È l'epoca dei like. E nonostante Cameron Johnson, durante la nostra intervista, ha negato l'influenza di Facebook, la verità è che il social network di Zuckerberg ha fatto diventare il “pollice” consuetudine. Tanto che Netflix ha deciso di abbandonare le storiche stelline inaugurando un nuovo sistema di valutazione dei contenuti che prevede l'utilizzo del pollice (in su e in giù, like don't like), affiancato da un nuovo punteggio chiamato “percentuale di abbinamento” per molti titoli, ovvero un punteggio unico che aiuta gli utenti a trovare più facilmente le storie che amano.
Dicevamo di Johnson. Il direttore dell'Innovazione di Prodotto di Netflix ci ha raccontato un po' questo cambio, parlando di un sistema più intuitivo: «La valutazione attraverso le stelle ha funzionato per molti anni, su Netflix – ci ha detto Johnson – ma adesso pensiamo di poter fare un lavoro migliore, con lo scopo di aiutare la gente a capire se un titolo è compatibile alle loro preferenze. Cambiamo il voto in stelle in una percentuale di compatibilità, così da rendere il tutto più chiaro per le persone, più intuitivo. In fase di test, con il sistema del pollice abbiamo notato un incremento del 200% nell'attività di dare un voto. Gli utenti hanno votato più frequentemente, e penso che questo sia dovuto a un ragionamento del genere: se do a Netflix un po' di informazione su cosa mi piace e su cosa non mi piace, ricevo migliori suggerimenti, e mi aiuterà a trovare qualcosa da guardare più velocemente».
Va detto che le valutazioni con le stelle sono una delle funzionalità storiche di Netflix e derivano dai tempi in cui la compagnia si occupava di DVD. Sono state uno dei primi modi con cui Netflix ha raccolto il feedback dei propri utenti per migliorare le raccomandazioni personalizzate. Il nuovo sistema, invece, ha la prerogativa di essere più pulito e intuitivo: cosa mi piace, cosa non mi piace. Una profilazione semplice ma probabilmente più efficace.
Di fianco ai pollici, Netflix introduce anche un nuovo punteggio di “percentuale di abbinamento” per molti titoli. Un valore basato sugli schemi di visione e le abitudini dei singoli utenti, personalizzato per ognuno. L'abbinamento percentuale non è basato sulla qualità generale di un titolo, ma è più che altro un valore unico che aiuta le persone a trovare più facilmente i contenuti più graditi.
A Johnson abbiamo chiesto anche quanto sia importante, per una compagnia come Netflix, il feedback di ogni singolo utente: «Beh, è molto importante, perché il nostro è un servizio altamente personalizzato. I suggerimenti che ricevo quando avvio Netflix – ha affermato Johnson - sono molto diversi dai suggerimenti che ricevi tu. Ci sono migliaia di titoli nel catalogo di Netflix, ma ogni volta che accedi a Netflix vedrai solo pochi di quei titoli.
È molto importante quali titoli Netflix ti suggerisce, e vogliamo che tu possa trovare velocemente qualcosa di fantastico da guardare senza passare molto tempo a sfogliare. Quindi, il feedback è il modo in cui possiamo imparare quali sono i tuoi gusti. Poi i nostri algoritmi possono diventare migliori, e migliori saranno i suggerimenti che riusciranno ad offrirti. Vogliamo che gli utenti leggano i titoli e ci dicano cosa gli piace e cosa no. Perché questo migliora il nostro servizio e la loro fruizione».
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