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Fatturato record per Huawei: «Così sfidiamo Apple e Samsung»

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Fatturato record per Huawei: «Così sfidiamo Apple e Samsung»

Huawei continua a crescere. La società tecnologica cinese ha presentato i risultati finanziari relativi all'anno 2016, e i numeri dicono che il fatturato complessivo ha raggiunto quota 75,1 miliardi di dollari, con un incremento del 32% rispetto al 2015, mentre l'utile netto si è attestato a 5,3 miliardi di dollari, registrando una crescita del 0,4% rispetto all'anno precedente. Gli investimenti in innovazione sono stati pari a 11 miliardi di dollari, dedicati maggiormente alle attività di ricerca e sviluppo. Parte da qui la rincorsa ad Apple e Samsung.

L'ultimo smartphone della casa cinese, il P10, presentato qualche settimana fa a Barcellona, ha confermato che a Shenzhen fanno sul serio. Walter Ji, a capo del Consumer Business Group europeo dell'azienda, a Milano per un evento, ha commentato le ultime evoluzioni presentate proprio durante il Mobile World Congress. Evoluzioni che, per quanto riguarda Huawei P10, sono concentrate principalmente nel comparto fotografico dello smartphone.

«Oggi, - ha detto Ji al Sole24ORE - quando si usa lo smartphone, le informazioni più rilevanti che condividiamo con i nostri familiari e amici non passano più attraverso chiamate e messaggi, ma soprattutto attraverso foto e video, che sono in grado di veicolare molte più informazioni. Questo è tanto più vero quando usiamo i social e quindi condividiamo contenuti con la nostra community, postando foto di ciò che osserviamo anziché scrivere messaggi. Dunque, foto e video solo lo strumento principale per lo scambio di informazioni, ed è questo il motivo per cui le performance della fotocamera hanno molta importanza per Huawei. In generale, - ha aggiunto Ji - parlando di innovazioni, la filosofia di Huawei è quella di fornire “meaningful innovations” (innovazioni significative), che vadano incontro alle reali esigenze delle persone, sia in termini di innovazione sia in termini di benefici».

E proprio per questo, secondo il dirigente di Huawei, la casa cinese si è concentrata sul sensore per il riconoscimento dell'impronta digitale «che è stato spostato frontalmente», il caricamento veloce e il raffreddamento della batteria «che consente di non surriscaldare il dispositivo mantenendolo in sicurezza». Inoltre, una tecnologia di learning machine, «che consente di mantenere le performance e la velocità del dispositivo sempre al top anche dopo 18/24 mesi dall'acquisto».

Negli ultimi 4 anni l'esplosione di Huawei è visibile a tutti. A Ji abbiamo chiesto quali siano i fattori determinanti di questa crescita in Europa e in Italia. «L'Italia – ci ha detto - è il secondo mercato dopo la Cina, il primo in Europa. Il brand Huawei ha fatto il suo accesso al mercato smartphone circa 5 anni fa, ma anche in precedenza avevamo il know how e già operavamo come ODM vendendo agli operatori. Dal 2011 abbiamo iniziato ad usare il nostro brand, facendo leva sulle nostre conoscenze tecniche e osservando gli altri brand del mercato. Nel 2016 abbiamo lanciato il P9, che è stato un grande successo tra il pubblico grazie al suo design, alle performance fotografiche, alla possibilità di scattare foto di qualità a colori o in bianco e nero. Abbiamo apportato delle innovazioni che ponevano il consumatore al centro, e questo è nel DNA della nostra azienda: quel che facciamo ogni giorno a livello di R&D, marketing, vendite è chiederci cosa possiamo fare per offrire migliori servizi attraverso i nostri prodotti. Questo atteggiamento ci ha condotti ad avere un grande successo a livello sia mondiale sia europeo e italiano, dove ogni mese raggiungiamo quote di mercato stabili attorno al 20%. Il nostro focus rimane quello di focalizzarci su come portare sul mercato i migliori prodotti, che siano apprezzati ampiamente dai consumatori».

Inevitabile parlare dei due titani: Samsung ed Apple, ormai rivali di Huawei. Una competizione serrata. «Se consideriamo P10 – ha detto Ji - durante MWC2017 abbiamo ricevuto più di 40 premi dai media tecnologici europei che hanno notato le ottime caratteristiche del dispositivo, votandolo come uno dei prodotti migliori presentati. Ma come si può competere su un mercato come quello degli smartphone raggiungendo il successo? Per farlo, Huawei investe ogni anno il 10% dei ricavi dell'azienda in R&D, lo scorso anno abbiamo investito più di 10 miliardi di dollari. Questo è necessario se si vuole portare innovazione alle persone. Come detto in precedenza, tutte le innovazioni su cui investiamo devono portare dei benefici ai nostri consumatori. Se fai grandi investimenti per portare dei benefici al consumatore, già questo atteggiamento può dirsi innovativo di per sé. A volte le innovazioni sono buone, ma non conducono a un reale beneficio per il consumatore, e questo è qualcosa che noi cerchiamo di evitare. Quello che cerchiamo di fare è apportare miglioramenti alla user experience che vadano incontro ai bisogni reali dell'utente: questo per Huawei è ciò che consente di realizzare benefici reali e vera innovazione».

Ricerca e sviluppo, user experience ma non solo. «Quello che ci contraddistingue – conclude il manager di Huawei – è un'attenzione particolare per il mercato locale e le esigenze del suo utente. Siamo a favore di un ecosistema aperto, da cui nascono le nostre collaborazioni, ad esempio con Leica per avere la migliore fotocamera da smartphone, ma anche con tanti altri partner che rappresentano delle eccellenze nel proprio settore, il tutto per portare un beneficio alla consumer experience. Questa è la differenza tra noi e i nostri competitor».

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