Sport24

Sulle vette del Cadore, il coraggio dei ragazzi per conquistare la…

  • Abbonati
  • Accedi
sfide

Sulle vette del Cadore, il coraggio dei ragazzi per conquistare la “normalità”

Partiranno da piazza Gae Aulenti a Milano il 25 maggio per arrivare a Cortina il 1 giugno in sella alle loro e-bike. Sono i B.Livers, ragazzi in affetti da patologie gravi e croniche che si inerpicheranno sulle vette del Cadere in un viaggio di autostima, scoperta di se e coraggio. Porteranno con loro una benaugurante bandiera olimpica, in occasione dell’elezione del sito delle Olimpiadi Invernali del 2026. Il “Viaggio sotto le stelle” - che ha patronicinio del Coni e del Comune di Cortina d'Ampezzo - è organizzato B.Live (Fondazione Near Onlus) e ha il supporto di decine di aziende sponsor.

“B.live è un progetto dove i ragazzi tornano a vivere, dopo o durante il percorso della malattia, attraverso i valori positivi della vita che sono anche il lavoro, la disciplina e l'unione sotto la bandiera dell’orgoglio del fare qualcosa di buono per costruire un mondo migliore - spiega Bill Niada, che ha creato la Fondazione Near - Anche lo sport rappresenta questi valori e infatti i B.livers ce la metteranno tutta pedalando per salire vicino alle stelle, per testimoniare che ce la si può fare, che si deve tentare, che si deve andare oltre”.

Una volta partiti da Milano i B.Livers, ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, passeranno per la magnifica tenuta di Borgoluce a Susegana e visiteranno alcuni luoghi delle cicatrici del passato recente e remoto (Piave, Vajont, boschi del Cadore, Dolomiti), raggiungeranno il 1 giugno Cortina e la vetta del Col Gallina a 2.500 metri, dove dormiranno sotto le stelle in un campo tendato e nella meravigliosa Starlight Room. Sarà un viaggio di autostima, coraggio e saggezza, pedalando su bici elettriche e altri mezzi sostenibili, per portare un messaggio di forza ed energia pulita. Le storie dei B.Livers, nel loro percorso dalla malattia alle vette della “normalità” saranno protagoniste anche di un film del regista Alessandro Belatrame. I ragazzi nel loro viaggio avranno il supporto di molti amici e aziende, che si sono uniti per raccontare l’avventura di questi eroi ordinari.

“Il collegamento di Milano a Cortina, per portare la bandiera del Comitato Olimpico, sarà l'occasione per arrivare a dormire sotto le stelle, dove la realtà può essere più vicina ai sogni e avverrà in compagnia di tante aziende e persone, che hanno capito che “il meglio” arriva solo da un lavoro fatto per un bene comune - aggiunge Niada - Il Viaggio delle Stelle quindi è un percorso, costruito con la forza di tutti, alla ricerca della propria autostima, attraverso le proprie storie/cicatrici e con il motore delle proprie sfide, dove si arriverà in cima alla vetta a cui tutti noi dobbiamo tendere nell’impegno di dimostrare che siamo qui per lottare, senza lamentarci, anche attraverso sacrifici e fatica e che il risultato di noi stessi si vedrà solo alla fine del percorso della vita”.

B.Live è un progetto sviluppato da Fondazione Near Onlus, un contenitore di attività̀e laboratori dedicati a ragazzi affetti da patologie gravi e croniche (tumori, Hiv, disturbi alimentari, malattie rare) provenienti da diversi istituti ospedalieri del territorio. Attraverso visite in aziende, incontri con imprenditori e percorsi creativi, i ragazzi imparano il mestiere della vita e l'arte del fare. Con orgoglio, professionalità e amore producono collezioni di gioielli, borse, bio-cosmesi, canzoni… Opere che gli danno il coraggio di continuare a vivere sperando e costruendo un futuro migliore. B.Live Essere, Credere, Vivere, diventa così anche un brand disegnato dai ragazzi stessi. Il simbolo che li rappresenta è il Bullone. Le iniziative portano, da una parte, momenti di svago dalla malattia e dal percorso di cura attraverso attività ed obiettivi importanti, vissuti insieme a coetanei con cui instaurare amicizie, e spesso si traducono in attività di inserimento lavorativo. Dall'altra parte, danno la possibilità anche agli adulti, ai professionisti e agli studenti di mettersi in relazione tra loro e con i ragazzi malati, portando ciascuno la propria competenza ed esperienza di vita, in uno scambio reciproco e positivo.

© Riproduzione riservata