Siamo tutti “caregiver” o probabilmente presto lo diventeremo. La demografia è inesorabile e ci tratteggia un futuro in cui aumenterà l’esercito degli anziani. Gli over 65 in Italia costituiscono ormai un quarto della popolazione totale, mentre gli under 30 sono sempre meno. Grazie alle nuove cure aumenta la speranza di vita. Si allunga l’età attiva e sorgono nuovi bisogni: non solo di assistenza, ma anche di guida nel mondo della sanità pubblica e privata. Così i numerosi caregiver, ossia i soggetti che si prendono cura dei propri familiari, necessitano di maggiori supporti. Lo conferma la ricerca “Smartaging: over 65 e family caregiver a confronto” (realizzata per Europ Assistance da Lexis Research con il contributo scientifico di Humanitas), secondo cui il 75% dei family caregiver dichiara aver bisogno più di tutto di un supporto organizzativo in caso di emergenza familiare.
900 mila badanti
«Non siamo in una situazione ideale. Il problema della non autosufficienza in Italia viene gestito in modo poco strutturato – spiega Fabio Carsenzuola, ad e dg di Europ Assistance Italia –. Le badanti sono 900mila e hanno superato le figure professionali titolate a fare questo tipo di mestiere (600mila). Nella ricerca degli aiuti ci si basa sul passa parola e le famiglie tendono a far da sé finché la gestione degli anziani non diventa insostenibile». Anche in considerazione di questi nuovi bisogni di “cura” Europ Assistance Italia (gruppo Generali) ha pensato di introdurre nella sua organizzazione il “care manager”. Questa nuova figura nasce con l’obiettivo di contribuire alla serenità di tutta la famiglia: gli over 65, attivi e non, vengono agevolati nelle loro attività quotidiane, ampliandone così lo spettro d’indipendenza; i loro familiari vengono alleggeriti.
Chi è il care manager
Il care manager è un infermiere professionista con spiccate capacità manageriali e propensione all’ascolto. La sua attività parte da un’analisi dello stato psicofisico e sociale della persona: sulla base di questa valutazione, imposta un piano personalizzato, che si avvale di molteplici risorse aziendali interne alla compagnia. Il professionista è sostenuto dalla centrale operativa sanitaria di Europ Assistance e da un’equipe medica, attivi 24 ore su 24. Inoltre, con la piattaforma online MyClinc, può monitorare lo stato di salute della persona assistita anche a distanza.
Gli altri bisogno degli anziani
Ma i bisogni dei senior non sono sempre e solo legati alla salute, anzi: circa il 60% degli over 65 si definisce attivo e l’80% afferma di essere in condizioni di salute abbastanza buone (dati Europ Assistance/Lexis). Per loro, il care manager può fornire servizi di conciergierie (organizzando anche viaggi di piacere) o aiutarli a gestire pratiche burocratiche; mentre per chi ha minore o nessuna autonomia, può, per esempio, organizzare trasporti medicalizzati o assistenza domiciliare. L’accesso a questa figura per ora è possibile come copertura aggiuntiva. L’esempio più tipico è la polizza infortuni, con il caregiver che si occupa della presa in carico dei soggetti che di solito gestisce l’infortunato (madre anziana e della figlia piccola) per il periodo di temporanea inabilità. L’assistenza del care manager può entrare anche nella “polizza viaggi” per chi vuole andare in vacanza con la certezza che i genitori anziani siano seguiti con dei colloqui telefonici quotidiani e con l’intervento della caregiver in caso di bisogno. E può essere anche inserito nei servizi di private banking (adeguamento dell’abitazione e altri servizi che richiedono compentenze specifiche). Il supporto può essere inserito anche in piattaforme di welfare aziendale per sollevare il lavoratore di parte dell’organizzazione della vita dei genitori anziani non più autosufficienti.
© Riproduzione riservata