Le fake news sono ormai oggetto di attenzione a vario livello e la piattaforma principe per la loro diffusione, Facebook, oggi ha annuciato un nuovo strumento informativo per aiutare gli utenti a distinguere le notizie attendibili da quelle false, o satiriche. Da giovedì e per 3 giorni in 14 Paesi, tra cui l’Italia, Facebook introdurrà un tool in alto al NewsFeed con questo decalogo. Sono consigli tra il tecnico e il buon senso, ma che in effetti aiutano chi ha meno confidenza con il mondo delle news online a capire se un titolo è vero oppure no.
I siti fake, ad esempio, spesso hanno una formattazione strana o con errori di battitura, oppure una url che scimmiotta quella di un sito autorevole. Adam Mosseri, capo mondiale del NewsFeed di Facebook, e Campbell Brown, capo delle news partnership di Facebook, ex Cnn, hanno spiegato il progetto in una tavola rotonda al Festival del giornalismo di Perugia.
«Stiamo contrastando la diffusione delle fake news intervenendo con l’interruzione delle possibilità di guadagno legate a questi siti, costruendo nuovi prodotti e aiutando le persone a prendere decisioni più informate quando si trovano davanti alle notizie false - ha spiegato Mosseri -. Vogliamo creare una comunità più informata, per quanto non siamo un’azienda editoriale».
Facebook negli Stati Uniti nei mesi scorsi ha introdotto il bollino rosso da affiancare alle notizie ritenute false, collaborando con alcune organizzazioni. In altri Paesi gli utenti possono comunque segnalarle. Va da sé che il tema è delicato e ogni intervento si presta a ulteriori critiche per i rischi che un uso scorretto di questo filtro potrebbe avere. Contro la disinformazione online c’è inoltre il News Integrity Initiative, un fondo da 14 milioni di dollari tra i cui membri, oltre a Facebook, ci sono Mozilla, Wikipedia, AppNexus, Betaworks, European Journalism Center, Unesco, fondazioni e università. È gestito dalla Cuny Graduate School of Journalism di New York. Poi il Facebook Journalism Project, che vuole offrire tool e servizi per i giornalisti, sviluppandoli insieme a università e organizzazioni.
Quanto alle istituzioni, si disingue l’iniziativa del governo tedesco che ha approvato un provvedimento anti fake news: i siti che non rimuovono velocemente contenuti di questo tipo rischiano milioni di euro di multa. Anche in Italia esiste un ddl bipartisan contro le notizie false.
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