Andiamo con ordine. Di Lattice.io sappiamo che si occupata di Big data e più nello specifico di dark data. Che è stata acquisita da Apple (la notizia è di Fortune) e che si occupa quindi di ri-utilizzare dati non strutturati presenti nelle aziende e nei database. La definzione di dark data è di Garnter. Lattice.io è stata co-fondata da Christopher Rè, Michael Cafarella, Raphael Hoffmann e Feng Niu con il nome di DeepDive e la stessa missione: «estrarre valore dai dark data». Il senso di questa acquisizione è di avere in pancia uno specialista in grado di valorizzare quello che le aziende non sanno di sapere. Almeno così appare sulla carta.
Pochi giorni prima sempre Apple avrebbe acquisito Beddit, una startup finlandese che produce sensori per tracciare il sonno e un software proprietario che ne elabora i dati ottenuti. Di Beddit sappiamo che è stata fondata nel 2007. In questi anni ha elaborato sensori hardware e un software capaci di monitorare il battito cardiaco, la respirazione, i movimenti, la temperatura, i momenti di apnea del sonno mettendoli in relazione con temperatura e umidità della stanza dove si dorme. Il senso di questa operazione invece affonda le radici nell’healthcare e quindi nel lucroso business a cui guardano i venture capital.
Ricordiamo che Apple, che ha appena superato la valutazione di 800 miliardi di dollari, superando ogni società americana, il 2 maggio ha rivelato di avere in cash 256,8 miliardi. E che contattata da organi di stampa americani ha dichiarato di non voler commentare la proprie politiche di acquisizione.
© Riproduzione riservata