di assunzione inserimento lavorativo.

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