Ces 2011

Tecnologie Computing

Intel, via all’era dei chip multicore per vedere i film in alta definizione sul pc

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Questo articolo è stato pubblicato il 04 gennaio 2011 alle ore 21:33.

L’appuntamento per l’annuncio ufficiale è fissato per mercoledi 5 gennaio alle 10 del mattino, presso la suite Marco Polo 804 dell’hotel Venetian di Las Vegas. Ma ormai dei nuovi processori nome in codice “Sandy Bridge” di Intel si sa tutto o quasi e il Consumer Electronic Show è l’occasione ideale per mettere in vetrina i nuovi sistemi multi cervello. L’architettura al silicio che salirà a bordo di notebook e desktop è quella che la società californiana ha battezzato come la seconda generazione della famiglia di chip Core, i primi capaci di integrare l’unità grafica sulla stessa fettina di silicio dove risiede la Cpu.

Per Intel questo è un passaggio cruciale, per altro ampiamente annunciato, per una serie di motivi e uno in particolare: mettere nelle mani dei produttori di computer un processore che non richiede come dovuto corredo componenti aggiuntivi, vedi le Gpu Ati della grande rivale Amd o quelle di Nvidia. Considerando inoltre che il 90% dei ricavi della società deriva dai chip per computer è facile capire perché l’avvento delle Cpu-Gpu – in casa Amd stanno preparando per la kermesse di Las Vegas il battesimo di Fusion - sia un passaggio cruciale per il futuro. A Santa Clara sono inoltre così convinti di aver fatto un grande passo in avanti sul fronte delle prestazioni che hanno già parlato – e il concetto verrà ampiamente dibattuto a Las Vegas – di “user visual experience”, e cioè di un’esperienza utente fortemente focalizzata alla riproduzione dei contenuti digitali, video in testa.

A tutto video con i film di Hollywood. A caratterizzare tecnicamente i processori Core i3, i5, i7“Sandy Bridge” vi sono vari elementi. I più importanti, oltre al chipset grafico “on board” e alla tecnologia di processo a 32 nanometri, sembrano essere la versione 2.0 della tecnologia Turbo Boost, che gestisce la velocità del processore secondo le esigenze d’uso (il cosiddetto “overclock”) per ottimizzare al massimo prestazioni e consumi di energia, la versione 2.0 di WiDi (Intel Wireless Display)per il trasferimento di contenuti Hd verso la Tv o il decoder e Insider.Quest’ultima funzionalità permetterà di accedere via Internet, in modalità protetta e antipirateria, ai film delle major hollywoodiane (Warner Bros e Fox le prime con cui Intel ha stretto accordi con l’obiettivo di arrivare a 300 titoli disponibili entro febbraio) e riprodurli in alta definizione sullo schermo del proprio computer. La nuova super Cpu, in poche parole, fungerà anche da piattaforma di distribuzione dei contenuti digitali - anche quelli in 3D e con le medesime capacità - e i pc che se ne serviranno delle vere e proprie stazioni personali per guardare le nuove pellicole in formato 1080p.

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Di Dell, Hp e Lenovo i primi notebook “quad core”. Nei prossimi mesi saranno in totale circa 500 i modelli di computer che arriveranno sul mercato con a bordo i nuovi processori multi cervello. Intel ha già confermato che i primi chip “Sandy Bridge” in commercio, 20 modelli in tutto, saranno quelli in configurazione “quad core” per notebook e al Ces 2011 sono previsti per l’appunto le anteprime di vari portatili con schermi da 15 e 17 pollici a firma di Hp (i Pavilion Dv7), Dell, Acer e Lenovo (con gli IdeaPad Y560 e la nuova famiglia professionale ThinkPad Edge). In Febbraio, invece, sarà la volta dei sistemi dual-core indirizzati al mercato dei portatili destinati al mercato di massa. La scommessa da vincere per Intel è quella, nell’immediato, di convincere i produttori a gestire la transizione dai vecchi ai nuovi chip iCore mettendo da parte i chipset (più performanti) di Nvidia (dotati di tecnologia Optimus per poter passare dalla grafica integrata a quella dedicata a seconda del carico) e di Amd (i chip Radeon Hd per portatili).

A Las Vegas, in buona sostanza, il colosso di Santa Clara si gioca un pezzettino, importante, di quello che sarà il suo business dei prossimi anni, che molto sarà legato alle capacità di Intel di farsi spazio in campo mobile, negli smartphone e soprattutto nei tablet, dove a dettar legge sono oggi i chip a tecnologia Arm. Che non a caso, stando ai rumor della vigilia, potrebbero vedere le luci della ribalta al Ces 2011 anche sotto l’ombrello di Microsoft, che potrebbe far vedere in assoluta anteprima una versione estesa di Windows in grado di operare su device equipaggiati con processori Arm. E questa, per Intel, paladina delle architetture x86, non è esattamente una bellissima notizia.