Regna una certa confusione su Arduino, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy quando si parla di innovazione. La situazione è precipitata nelle ultime ore, con inevitabili strascichi legali. Come anticipato da Nòva24, Arduino Srl ha annunciato una strategia internazionale mirata all’aggressione di nuovi mercati per contrastare l’ingresso nel mercato dei makers di vari competitor, alcuni, come Intel, di grandi dimensioni. Il percorso è guidato dal ceo Federico Musto, appena insediato. La sua società - spiega il manager - è la titolare del sito Arduino.org e si occupa delle produzione e commercializzazione delle schede.
Nella vicenda interviene, con una nota molto dura che prende le distanze da quanto affermato da Musto, Massimo Banzi, volto e cofondatore della scheda che ha rivoluzionato il modo di disegnare e realizzare prototipi. Quelli annunciati da Musto, dice il comunicato, sono «meri cambiamenti relativi ad una o più società le cui attività sono a lui direttamente o indirettamente afferenti e TOTALMENTE indipendenti da Arduino. In particolare, una di esse ha mutato pochi mesi fa il proprio nome in Arduino Srl senza alcun autorizzazione e accordo con Arduino. Alcune di tali società nel corso degli anni hanno collaborato con Arduino per quanto riguarda la mera manifattura e la commercializzazione di parte delle schede Hardware disegnate da Arduino».
Per questo la nota aggiunge che «Arduino ha già intrapreso diverse azioni legali nei confronti del sig. Musto e di tali società sia negli USA che in Italia».
Alla base di tutto ci sarebbe uno scontro tra i due cofondatori italiani di Arduino. Il progetto fu infatti portato a realizzazione da Massimo Banzi, Gianluca Martino; gli americani David Mellis, Tom Igoe e lo spagnolo David Cuartielles. Oggi dunque ci sono due società a nome Arduino. Arduino Srl, guidata da Federico Musto insieme a Gianluca Martino, ha sede a Strambino, in provincia di Ivrea, mentre la Arduino che fa capo a Banzi è fatta di diverse realtà societarie in vari Paesi (Svizzera, dove risiede Banzi, Stati Uniti, Svezia, India eccetera). Il sito di quest’ultima (che dice di non avere alcuna relazione con il sito arduino.org, che anzi genera «confusione e potenziale rilevante danno per Arduino e per la community degli utenti di Arduino») è Arduino.cc.
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