Ces 2011

Tecnologie Computing

Nel cuore del tablet

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 06:49.

Perché i dispositivi a tavoletta sono una delle principali attrattive dell'edizione 2011 del Consumer Electronic Show? Fra le tante possibili risposte, si può scegliere questa: perché fra quattro anni (previsioni di Gartner) rappresenteranno circa il 10% delle vendite globali di personal computer. I tablet sono un fenomeno che sta già abbandonando le vesti di segmento di nicchia per indossare quelle, magari meno pregiate ma più appetibili dai consumatori, del "mass market". Oggi c'è di fatto un prodotto dominante, l'iPad di Apple, che cattura oltre il 90% della domanda, ma già dal 2011, quando i volumi di vendita saliranno nell'ordine dei 50 milioni di unità, i rapporti di forza dovrebbero cambiare. Soprattutto grazie ad Android.

Proprio il sistema operativo open source di Google, anche sull'onda del successo che sta riscuotendo in campo smartphone (dove vanta una fetta di venduto superiore al 20%, non lontana da quelle vantate da Apple con l'iPhone e da Reseaerch in Motion con i Blackberry), sarà assoluto protagonista a Las Vegas. Scribe, Droid Xoom, Optimus Pad sono nell'ordine i nomi (al momento in cui scriviamo presunti) delle tavolette che Htc, Motorola e Lg mettono in vetrina all'insegna di "Honeycomb", la versione 3.0 di Android. Altre novità sono attese a firma di Acer, Asus, Dell e vari altri produttori, compresa quella Samsung che al Ces si presenta con il suo primo tablet basato su Windows 7.

Molti di questi device hanno nel motore processori Qualcomm, altri hanno optato per i chip dual core Tegra 2 di Nvidia: la battaglia per la supremazia nel silicio, in questo campo, non vede per una volta davanti a tutti Intel. La voce fuori dal coro è quella di Hp, una delle aziende fedeli a Microsoft e al suo Windows, che ha scelto Las Vegas per battezzare in anteprima i suoi PalmPad con a bordo piattaforma WebOs ereditata da Palm. Il quadro dell'universo tablet si completa quindi con il ben noto Blackberry Playbook, il device che Rim lancerà a febbraio sul mercato e con il quale la società canadese vuole fare il pieno di vendite (2,5 milioni di unità il potenziale stimato dagli analisti, contro i circa 30/40 milioni attribuiti all'iPad) in ambito aziendale.

Chi uscirà quindi vincitore nel 2011? Ai nastri di partenza, come detto, la tavoletta di Apple e il sistema operativo iOs giocano da dominatori assoluti ma nel medio termine, stando a quanto prevede Abi Research, saranno le piattaforme open source a prendere il sopravvento, catturando entro il 2014 oltre il 60% del venduto. Android, in primis, ma anche MeeGo e WebOs, sono cioè destinati a caratterizzare il mercato dei tablet mettendo Apple, Microsoft e Rim nella scomoda posizione di doversi dividere la porzione meno rilevante di questo business.

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Molto dipenderà però dalla capacità dei singoli vendor di far evolvere il sistema operativo e di dare sempre maggiore sostanza ai rispettivi marketplace per il download delle applicazioni. Anche in questo caso Apple parte in vantaggio dall'alto del suo consolidato ecosistema: nell'App Store vi sono oltre 300mila apps disponibili. L'Android Marketplace, però, è in fortissima ascesa. Molto meno ricchi, invece, i cataloghi che possono attualmente esibire sia Microsoft che Rim. Apple iOs e Android, in buona sostanza sono destinati a farla da padrone nei tablet sfruttando a dovere le rispettive posizioni di forza conquistate in campo smartphone: l'industria mobile promette meraviglie ma non è scontato che fra contenuti, sistemi operativi e terminali ci sia in futuro spazio per tutti.