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Da «Mai stati in B» ad «Accidenti», l’ironia…

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calcio e social network

Da «Mai stati in B» ad «Accidenti», l’ironia social del Pordenone

«Accidenti»: sta tutto in questo tweet il successo del Pordenone Calcio, che ieri sera a San Siro ha fatto un’impresa contro l’Inter, perdendo solo ai rigori la sfida di Coppa Italia contro la capolista della Serie A. Complimenti ai giocatori, certo. Ma la vera impresa l’hanno fatta i social media manager della società friulana: è loro il merito di aver creato un “evento social” attorno a un evento calcistico. Ognuno mette i campo i propri punti di forza, e così se Spalletti è dovuto correre ai ripari facendo entrare persino Mauro Icardi, il team che cura la comunicazione del Pordenone Calcio ha sfoderato la sua arma vincente: l’ironia.

Basta scorrere la timeline dell’account Twitter dei “ramarri” per capire la portata del fenomeno che sono riusciti a creare, prendendosi in giro e allo stesso tempo prendendosi la gioia di arrivare a disputare una partita alla “Scala del calcio”. L’ultimo tweet del “live” con il quale, attraverso Twitter, la società ha aggiornato in tempo reale i tifosi sulla partita sintetizza lo spirito “gentile” con cui hanno lavorato: «Accidenti». Un modo pulito di tifare, un grosso insegnamento a chi sui social riversa quotidianamente parole d’odio e di rabbia. Il Pordenone Calcio ieri ha perso la partita della vita, e i social media manager commentano con un «Accidenti» che è un insegnamento per tutti noi.

Ma i loro meriti vanno oltre: negli ultimi giorni sono riusciti a creare attorno alla partita un clima scherzoso condiviso a suon di tweet, video e meme. «Mai stati in B» è stato il messaggio con cui hanno conquistato gli utenti social: prendendo in prestito la frase “simbolo” dei tifosi interisti, il team del Pordenone ha ironizzato sulla sua storia di squadra che milita attualmente in serie C, senza mai essere arrivata nemmeno alla B.

Da lì in poi è stato un crescendo di ironia e di follower: il tweet «Mai stati in B» ha ottenuto 900 condivisioni e 1.756 like; quello sul confronto tra Icardi e Berrettoni 767 condivisioni e 1891 like; quello sui rigori 882 condivisioni e 2.178 like; fino ad arrivare alle 974 condivisioni e ai 3.217 like del tweet con cui si ammetteva: «Uscire così fa abbastanza male, ma lo facciamo a testa ALTISSIMA».

Grazie alla simpatia i social media manager del Pordenone sono riusciti a coinvolgere perfino Javier Zanetti e a portare a Milano 4mila tifosi friulani. Al sito interista Il Nero e L’Azzurro il responsabile della comunicazione del Pordenone Calcio, Marco Michelin, ha spiegato: «L’idea iniziale era: i nostri mondi sono così lontani che possiamo osare, non abbiamo nulla da perdere». E così è nato il gioco del confronto tra le due squadre mai state in B (per motivi diversi), tra le piazze in caso di vittoria dell’Inter e in caso di vittoria del Pordenone, tra i due bomber in campo. Il lavoro comunicativo sui social ha dimostrato che «si può tifare con il sorriso, ci si può far volere bene o perlomeno ispirare simpatia anche dagli avversari».

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