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Tecnologie Computing

Il personal computer evolve ancora: arrivano i "notbook"

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 14:43.

Tre anni fa, sempre a Las Vegas, a spopolare come fenomeno emergente del firmamento hi-tech erano loro, i netbook, che grazie al successo degli Eee Pc di Asus divennero presto il prodotto "best seller" dell'industria dei computer. Oggi quelli che molti hanno battezzato pc bonsai vivono per così dire nell'ombra dei tablet – per quanto abbiano ancora un mercato da milioni e milioni di pezzi – e rischiano di essere messi prossimamente alla porta da una "nuova" categoria di sistemi ultraportatili. Qualcuno li ha definiti, senza particolare fantasia forse, notbook e il termine sta a indicare sostanzialmente una doppia caratteristica di questi prodotti a metà strada fra i netbook e i classici notebook: non rinunciano al plus dell'estrema portabilità, vantano prestazioni e attributi tecnici assimilabili a quelle dei classici computer mobili e costano dai 500 dollari in giù.


L'esempio forse più autorevole di questa categoria che vari analisti accreditano (da tempo) di margini di crescita molto interessanti quanto a volumi di vendita è il Pavilion dm1 di Hewlett Packard, un mini portatile – lo schermo è da 11,6 pollici – che ha dalla sua la primizia della nuova Apu (Accelerated Processing Unit, super chip che riunisce in un'unica area la Gpu e la Cpu) dual core Amd Vision "Zacate" E-350 a 1,6 GHz, primogenita della piattaforma Fusion. Proprio l'introduzione di questo processore ha dato ai notbook le credenziali che molti addetti ai lavori e utenti si aspettavano e che (probabilmente) i chip ultra low voltage di Intel non erano riusciti a soddisfare.

Il fatto di integrare l'unità grafica nello stesso corpo del processore – prerogativa che caratterizza i nuovi chip "Sandy Bridge" di Intel, pensati però per le macchine di fascia medio alta - permette a questa tipologia di ultraportatili un salto in avanti notevole a livello prestazionale rispetto ai convenzionali netbook basati su Cpu Atom. Per il Pavilion dm1 parlano infatti le capacità multimediali e quelle di storage (fino a 750 GByte), l'estesa memoria di base, lo schermo Led a risoluzione Hd e l'autonomia di circa 10 ore con la batteria a sei celle standard. Chiamarlo netbook è quindi improprio e anche il prezzo di listino - negli Usa sarà in vendita da settimana prossima a partire da 449 dollari – lo colloca oltre la soglia toccata dai "vecchi" pc bonsai.

Quello di Hp non è comunque il solo notbook sfilato in passerella a Lasa Vegas. Lenovo, per esempio, ha fatto il pieno di annunci targati Amd e fra questi vi sono sia il ThinkPad X120e che gli IdeaPad S205. Entrambi dispongono del nuovo processore Vision E-350 dual core con grafica integrata e di schermo da 11,6 pollici retroilluminato a Led e mentre il primo si rivolge a un pubblico prettamente business il secondo si candida a prodotto universale per tutti i generi di utenza in cerca di mobilità e buone prestazioni a prezzi contenuti: i prezzi al consumo, stando alle indiscrezioni giunte da Las Vegas, non dovrebbero superare i 400 euro al momento del debutto nei negozi, previsto (negli Usa e in Europa) per marzo.

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Su questo fronte pare infine che si stia muovendo anche Sony, azienda che nei netbook ha giocato sempre un ruolo volutamente defilato. Alle porte, con previsto debutto sul mercato nel giro di qualche settimana, sembra infatti esserci un ultraportatile Vaio che andrà ad equipaggiare uno dei nuovi processori Fusion di Amd (probabilmente il solito "Zacate" E-350) e che costerà secondo i bene informati intorno ai 500 dollari. Un prezzo di poco superiore agli attuali pc bonsai con Cpu Intel Atom che il gigante giapponese offre oggi a catalogo (la famiglia Vaio W) e di circa la metà rispetto ai classici ultraportatili dotati di processori a più elevate prestazioni.

Ed è questa in buona sostanza la possibile chiave di volta del mercato dei mini pc da asporto: con 500 dollari e anche meno si possono comprare portatili che non hanno molto da invidiare ai classici notebook ma rappresentano un deciso salto in avanti rispetto ai netbook. Che rimangono sempre la scelta più economica e, a differenza del passato, offrono da oggi una seconda scelta con l'arrivo delle Apu Fusion C-50 "Ontario" a basso consumo di Amd. Il Toshiba mini NB550D, disponibile in Europa nel primo trimestre del 2011 e con un'evidente vocazione multimediale (vedi gli speaker Harman Kardon e l'accesso alla libreria musicale Music Places di 7Digital), è fra i primi esemplari di questa nuova infornata che farà da contraltare ai nuovi prodotti basati su Cpu Atom di Intel in configurazione single o dual core.