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Zuck e Musk, con il satellite in fumo miliardi e (forse) i progetti…

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L’ESPLOSIONE DELLO SPACEX

Zuck e Musk, con il satellite in fumo miliardi e (forse) i progetti comuni

Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg (a sinistra) e quello di Tesla, Elon Musk
Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg (a sinistra) e quello di Tesla, Elon Musk

«Non c’è bisogno di dirti che sto parlando con chiunque qui in Africa del progetto. O mio Dio non ci posso credere» dice il finto Zuckerberg nel finto messaggio al finto Elon Musk in una fantomatica chat inventata da TechCrunch. Non sarà andata così, ma forse anche peggio: quando ieri è esploso il razzo Falcon 9 realizzato dalla Space X nello stesso momento è andato anche in fumo il primo satellite del progetto Internet.org di Facebook. Quello annunciato nel 2013 che vuole portare alcuni servizi internet al miliardo di persone che oggi non ce l’hanno. Nello specifico il satellite, una joint venture tra Facebook e l’operatore francese Eutelsat Communication, sarebbe dovuto partire sabato.

È esploso durante un test a Cape Canaveral. Secondo il Wall Street Journal avrebbe portato internet a qualche centinaio di migliaio di persone nell’Africa subsahariana. Un satellite «complicato», dal costo di circa 200 milioni di dollari. Su Facebook Zuckerberg - che in questi giorni è in viaggio proprio in Africa, dove ha incontrato imprenditori e sviluppatori - si è detto «fortemente deluso nel sapere che il fallito lancio dello SpaceX ha distrutto il nostro satellite», con un messaggio che prende una certa distanza dal progetto di Musk quando dice «fortunatamente abbiamo sviluppato altre tecnologie come Aquila per connettere le persone». Sono poche righe ma si può immaginare una certa freddezza tra Zuckerberg e Musk. Quanto un incidente aveva interessato le Hololens di Microsoft, perse in un altro fallito decollo del Falcon 9, il CEO Nadella aveva twittato un ben diverso «Space is hard...».

Sul fronte Facebook, è vero che c’è in pista il progetto Aquila, con droni a energia solare capaci di volare a un'altitudine superiore ai 60mila piedi, ma anche qui siamo nella fase di test. L’incidente non ha pesato sulle azioni di Facebook. Mentre invece si è fatto sentire sugli affari di Musk, che ha perso 390 milioni di dollari con crollo delle azioni delle sue Tesla (-5,3%) e SolarCity (-9,1%).

A una domanda arrivata a Zuckerberg sul social network, il CEO di Facebook ha risposto «il problema non sono i soldi, è che ora ci vorrà più tempo a connettere le persone». Il progetto Internet.org in realtà si propone di portare tutta internet ai Paesi in via di sviluppo, ma soltanto una sua parte. Nel 2015 l’app che porta questi servizi è stata denominata Free Basic da Facebook. Il progetto è controverso e in particolare è stato preso di mira dai sostenitori della net neutrality. Offre infatti accesso senza costo ad alcuni servizi (scelti dai Facebook) alimentando il suo network. Nel 2015 Google, che faceva parte del progetto in Zambia, ne è uscito. A febbraio 2016 le autorità indiane hanno bannato il servizio perché viola la net neutrality. Facebook a suo tempo ha detto che il progetto è aperto e vuole che cresca il numero di servizi disponibili a patto che rientrino in alcuni criteri (ad esempio non devono consumare troppa banda).

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