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Dossier Facebook e il mistero dei messaggi di Zuckerberg spariti nel nulla

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Dossier | N. (none) articoliFacebook e il datagate

Facebook e il mistero dei messaggi di Zuckerberg spariti nel nulla

Reuters
Reuters

Da quando lo scandalo Cambridge Analytica ha messo Facebook nel mirino di mezzo mondo, le grane per la società di Menlo Park arrivano a cadenza ormai quotidiana. E il bollettino odierno, parla di uno strumento più o meno segreto che ha consentito al colosso californiano di eliminare i messaggi inviati da Mark Zuckerberg e da altri top manager attraverso la piattaforma Messenger. Una cancellazione che ha del sospetto, perché non solo non è mai stata notificata ai destinatari, che oggi si trovano davanti a chat incomplete, dove manca l'interlocutore. Ma si tratta comunque di un'operazione che non è consentita ai comuni utenti di Facebook.

A denunciare il fatto è stato TechCruch. Un giornalista che aveva avuto modo, nel 2010, di chattare con Mark Zuckerberg, andando a ripescare quella conversazione si è accorto che tutti i messaggi inviati da Zuck non erano più presenti. Della chat rimanevano solo i messaggi inviati da lui stesso.

Una situazione abbastanza imbarazzante, insomma, che ha spinto Facebook a prendere posizione. Da Menlo Park, infatti, hanno fatto sapere che questa soluzione è stata adottata già quattro anni fa, e cioè nel 2014. Dopo l'hackeraggio delle email di Sony, infatti, Facebook ha deciso di introdurre questa opzione solo per i top manager dell'azienda, in modo che un eventuale attacco a Messenger non sortisse effetti: «Dopo quanto successo alle email di Sony nel 2014 – ha detto un portavoce di Facebook - abbiamo effettuato una serie di cambiamenti per proteggere le comunicazioni dei nostri manager. E alcune di queste modifiche includevano la limitazione del periodo di memorizzazione dei messaggi di Mark all’interno di Messenger».

Un’operazione di protezione preventiva, dunque. Che tuttavia lascia alcune perplessità per il fatto che nessuno ha avvisato i destinatari dei messaggi di tale scelta. Il fatto che la stessa possibilità non sia data a tutti gli utenti, poi, continua a sollevare più di qualche mugugno. È emerso, inoltre, che non tutti i messaggi vecchi sono stati cancellati.

Va ricordato, comunque, che nel 2004, mentre Facebook era ancora agli albori, Zuckerberg si lasciò andare in una chat con un amico, dicendo: «Beh insomma, se ti servono informazioni su qualcuno ad Harvard… basta chiedere. Ho più di 4mila mail, foto, indirizzi, social network». Aggiungendo anche: «Si fidano, sono stupidi». Una conversazione che qualche anno dopo finì su Business Insider e scatenò un putiferio. Il Ceo di Facebook, spiegò di aver sbagliato, dicendo che doveva crescere per ottenere la fiducia degli utenti. Parole che, vista l'attualità, tornano prepotentemente di moda.

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