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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2014 alle ore 17:58.
L'ultima modifica è del 27 gennaio 2014 alle ore 18:11.

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Antonio MastrapasquaAntonio Mastrapasqua

Fissata al 13 maggio prossimo l'apertura del processo penale che vedrà sul banco degli imputati il rappresentante legale, il direttore sanitario e otto chirurghi dell'ospedale Israelitico di Roma per una serie di interventi odontoiatrici, fatti passare per altri più remunerativi a carico del Ssn. Ma nel mirino degli inquirenti c'è anche il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, dal 2001 procuratore generale del nosocomio, per un presunto giro di rimborsi gonfiati e fatture false legate al primo filone dell'inchiesta. Oltre cento, in particolare, le cartelle cliniche dell'ospedale Israelitico su cui gli investigatori del Nas stanno facendo accertamenti, lavorando sull'ipotesi di truffa aggravata, anche se lo scorso autunno Mastrapasqua, sentito come persona informata sui fatti, ha spiegato di aver agito nel rispetto della legge.

Possibile danno erariale, si muove la Corte dei conti
Ma quella messa in campo da piazzale Clodio non è l'unica inchiesta avviata nei confronti del potente presidente Inps. Il procuratore regionale della Corte dei conti, Angelo Raffaele De Dominicis, ha infatti avviato una indagine per danno erariale disposta dopo le recenti notizia di stampa e la fuga di notizie degli ultimi giorni. L'accusa ai medici e agli amministratori dell'Istraelitico si riferisce al periodo 2007-2009, e ad una serie di interventi odontoiatrici fatti poi apparire poi come interventi più impegnativi per ottenere dal Servizio sanitario nazionale maggiori rimborsi che però venivano rimborsati dalla Regione in ritardo. Forse per questo Mastrapasqua avrebbe "girato" all'Inps i crediti anche se gli stessi non potevano esserlo in quanto non esigibili.

Pressing di partiti e parti socili per una riforma della governance Inps
In attesa degli sviluppi giudiziari, cresce intanto il pressing della politica e delle parti sociali per una riforma dell'Inps e un avvicendamento al suo veritce. La Uil auspica l'adozione di «un sistema duale che preveda un organismo di gestione indicato dal Governo e un consiglio d'indirizzo e vigilanza, composto dai rappresentanti delle parti sociali e, quindi, delle imprese e dei lavoratori che, peraltro, versano i contributi», mentre la deputata Pd Donata Lenzi chiede «maggiore trasparenza nella gestione dell'Inps» e «un intervento urgente del Governo anche per verificare la compatibilità di una situazione che vede Mastrapasqua continuare a mantenere diversi incarichi». Chiede chiarezza sulla vicenda anche la Cgil, sollecitando in una nota un passo indietro «in segno di responsabilità» del manager, e un «una riforma della governance che superi le opacità della gestione monocratica e restituisca trasparenza ed autonomia all'Istituto».

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