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Samsung ricomicia da due: Galaxy S6 Edge+ e Note 5. Pro e contro

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Samsung ricomicia da due: Galaxy S6 Edge+ e Note 5. Pro e contro

Negli Stati Uniti dal 21 agosto. In Italia bisognerà aspettare però il 4 settembre, data in cui sarà ufficialmente in vendita uno solo dei due “jolly” che la casa coreana mette in tavola per anticipare le (scontate) celebrazioni per il nuovo iPhone 6S. Dall'ufficio stampa italiano di Samsung hanno fatto sapere che la disponibilità del Note 5 al momento non è prevista nel nostro Paese. Il colosso coreano “snobba”, comunque, il lancio del nuovo melafonino ribadendo che la strategia di aggiornamento dei Galaxy segue itinerari non dettati dalle mosse della concorrenza. Ma ci sembra naturale guardare alle due “new entry” come a un ennesimo guanto di sfida in direzione di Cupertino.

L’evento: Unpacked 2015
Il nuovo capitolo della guerra infinita fra le due superpotenze in campo smartphone ha avuto inizio presso la Alice Tully Hall del Lincoln Center di New York, sede del secondo evento Unpacked del 2015 (il primo, a marzo 2015, tenne a battesimo durante il Mobile World Congress di Barcellona l'S6 e l'S6 Edge). E con il Galaxy S6 Edge+ torna protagonista il balletto delle sigle che accompagnano le novità delle due grandi rivali. Il compito di uno dei due nuovi esemplari di fascia alta oggetto di annuncio, l'altro è il Galaxy Note 5, è scontato: fare meglio dei suoi predecessori. Che nelle prime settimane di vita fecero subito il botto, con gli operatori mobili pronti a ordinare 15 milioni di esemplari per il modello “standard” e cinque per quello con i fianchi arrotondati. Un entusiasmo destinato però a spegnersi presto.

Il tallone d’Achille dei predecessori: le vendite
A maggio Forbes ha diffuso stime poco esaltanti circa il venduto dei primi trenta giorni (il primo mese rappresenta storicamente un parametro fondamentale per capire l'appeal di un nuovo dispositivo sul pubblico), calcolato in oltre dieci milioni di pezzi. Il tasso di adozione dell'S6 si è rivelato però più lento di quello dei suoi antenati. L'S5 superò il traguardo in 25 giorni, l'S4 in 27. Considerato che l'obiettivo di Samsung, secondo la dirigenza, sarebbe quello di raggiungere i 60 milioni di esemplari consegnati entro la fine del 2015, si capisce come la strada non sia agevole.

Edge+, schermo più grande, un mondo di app
In questo scenario entra in gioco la versione “allargata” dell'S6 Edge. Il Galaxy S6 Edge+ è il vessillo della nuova offensiva del colosso asiatico, l'emblema di una ferma volontà di rimanere in cima alla classifica del mercato dei cellulari a dispetto di risultati finanziari non propriamente esaltanti.

Dove fare la differenza negli smartphone di fascia “flagship”? Il display è una delle possibilità. Samsung, per l'S6 Edge+, ha così pensato a uno schermo da 5,66 pollici (contro i 5,1 pollici del primo S6 Edge) a risoluzione Quad Hd Super Amoled da 2560×1440 pixel, un display iconico e rispondente al dogma della multimedialità in virtù del suo essere “dual edge”, e quindi caratterizzato dalla curvatura su entrambi i lati e dai bordi arrotondati. A scelta si potrà posizionare su uno dei due lati esterni la “linguetta” tramite cui, con uno swipe del pollice, si potrà accedere (visualizzandoli in verticale) ai cinque contatti preferiti e alle cinque applicazioni più frequentemente utilizzate.

Live Broadcast e sei su YouTube
“Multitasking & multiwindows” è uno dei motti dell'S6 Edge in edizione extra large. Alle avanzate capacità di video recording (vedi lo stabilizzatore di immagini) che griffano la fotocamera con sensore da 16 megapixel (quella secondaria arriva a 5 megapixel) fanno eco quelle di video sharing garantite dalla funzione Live Broadcast, che assicura la riproduzione su YouTube di un video appena registrato con il telefonino nell'arco di pochi secondi. È il tentativo di fare concorrenza a Periscope e Meerkat. Sincronizzando lo smartphone con la Tv o un monitor esterno, invece, si possono gestire con facilità chiamate video, il back up dei contenuti digitali e presentazioni in Power Point.

Nel cuore dell'apparecchio, e qui siamo alle caratteristiche hardware, operano un nuovo processore proprietario Exynos 7 a otto cervelli da 14 nanometri, coadiuvato da una memoria Ram di 4 Gbyte, e l'ultima versione di Android, la 5.1.1 Lollipop alla voce sistema operativo. Lo spazio di archiviazione interno è di 32 o 64 Gbyte. Quanto alle sue doti fisiche ed estetiche, la maneggiabilità dello smartphone rimane buona nonostante le maggiori dimensioni e il “look and feel” (nero e oro i colori subito disponibili, mentre l'argento seguirà più avanti) si può definire di elevato livello, anche in virtù della presenza di alluminio e vetro.

Batteria carica in due ore
Ultima nota (ma non meno importante, anzi) dal punto di vista tecnico è la batteria, che rimane da 3.000 mAh ma si può ricaricare in modalità wireless in soli 120 minuti, un tempo inferiore del 27% rispetto a quello necessario per riempire completamente di energia il “vecchio” S5.

Ma che prezzi
Nota finale dedicata ai prezzi: con l'introduzione del nuovo terminale hi-end, Samsung ha deciso di rivedere i propri listini razionalizzando di conseguenza l'offerta di fascia alta: il nuovo S6 Edge+, in particolare, verrà proposto nei negozi e tramite gli operatori (senza esclusive) e si posizionerà 100 euro sopra il modello standard (che scenderà probabilmente sotto i 700 euro) mentre il Galaxy S6 verrà venduto sotto i 600 euro.

Galaxy Note 5, un passo in avanti sostanziale
Sul mercato da agosto (dovrebbe essere il 21), prima negli Usa e poi in Asia, il nuovo “phablet” con il pennino digitale di Samsung non sbarcherà da subito in Europa. Scelta che si spiega, dicono i portavoce di Samsung Italia, con la volontà di spingere forte la domanda sull'S6 Edge+.

Dolore, manca lo slot per la microSd card
Rispetto al suo predecessore Note 4, il super telefono di Samsung ha qualcosa in meno (lo slot per microSd card, e la sensazione è che per parecchi sia una mancanza importante) e vari attributi in più, che sono in parte quelli che caratterizzano l'S6 Edge+, dal processore octa core al comparto fotografico per arrivare all'ottima dotazione di memoria di sistema. Lo schermo rimane da 5,7 pollici ma, dalla sua, il nuovo Note ha la curvatura posteriore che ne eleva l'ergonomia e l'usabilità anche con una mano sola.

Evoluzione più che rivoluzione
In generale si può comunque parlare di evoluzione, viste le diverse migliorie a livello di specifiche tecniche, più che di una rivoluzione. La carrozzeria interamente metallica è sicuramente un buon plus ma lascia dubbi la rinuncia alla memoria estraibile con MicroSd, compensata a detta di Samsung da uno spazio di memorizzazione interno realizzato con memorie Ufs (Universal flash storage) 2.0, ben più veloci in lettura e scrittura delle schede Sd.

La penna del Note è il pezzo forte
Il vero pezzo forte del Note 5 è forse il pennino, e quindi un sofisticato sistema di input e gestione dell'interfaccia, capace di operazioni che la stilo dei vecchi computer palmari neppure lontanamente potevano pensare di poter svolgere. Resta l'incognita del prezzo, soprattutto per i tagli di memoria più consistenti. Ma questo dettaglio, agli utenti italiani, per il momento può interessare relativamente.

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