La sensazione è di avere in mano uno specchio, incurvato ai lati, come in quei film di fantascienza degli anni Ottanta dove tutti viaggiano con tutine grige e specchi luminosi nel taschino. Il Samsung S8 appare così, lungo, stretto e senza il tasto home. Il nuovo smartphone top di gamma chiamato a rilanciare l’immagine della Casa coreana dopo il disastro dei Samsung Note incarna come nessuno finora il design del tutto-schermo, senza cornici, simmetrico e con i bordi arrotondati.
Sulla scia dello smartphone Lg G6 presentato a Barcellona lo scorso mese Samsung sceglie uno schermo 18:9, che grazie ai bordi curvi sembra ancora più stretto da 5,8 pollici (146,5 mm). I manager coreani, incontrati a Londra per una anteprima insistono sul fattore forma. Le dimensioni diventano quindi 148,9x68,1x8,0 e il peso non supera i 155 grammi. Il tasto home scivola sul retro vicino alla camera. L’oggetto offre quindi una interfaccia diversa rispetto al passato. Nulla di rivoluzionario ma comunque la suggestione è quella di avere a disposizione un oggetto elegante e finalmente un pochino diverso dagli altri.
Samsung S8 e S8+. Il plus cresce invece fino a 6,2 pollici e impressiona per ampiezza visiva. La visione di un filmato di Netflix su questo formato appare appagante come quella su un tablet. La scelta di puntare sullo schermo però non è a costo zero. Aumentando la superficie aumenta anche il prezzo che diventa 829 euro per l’S8 e 929 euro per il plus, a conferma che il display resta in questo momento l’unico vero fattore competitivo per i produttori di telefonini.
Cosa cambia dentro. Come d’abitudine, tutto diventa un pelo più potente. Il processore Octa core (2,3 Ghz quad+ 1,7 Ghz Quad) da 10 nm è più veloce del 10% rispetto al modello precedente e la Gpu del 21%. La telecamera davanti ha 8Mp (F1,7), tecnologia di messa a fuoco Dual Pixel e funzione di autofocus utile per i selfie. Quella dietro 12 MP. Quattro Gb di Ram e 64 Gb di memoria. Tra le conferme naturalmente c’è la resistenza ad acqua e polvere (certificazione IP68) e il supporto per MicroSD fino a 256GB. I colori? Nero, grigio e argento.
Cosa si può fare di diverso. Gli ingegneri coreani hanno lavorato oltre che sulla forma anche su intelligenza artificiale e connettività. Ma partiamo dal display: cambiano i gesti di accesso, sono più semplici (ma vanno imparati) e consentono di zoomare, aggiungere i filtri e gestire le foto in modo più semplice. Interessante la gestione di più contenuti nellO stesso schermo: si può per esempio rimpicciolire un video e continuare a lavorare su una mail o un foglio di lavoro. L’operazione è semplice ed è migliore di quanto promesso sull’S7.
Riconoscimento dell’iride e del volto. In tema di sicurezza viene aggiunta la possibilità di sbloccare il telefono con un colpo d’occhio (scansione dell’iride). E poi c’è il riconoscimento del viso, sarà possibile sbloccare istantaneamente Galaxy S8 guardando lo smartphone. La funzionalità va provata. La dimostrazione prevede un gesto dal basso verso l’alto un po’ lento. Ma dovrebbe funzionare.
La gestione della casa. Samsung Connect non è una novità ma con il Samsung S8 sembra avere trovato il pretesto per diventare realtà. Nel corso della conferenza stampa è stato mostrato come si possa controllare dalle telecamere del frigorifero (qualcuno dovrà pur averle in casa ndr) al robottino aspirapolvere al sistema di illuminazione. Pare funzionare tutto e bene ma a patto di avere prodotti Samsung, naturalmente.
L’intelligenza di Bixby. Ne abbiamo parlato qui. Ma vederla all’opera è tutta un’altra cosa. Per ora fa poche cose rispetto agli altri assistenti virtuali ma sembrano più connesse con i servizi. Ad esempio, grazie ad algoritmi di machine learning gli si può chiedere di ordinare le foto e cercare alcuni specifici topic. Sempre grazie agli stessi algoritmi inquadra gli oggetti, li riconosce e offre l’opzione di acquisto. Peccato che per ora si acquisti solo con Amazon. Quantomeno in Gran Bretagna. Come ha spiegato l’ingegnere tutto dipenderà dagli accordi con i singoli operatori di e-commerce. Certo è che la piattaforma di Jeff Bezos su questo terreno rischia di partire tecnologicamente avvantaggiata. In ogni caso Bixby parla solo inglese e non c’è una data su quando imparerà l’italiano.
L’esperienza desktop. Molto interessante la DeX Station, una dock con uscita HDMI, USB-C, 2 USB-A, Ethernet per poter collegare monitor esterni. In passato ci aveva provato Motorola e ci era riuscita recentemente Hp. L'idea è quella di potenziare la visualizzazione su pc. Si inserisce lo smartphone nella dock e si lavora su desktop con una serie di visualizzazioni degli strumenti di lavoro (da Word a Excel) particolarmente convincenti. Qualla della fusione dell’internet in piedi con l’internet seduti (mobile e desktop) è una delle suggestioni che hanno animato la scena del mobile dai tempi delle promesse dei telefonini windows. Va compresa meglio il grado di integrazine sugli applicativi ma per l’utenza business questo potrebbe essere un accessorio davvero prezioso.
Realtà virtuale e streaming. Purtroppo cambiando lo schermo servirà un nuovo caschetto Gear Vr per la realtà virtuale. Quello vecchio non sarà adattato, complice la forma del nuovo display che però potrebbe riservare sorprese sul fronte degli effetti Vr. Anche la telecamera per le riprese a 360 gradi verrà riproposta con funzionalità rinnovate sul fronte dello streaming.
Il giudizio. Gli smartphone per essere giudicati vanno usati, sporcati e trattati male. Certo è che questo S8 rappresenta davvero il primo di una nuova specie. E sembra suggerire che il passo successivo sarà anzi potrebbe essere il display flessibile, il telefonino solo-schermo che si piega con una elettronica che scompare. Fantascienza? Certamente, e anche di quella senza i piedi per terra ma gli oggetti nuovi servono anche a immaginare cose che non ci sono. E questo smartphone ha per ora l’unico merito di indicare una strada di evoluzione.
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