C'è molta curiosità attorno all'arrivo dei nuovi Pixel 2, gli smartphone di Google che finalmente vengono commercializzati anche in Italia. La versione che Big G ha destinato al mercato del nostro Paese è la XL, disponibile da oggi (15 novembre) sullo store ufficiale di Google e nei negozi Tre. Abbiamo testato Pixel 2XL per alcuni giorni, cercando di capire potenzialità e debolezze di un device che per prezzo e caratteristiche è da inserire fra i top di gamma del mondo Android.
Com'è fatto
Cominciamo col dire che questo Pixel 2XL è uno smartphone di ultima generazione, dove ultima generazione sta per border less. Google ha seguito la strada tracciata da Xiaomi e Samsung, eliminando le cornici e spostando il sensore di impronte digitali sul retro per far spazio ad un infinity display Oled da 6 pollici. Il comparto hardware è di tutto rispetto. Lato memoria troviamo 64 gb di Rom e 4 gb di Ram, senza slot per memorie aggiuntive. Il processore è il famoso Qualcomm Snapdragon 835. La batteria è da 3520 mAh con un sistema di ricarica rapido che garantisce una buona dose di autonomia con 15 minuti di ricarica.
La fotocamera posteriore è una sola, da 12,2 megapixel con apertura focale 1,8. Quella frontale, invece, di megapixel ne ha 8. Nella confezione è presente un caricabatterie con cavo Usb type C / Usb type C, un adattatore per le cuffie (perché non c'è jack audio) e uno spinotto molto utile per trasferire i dati dal vecchio smartphone in modo molto veloce. Le colorazioni disponibili sono due: nero e bianco nero (con quest'ultima che presenta il tasto di accensione in arancione). Il sistema operativo è Android 8. Costa 989 euro.
Cosa ci è piaciuto
È il telefono di Google, e lo si intuisce subito. Servizi come Assistant e Lens funzionano a dovere, ma devono piacere. Assistant è un buon prospetto per il futuro, Lens può far la differenza da subito (basta scattare una foto a qualsiasi oggetto per sapere, da Google, di cosa si tratta), e crescerà col tempo. Molto bella e comoda la funzione squeeze: schiacciando il telefono in mano si attiva l'assistente di Google.
Il design di questo Google Pixel 2XL è sicuramente fra i più interessanti (per quanto si possa diversificare, oggi, in ambito smartphone). I materiali scelti sono di alto livello e questo si ripercuote positivamente sull'utilizzo del device. La combinazione alluminio vetro è azzeccata. La colorazione nera è quella meno appariscente, mentre la bianco-nera (campanilismi calcistici a parte) sembra quella destinata a fare più breccia nei cuori dei consumatori.
Bene anche la batteria, che permette di raggiungere in tranquillità la fine della giornata. Il sistema di ricarica è abbastanza veloce. Ma non il più veloce sul mercato (in questo senso, meglio OnePlus). Promosso a pieni voti il sensore di impronte posizionato sul retro: la posizione centrale è quella giusta. Inoltre, grazie alle cover originali di Google (molto belle e di ottimo materiale), lo spazio viene ottimizzato ancora di più, facilitandone il raggiungimento col dito. Buona l'impressione anche per quanto riguarda la fotocamera: è una soltanto, a differenza di ormai la maggior parte dei top di gamma. Ma grazie al lavoro lato software di Big G offre risultati molto interessanti. A volte si ha l'impressione che ci sia troppo di digitale, ma in di luce precarie Pixel 2XL si comporta meglio di altri smartphone.
Cosa non ci è piaciuto
Il primo impatto con Pixel 2XL offre immediatamente uno spunto che non ci ha convinto: il display. La saturazione dei colori non è al livello degli altri top di gamma. Col display acceso, messo di fianco ad un Galaxy Note 8, il Pixel 2XL ne esce maluccio. Google ha già annunciato che arriverà un aggiornamento software per migliorare le prestazioni del display. Vedremo. Manca lo slot per aggiungere memoria, e per gli androidiani di ferro questo è un brutto colpo. I 64 gb di memoria sono sufficienti, ma non per tutti. Google, agli utenti di Pixel 2 offre spazio illimitato su Google Foto (senza perdita di qualità delle immagini). Dunque in un'ottica di “mettiamo tutto in cloud” la memoria fisica perde appeal. Ma siamo convinti che la scelta di non includere slot per memoria aggiuntiva sarebbe stata meno dolorosa con una dotazione da 128 gb. Infine, la qualità audio: non è peggio di quella diffusa dagli altri smartphone di questo livello. Ma vista la presenza di due altoparlanti frontali, ci aspettavamo qualcosa di meglio. Migliorabile. Infine, Google Assistant, finalmente anche in italiano. L'assistente di Google deve ancora raggiungere la maturità. E lo si vede nella pratica. Se gli diciamo “Sto cercando una pizzeria” ci propone annunci di pizzerie in vendita su Kijiji. Col tempo migliorerà.
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