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Samsung apre la strada ai camera phone da 64 megapixel

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Samsung apre la strada ai camera phone da 64 megapixel

Il mondo degli smartphone fotografici è pronta a conoscere l'ennesima nuova frontiera. Sono passati diversi anni da quando i primi telefonini da 10 e oltre megapixel facevano capolino sul mercato ed è pressoché sconosciuto ai più il primo smartphone, il Nokia Lumia 1020 con lenti Zeiss, dotato di un comparto fotografico in grado di “avvicinare” le prestazioni di una macchina professionale, grazie a un sensore da 41 megapixel.

Oggi la battaglia si gioca su un livello già superiore, con le varie Samsung, Huawei, Oppo e Xiaomi che hanno già portato sul mercato dispositivi in grado di scattare immagini sfruttando una risoluzione di 48 megapixel. Il nuovo strappo è firmato proprio dal colosso coreano ha ufficialmente annunciato un sensore di immagine per smartphone da 64 megapixel, il modello Isocell Bright GW1, che utilizza lo stesso componente da 0.8μm dell'attuale soluzione da 48 megapixel. Di fatto siamo al cospetto di un nuovo traguardo da raggiungere per elevare ulteriormente la qualità fotografica delle camere digitali integrate nei telefonini, aumentando la quantità di luce da far entrare nell'obiettivo senza pregiudicare gli ingombri del dispositivo.

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Il Bright GW1, come si legge nella nota diffusa da Samsung, sarà in grado di produrre immagini da 16 megapixel di risoluzione “fondendo” quattro pixel in uno, ricalcando il processo degli smartphone più dotati dal punto di vista del sensore ed aumentando di un terzo la risoluzione delle foto. Grazie a questa tecnologia, inoltre, sarà possibile decodificare il filtro colore per consentire scatti a piena risoluzione da 64 megapixel in buone condizioni di luce. L'avvio della produzione di massa del nuovo sensore scatterà nella seconda parte dell'anno e stando alle previsioni potrebbe trovare posto nei terminali top di gamma in rampa di lancio all'inizio del 2020, soprattutto se Sony, attuale produttore leader di mercato in questo settore, seguirà da subito le orme del chaebol coreano.

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