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Riparte il superacceleratore del Cern: indagherà sui misteri…

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LARGE HADRON COLLIDER

Riparte il superacceleratore del Cern: indagherà sui misteri dell’universo

Il superacceleratore del Cern è ripartito dopo due anni di manutenzione. Lo ha annunciato sul live blog del Cern il direttore generale Rolf Heuer, che dal gennaio 2016 verrà sostituito dall’italiana Fabiola Gianotti. «Il fascio ha attraversato senza problemi l'intera struttura: sono contentissimo come lo sono tutti qui al centro di controllo del Cern», ha scritto.

Il Large Hadron Collider (Lhc) è il più grande acceleratore di particelle del mondo e si trova al confine tra Svizzera e Francia, vicino a Ginevra. Nelle sue gallerie, lunghe 27 chilometri, le particelle viaggiano quasi alla velocità della luce. Grazie all'LHC - che nel 2013 è stato chiuso per lavori - è stata confermata l'esistenza del bosone di Higgs. Una volta terminate le procedure di riaccensione - un processo che richiederà ancora qualche ora - gli scienziati potranno aumentare l’energia dei fasci di particelle fino a raggiungere - nel giro dei prossimi mesi - i 13mila miliardi di electronvolts. Ovvero, riporta la Bbc, il doppio della potenza con cui venne inaugurato l’Lhc.

Con il ritorno in funzione del più grande acceleratore del mondo si apre la porta su un universo sconosciuto e imprevedibile: lo ha detto Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l'ente che coordina la partecipazione dell'Italia al Cern di Ginevra e al progetto del Larga Hadron Collider (Lhc). «Con la ripartenza di Lhc, l'avventura ricomincia, ci stiamo lasciando alle spalle il bosone di Higgs e ora si apre per noi una porta su un mondo che non conosciamo», commenta Ferroni. «Confidiamo - aggiunge - che questa nuova esplorazione possa aiutarci a gettare un po' di luce sulle componenti oscure dell'universo, ma speriamo anche in sorprese inaspettate. Le premesse sono delle migliori, non resta quindi che augurare buon lavoro a Lhc».

Lhc entra così nella sua seconda stagione di funzionamento. Gradualmente gli operatori della macchina aumenteranno l’energia dei fasci e, grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni, LHC raggiungerà un'energia senza precedenti: quasi il doppio rispetto alla prima stagione, lavorerà cioè a 6,5 TeV per fascio (contro i 3,5 TeV di prima). Le collisioni all'energia di 13 TeV sono attese prima dell'estate: sara' quello il momento in cui gli esperimenti di LHC inizieranno a gettare il loro sguardo su un «territorio» ancora inesplorato.

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