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UniCredit, summit tra i grandi azionisti. Sul tavolo il rimpasto in cda…

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UniCredit, summit tra i grandi azionisti. Sul tavolo il rimpasto in cda e ipotesi nuovo ad

I risultati, soprattutto a Piazza Affari, richiedono un rimescolamento delle carte. È la riflessione che hanno condiviso ieri alcuni tra i principali azionisti di UniCredit: con il titolo dimezzato in sei mesi, da tempo l’umore tra i soci è sotto i piedi e dopo numerosi contatti informali tra singoli azionisti ieri alle 15 la riunione si sarebbe tenuta direttamente in Piazza Gae Aulenti e alla presenza del ceo Federico Ghizzoni.

Al tavolo, dentro all’ufficio del ceo, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore tra gli altri c’erano i vice presidenti Vincenzo Calandra, Luca Cordero di Montezemolo (al telefono) e Fabrizio Palenzona, il consigliere eletto nella lista di minoranza Lucrezia Reichlin, l’ex presidente di Fondazione CariVerona, Paolo Biasi, il segretario generale di Fondazione CrTorino, Massimo Lapucci e l’ad di Carimonte, Domenico Trombone, più alcuni tra i principali soci privati, come Francesco Gaetano Caltagirone.

Pattuglia eterogenea, quellache si è radunata ieri: le Fondazioni presenti in consiglio, quella assente (Verona), gli arabi di Aabar, i fondi, i soci privati. Ma ormai, dopo mesi di difficoltà in Borsa, si sarebbe raggiunta una convergenza di massima sulla necessità di valutare da vicino un cambio in corsa: obiettivo, secondo quanto si apprende e riportanto anche dall’agenzia Ansa, ci sarebbe quello di rafforzare il consiglio, anche con dei cambi all’interno del board. Al centro del confronto, ovviamente, c’è anche la figura del ceo: fermi restando la stima e l’apprezzamento per il suo operato, anche Federico Ghizzoni potrebbe essere oggetto di un possibile ricambio, attraverso un processo di selezione da condursi nei prossimi mesi. Per questo, la riunione si sarebbe conclusa con un mandato esplorativo affidato al presidente Giuseppe Vita: improbabile che si approdi a una soluzione in tempi brevi, ma i soci avrebbero individuato come orizzonte entro il quale trovare una quadra l’estate, con l’approvazione dei conti semestrali.

Un periodo nel quale si passeranno al vaglio i potenziali candidati a ricoprire la carica di ad nonché l’eventuale necessità di un aumento di capitale, ipotesi finora smentita da Ghizzoni ma costantemente in circolazione sul mercato. Per quanto riguarda gli eventuali successori, tra i soci c’è chi vedrebbe bene un manager estero (il nome più ricorrente ora è quello di Jean-Pier Moustier, già a capo del Cib di UniCredit), ma anche chi preferirebbe un’opzione italiana: in questo caso, circolano le ipotesi di Marco Morelli, vicepresidente per l’area Emea di Bofa-Merrill Lynch, del ceo di UnipolSai, Carlo Cimbri, e del presidente di Banca Imi, Gaetano Miccichè.