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Il capo dell'Fcc Usa a Barcellona: sull’abolizione della net…

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Il capo dell'Fcc Usa a Barcellona: sull’abolizione della net neutrality andiamo avanti

Ajit Pai (Reuters)
Ajit Pai (Reuters)

BARCELLONA - «Internet è stata aperta, giusta e piattaforma neutra dalla sua nascita. La net neutrality è uno dei pilastri dell'innovazione digitale. Così ha funzionato e così deve rimanere. Credo che sia noi che gli Stati Uniti dobbiamo convenire sul principio che internet debba restare libera, possono dividerci gli strumenti per farlo». Andrus Ansip, vice president della Commissione europea per il digital single market, ribadisce l'endorsment europeo per la net neutrality e parla poco prima dell'arrivo sul palco di Ajit Pai, il capo della Fcc americana. Ovvero l'uomo di Trump, quello che ha abolito la net neutrality nella decisione dell'Fcc dicembre. Pai è un ex Verizon, già nella commissione Fcc con Obama.

La net neutrality è il principio secondo cui nessun sito, servizio o app può avere una velocità diversa per l'utente se non per limiti infrastrutturali. La sua abolizione, la cui prima decisione è stata presa negli Stati Uniti dall'Fcc anche se la parola finale arriverà a fine aprile, prevede che il provider possa offrire un servizio migliore, ad esempio Netflix, a chi paga di più.

A eccezione dell'ultima apertura diplomatica di Ansip - «possono dividerci gli strumenti» - la diversità di vedute tra una parte e l'altra dell'Atlantico è totale. Anche perché dal principio del suo keynote Pai traccia la sua visione liberista: «Le aziende private sono posizionate meglio dei governi per l'innovazione, il pubblico deve solo favorire la competizione eliminando le barriere». Nello specifico parla a lungo del 5G, lo fa per dettagliare la sua visione mercatista: «Per realizzare la promessa del 5G abbiamo bisogno di reti intelligenti, non tubi vuoti. E voglio essere chiaro: gli Stati Uniti devono essere il posto migliore per investire in 5G.
Per far questo gli Stati Uniti necessitano di una regolamentazione moderna e flessibile, non l'impostazione del 1930». Si riferisce a quanto fatto dalle Fcc nel 2015 con Obama: «usare le regole del 20esimo secolo per il 21esimo secolo». Pai ha detto che sulla decisione della sue Fcc riguardo alla net neutrality si è fatta molta disinformazione e che i consumatori gli daranno ragione.

Non saranno mesi facili. La Fcc ha pubblicato sul registro federale la norma del governo che vuole smantellare l'impianto della net neutrality, ovvero quellO del 2015 cui ha fatto riferimento Pai. Ora il congresso ha 60 giorni per emanare una legge che possa cambiare l'esito ed è attesa una dura battaglia, anche legale, da parte di chi crede che l'abolizione della net neutrality alzerebbe le barriere nei confronti dell'innovazione, rendendo difficile l'ingresso di nuovi attori. Trump potrebbe però avere la parola finale.

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