Le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale legate al ruolo preponderante della cinese Huawei nella realizzazione delle nuove reti 5G arriva anche in Europa. Secondo il Financial Times una delegazione americana qualche giorno fa è stata nel Regno Unito e in Germania per mettere in guardia le autorità nazionali da questi rischi. Il sottinteso, o forse nemmeno così sottinteso, sarebbe: se Germania e Inghilterra sono alleati degli Stati Uniti devono salvaguardare la sicurezza delle proprie reti di telecomunicazioni in tutta la loro catena del valore.
Già settimana scorsa il Wall Street Jounal aveva scritto di una intensa serie di incontri e briefing informali da parte di funzionari dell’amministrazione Trump con esponenti governativi e dirigenti del settore delle Tlc su scala globale, tra cui Italia, Germania e Giappone.
Huawei è l’azienda numero 1 al mondo nella fornitura di componenti per il 5G ed è in fase piuttosto avanzata in entrambi i Paesi, avendo messo il cappello sui primi test 5G ed essendo attiva nella realizzazione delle prime reti. È per questo che le fonti sentite dal quotidiano finanziario della city sono prudenti rispetto a un’ipotesi drastica, ovvero il bando di Huawei a pochi mesi dall’inizio delle procedure di gara degli operatori mobili.
Bando che invece è già avvenuto negli Stati Uniti, seguiti poi dall’Australia e pochi giorni fa anche dalla Nuova Zelanda.
Il giornale racconta tuttavia che il tema agita i governi e le authority sia a Londra che a Berlino. L’autorità di sicurezza nazionale inglese ha fatto pochi giorni fa un avvertimento pubblico nei confronti di Huawei: se non mettono mano ad alcune caratteristiche tecniche delle loro forniture tecniche sul 5G i rapporti di collaborazione saranno difficili. L’autorità - il National Cyber Security Centre (Ncsc) - nega che questo intervento sia legato alle pressioni americane. Allo stesso tempo Huawei dice che sarà collaborativa. È presto, conclude il Financial Times, per dire che ci sarà un bando nei Paesi.
La principale preoccupazione del governo americano sono legate alla vicinanza tra governo cinese e Huawei, e che dunque possano esserci interferenze - decisamente negate dall’azienda.
Più in generale, gli Stati Uniti sono preoccupati per la potenziale applicazione di una legge sull'intelligence nazionale cinese, approvata nel 2017, in cui si afferma che «le organizzazioni e i cittadini cinesi devono ..... sostenere, cooperare e collaborare al lavoro di intelligence nazionale». La paura americana è che questo possa tradursi in spionaggio.
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