Le notizie vere, quelle di qualità, al centro dei piani delle big company tecnologiche. La conferma arriva da Mark Zuckerberg, che in un faccia faccia con Mathias Döpfner, Ceo di Axel Springer, il più grande editore in Europa, svela i nuovi piani di Facebook in fatto di news. Piani che prevedono innanzitutto un progetto interamente dedicato alle notizie di qualità, per le quali il social network di Menlo Park pagherebbe delle revenue agli editori per i contenuti postati.
Il cambio di rotta
Quella fra Zuckerberg e Döpfner è stata una sorta di chiacchierata social, dato che il video (della durata di un'ora) pare
sia stato realizzato proprio per essere pubblicato dal Ceo di Facebook sulla sua bacheca. Dunque non c'è ancora un'idea precisa
di come possa essere tracciata questa nuova strada che lega gli editori al social network. Ma di certo fa trasparire un grande
cambio di rotta, dopo che nel recente passato l’algoritmo di Facebook era stato cambiato per dare maggiore spazio ai post
degli amici e meno visibilità alle news.
Ora, invece, a Menlo Park studiano un'area apposita dedicata alle notizie di qualità. Un'area all'interno della quale gli
editori (i giornali) possano postare i loro contenuti per ottenere, probabilmente in base alle view, una remunerazione da
parte di Facebook.
Zuckerberg ha parlato di azioni volte a soddisfare, dentro Facebook, i bisogni di tutti quegli utenti che vogliono più notizie.
E proprio per questo, ha detto il Ceo «potremmo instaurare una relazione diretta con gli editori affinché i loro contenuti
possano essere disponibili, a patto che si tratti di contenuti di alta qualità».
La qualità prima di tutto
Dalle parole dette, emerge con chiarezza che Zuckerberg ha una priorità: la qualità delle notizie. E questo, dunque, giustifica
la riapertura di Facebook al mondo dell’informazione. Il social network, del resto, è stato profondamente ferito dal fenomeno
fake news, e ancora oggi ne paga le conseguenze in termini di credibilità. Per questo Zuckerberg vuole puntare su contenuti
di alto livello. Anche a costo di riconoscere agli editori una ricompensa. Così facendo, potrebbe garantire a Facebook una
sezione news molto affidabile e a zero rischi.
L'area news potrebbe essere slegata dalla bacheca, magari con integrazioni sporadiche. In questo modo, Zuckerberg potrebbe
liberare il feed per le notizie più social, quindi quelle ad alta connessione con gli amici. E allo stesso tempo fornire un
servizio di news qualitativamente molto alto, in un'area ad hoc.
Facebook segue Apple
Questo “annuncio” da parte del Ceo di Facebook arriva a pochi giorni di distanza dalla presentazione di Apple News +, nuovo servizio di Cupertino incentrato sulle notizie. Anche in questo caso, la scelta è stata quella di puntare solo sulle notizie di qualità. Apple, in sostanza, fornirà - a
pagamento - una selezione di news prodotte dai partner e curate da una redazione ad hoc. La differenza sostanziale, in questo
caso, è il costo di un abbonamento e il rapporto di quasi competizione con gli editori. Il rischio, infatti, è che i lettori
scelgano di pagare 9,99 dollari al mese su Apple News piuttosto che 39 dollari su Wsj.com. Il modello Facebook, invece, non
sarebbe incentrato su abbonamenti e potrebbe risultare conveniente per gli editori, in termini di accessi e revenue. Una idea
più vicina a Google News, per intenderci. Quella di Zuckerberg, tuttavia, è un'idea ancora acerba. Di certo, però, è l'ennesima
riprova che il mondo digitale ha virato con decisione sul mondo delle news di qualità. E ce n’era grande bisogno.
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