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UniCredit: utile (-20%) sopra le attese. Ghizzoni:…

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PRIMO TRIMESTRE 2016

UniCredit: utile (-20%) sopra le attese. Ghizzoni: nessun aumento di capitale

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«Non è previsto alcun aumento di capitale» per Unicredit. Il ceo Federico Ghizzoni, commentando i risultati del trimestre con gli analisti, ha chiarito che nonostante il (lieve) calo del Common equity tier1 nella trimestrale, sceso di 9 punti base sul 31 dicembre al 10,85%, la banca non ha in agenda alcuna misura di rafforzamento patrimoniale.
Oggi la banca ha approvato una trimestrale in calo rispetto allo scorso anno (406 milioni l'utile netto, il 20,8% in meno dei 512 riportati nel 2015) ma comunque superiore alle attese degli analisti, che mediamente si attendevano un'ultima riga di bilancio inferiore ai 400 milioni.

Determinante, ancora una volta, la qualità del credito: 235 milioni di rettifiche in meno rispetto al 2015 (-22,9%), accompagnate a una riduzione dei costi del 3,7% (a 3,29 miliardi), consentono di compensare la flessione dei ricavi del 4,7%. Tra gennaio e marzo hanno toccato i 5,47 miliardi, in virtù di una riduzione del margine d'interesse (-2,9% a 2,8 miliardi), delle commissioni (-3,4% a 1,9 miliardi) e del trading (-41,5% a 362 milioni), solo in piccola parte compensata dal balzo del 79% dei dividendi su partecipazioni, attestati a 212 milioni.

Come accennato, dal punto di vista patrimoniale a fine trimestre il coefficiente Cet1 fully loaded è pari al 10,85%, in calo di 9 punti base rispetto a fine 2015 ma in miglioramento di 75 punti base rispetto a marzo 2015. Ghizzoni ha sottolineato che, come previsto dal piano industriale, per far salire il livello di patrimonializzazione l'istituto potra' considerare «vendita di asset o attività di M&A» e che inoltre ci sono «anche altre opzioni che stiamo considerando per i prossimi mesi».

UNICREDIT
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Ghizzoni ha poi notato che «il regolatore sta guardando al capitale, al progresso del capitale, sta parlando con la banca, ritengo non solo UniCredit, su che azioni fare per sostenere il capitale». UniCredit sta quindi «continuando a monitorare la propria posizione patrimoniale e ad analizzare possibilità e opzioni non solo per colmare» l'impatto negativo della partecipazione ad Atlante, «ma per migliorare la posizione patrimoniale rispetto agli obiettivi del nostro piano pluriennale».

Il titolo di Piazza Gae Aulenti ha chiuso in calo dell'1,47% a 2,94 euro.

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