Massimo Banzi sceglie la Maker Faire in corso a San Mateo, in California, per annunciare una nuova partnership con l’americana Adafruit, che ora produrrà le schede Arduino dalla sua fabbrica di New York. La notizia è particolarmente rilevante alla luce della storia di Arduino negli ultimi mesi.
Come spiegato in questo articolo pubblicato su Nòva il 22 febbraio, ci sono due cause legali in corso tra Italia e Stati Uniti per la tutela del marchio. È una storia lunga e complessa che vede da una parte i 4 cofondatori, guidati da Banzi, e dall’altra Gianluca Martino, che a sua volta è il quinto cofondatore e dal primo giorno di Arduino titolare della produzione con la sua azienda Smart Projects di Ivrea. La situazione è precipitata lo scorso novembre, quando il controllo di Smart Projects è passato a Federico Musto che ha cambiato il nome dell’azienda in Arduino srl. E ha dato vita a un sito gemello ma concorrente di Arduino.cc, chiamato Arduino.org.
In questo modo Arduino.cc ha perso la grandissima parte della produzione di schede. L’accordo americano, dunque, serve a questo: dopo mesi in cui nei forum è cresciuta la sorpresa di chi comprava schede Arduino e trovava la dicitura Arduino.org, ora Banzi e compagni possono tornare sul mercato con le loro schede. Per questo Banzi parla di «Independence Day».
Si parte dall’America almeno per due motivi. Innanzitutto perché è in California che Arduino è diventata un fenomeno contribuendo alla nascita dei Makers già una decina di anni fa. Tuttora è il mercato più importante, mentre in Italia la popolarità della scheda e di Massimo Banzi sono arrivate più tardi.
Poi, c’è il tema del marchio. L’americana Arduino llc , che vede una compartecipazione al 20% di tutti i cofondatori, Martino compreso (anche se la sua quota oggi è di Musto), ha registrato il marchio Arduino negli Stati Uniti. Quella che oggi si chiama Arduino srl, invece, lo ha registrato in Italia e per estensione in altri Paesi. Scrive Makezine che Arduino.org avrebbe chiesto a chi acquistava le sue schede un impegno formale, pena un esborso economico, a non comprare schede Arduino da altri produttori. Per questo Banzi ha annunciato la nascita del nuovo marchio Genuino, nome con cui la scheda verrà venduta in Italia e altri Paesi.
Da quando? La scheda Arduino americana (si parte con i modelli classici, poi ne arriveranno di nuovi già annunciati a San Mateo) sarà in vendita da luglio, mentre ancora non si sa quale sarà il piano nel resto del mondo. Sembra che siano in corso trattative per fare produrre Genuino anche da un partner italiano. Banzi ha sempre detto di voler tenere una parte di produzione in Italia, allargando però la manifattura anche ad altri Paesi. Proposta che non aveva trovato d’accordo Martino, probabilmente preoccupato dalle sorti della fabbrica di Ivrea. Fabbrica che, al momento, è l’unica a produrre schede italiane. Che si chiamano Arduino.org, non Genuino.
Nelle ultime settimane Arduino.cc è andata avanti con la strategia delle grosse partnership annunciando - dopo quello con Intel - un accordo con Microsoft, che prevede l’integrazione della scheda con Windows 10, e uno con Samsung che prevede la certificazione Arduino della nuova piattaforma internet of things denominata Artik.
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