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Marocco, 10 indirizzi per un lungo weekend di benessere

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Weekend

Marocco, 10 indirizzi per un lungo weekend di benessere

Il tramonto visto dalla piscina di Heure Bleue, riad di charme che domina Essaouira
Il tramonto visto dalla piscina di Heure Bleue, riad di charme che domina Essaouira

Riad, grandi palais de charme e spa di nuova generazione. Negli ultimi anni il Marocco ha riscoperto il fascino dei suoi trattamenti e dei prodotti nazionali: dall'olio d'argan – l'elisir di giovinezza della valle dell'Ourika ricavato dal cuore delle mandorle di argania spinosa – al sapone nero. Un lungo weekend tra Marrakech, Fès e Essaouira è l'occasione per sperimentare i migliori centri benessere scelti dai Viaggi del Sole.

Atmosfere african chic
Tutto il fascino di un albergo storico, appena restaurato. Basta superare il portone d'ingresso per trovarsi, come d'incanto, in un'oasi di relax. Giardini fioriti, piscina all'aperto, ristoranti per raffinati gourmet e camere spaziose, arredate con pezzi di raffinato artigianato marocchino. La Mamounia è sempre stata un buen retiro per vip e teste coronate. In occasione della riapertura, avvenuta poco tempo fa, hanno sfilato sul red carpet attrici del calibro di Gwyneth Paltrow, Juliette Binoche e modelle famose, come Jacquetta Wheeler. La Mamounia ha il pregio di trovarsi proprio a due passi dai vicoli della medina, tra negozi e terrazze dove bere un tè all'aperto, respirando atmosfere african chic. Al ritorno il caldo abbraccio della Spa e il sorriso delle terapiste avvolte in candide divise bianche. Si possono provare trattamenti rilassanti, anche a base di prodotti locali, come il prezioso l'olio di argan. Il tempo qui trascorre lentamente, tra un bagno turco, un hammam profumato e relax sulle chaise longue, sorseggiando una spremuta di frutta fresca.
Altra novità degli ultimi mesi è il Jnane Allia, nuovissima maison d'hotes di charme immersa nella tranquillità della campagna ai margini del palmeto della città. Costruita esternamente in pisé, secondo antiche tecniche che prevedono la mescolanza di terra compressa, paglia e acqua, propone otto suite di cinquanta metri quadrati arredate in stile berbero tradizionale, che si affacciano sulla piscina e guardano tutte i magnifici tramonti sulla palmerie e l'Atlante. Oltre alla piscina, l'hammam e il locale per i massaggi, esistono spazi comuni all'aperto, una sala con camino e una grande tenda Kaidal.

Spa: una jacuzzi alla rosa
All'ingresso della spa La Sultana, eccentrico riad nel cuore di Marrakech, si scoprono colonne di marmo rosa di Agadir, una grande Jacuzzi rettangolare sormontata da archi ispirati alle cisterne portoghesi, lampadari di cristallo e ferro battuto e un camino acceso. Ai lati, antiche porte di legno di cedro si aprono su hammam e cabine per i trattamenti in marmo. «Usiamo solo prodotti naturali, quelli a cui da secoli le donne marocchine affi dano la loro bellezza», spiega Elazizi Fatimzara, responsabile della spa, «Olio d'argan, fiori, erbe dal mercato delle spezie; siamo noi a combinare le essenze e scegliere quelle adatto al tipo di pelle e di trattamento».
Tra i trattamenti La Sultana spicca quello per il al viso: pulizia con sapone nero all'eucalipto, gomma gel con guanto – gli occhi protetti da tamponi imbevuti d'acqua di rosa – massaggio all'olio d'argan aromatizzato e maschera di rhassoul, argilla biancamescolata ad acqua di rose o rosmarino.Tutto mentre un'altra estetista massaggia mani e piedi.
Trionfano sempre i prodotti locali alla spa della Maison Bleue a Fès, tra massaggi all'acqua di fiori d'arancio tonificante, scrub con guanto di crine, olio d'oliva ed eucalipto per ripulire la pelle, e impacchi all'argilla bianca e henné aromatizzato per addolcirla e reidratarla. Il wellness all'occidentale domina alla spa del Sofitel Marrakech. E al classico gommage al sapone nero (massaggio esfoliante marocchino), o alla maschera berbera di argilla agli estratti di rosa, si affiancano i trattamenti viso tonificanti e anti-age a base di gelatina di fico e goiaba, ricca di oligoelementi; mentre un'antica erba medicaberbera, come la rilassante zagara, diventa la base di un massaggio aromaterapico rasserenante. E non mancano i trattamentiche arrivano dall'altra parte del Mediterraneo, come la remise en forme con alghe fucus e caffeina o il trattamento antijet-lag a base di corteccia di cipresso.

Hammam: la cerimonia dei mille profumi
Il rito più antico, re assoluto del wellness made in Marocco, è l'hammam. Per provare la versione autentica, l'indirizzo giusto è Palais Rhoul, mirabolante palazzo nella Palmeraie, ispirato alla residenza di Ponzio Pilato in Galilea: 18 suite e tende di lusso ricavate all'interno di un giardino di cinque ettari lungo la strada per Fès, arredate con pezzi d'antiquariato africano e orientale e quadri d'autore. Qui lavora Abdel Kader, tra i pochi veri conoscitori del perfetto rituale dell'hammam, erede di un sapere ancestrale trasmesso di padre in figlio. La cerimonia comincia con qualche minuto di riposo sul pavimento di pietra caldo, avvolti dal vapore. Poi Abdel massaggia tutto il corpo, lo lava con il sapone nero, lo strofina energicamente con un guanto ruvido, lo spalma d'argilla, lo sciacqua con secchi d'acqua calda, lo tira e lo snoda facendogli assumere pose eccentriche prima di tuffarlo in una piscina d'acquafreddissima. Infine arrivano la frizione con le arance fresche, la doccia e l'acqua profumata ai fiori d'arancio per tonifi care la pelle e richiudere i pori.

Tra Oriente e Maghreb
Oltre agli eccentrici palais il rituale dell'hammam ha oggi anche nuove ambientazioni. Come i moderni centri benessere con formula day spa. L'ultimo, Les Jardins de la Koutoubia, si trova nel cuore della medina di Marrakech. Sono 1200 metri quadri che portano la firma della designer francese Elisabeth Drapeaud; uno spazio rigoroso, essenziale, dove domina il bianco ravvivato da candele e rosse lanterne. Al bagno di vapore sono riservate cinque sale, mentre otto cabine vengono utilizzate per massaggi, balneo terapia e trattamenti di coppia. Accanto al vapore, agli oli e alle essenze tipiche, dalle rose al muschio, dall'arancio all'alloro, l'altra protagonista del wellness marocchino è l'acqua di mare, insieme a fanghi e alghe, usata nei centri di talassoterapia della costa. Come il Sofitel Mogador di Essaouira che ha lanciato la formula Cocooning: sei giorni durante i quali si è seguiti da un'estetista, un idroterapista e un massaggiatore personali. Ogni giorno si fanno cinque trattamenti che vanno dall'idroterapia all'hammam e ai massaggi orientali, dalla pressoterapia ai trattamenti all'olio di argan. Punta a suggestioni orientali la spa dell'Heure Bleue, riad di charme della medina di Essaouira, che propone rituali zen. Si comincia con un hammam al "savon beldi" (fatto con olio d'oliva e fiori d'arancio) e si prosegue con massaggi che riassumono le antiche tecniche del mondo arabo. Ma c'è anche chi la spa la considera un omaggio per i propri clienti, come DarAhlam, una casbah di Skoura trasformata in hotel di charme. L'albergo ha appena nove suite e una spa con hammam, i cui trattamenti sono compresi nel prezzo. Sopra, un massaggio tradizionale a base di olio d'argan, consigliato dopo un bagno turco.

Soap Opera
Lo shopping del benessere a Marrakech è un must da cui non si può prescindere. Da LB Cosmetics trovate il meglio dei prodotti marocchini. Procuratevi il ghassoul, sapone utilizzato per la pulizia del corpo e dei capelli. E Savon Noir quanto ne potete portare: è un sapone esfoliante eccezionale, ottenuto dai noccioli delle olive nere. Arricchite la toilette con il Rougeà lèvres e il Khol de Fès. E imperdibili sono anche gli oli di Naturelle D'Argan.

Dove mangiare
Dopo una giornata trascorsa all'insegna del benessere arriva il momento di gustare qualche specialità del posto. A Marrakech, Bô&Zin, sulla nuova strada dell'Ourika, è considerato il locale più in del Marocco. Qui gli interni rosso e ocra – un mélange di spirito zen e sobrietà – si sposano perfettamente a un dehors minimal-elegante stile Saint-Tropez, mentre la cucina si avventura in sorprendenti fusioni di cucina francese e thai, con una pennellata di marocchino. «È il ritrovo della "jeunesse dorée" marocchina», racconta Cyril Durand, francese di 42 anni, uno dei proprietari del locale, «ma anche di tante star del cinema. Tra gli italiani sono stati qui Gabriele Salvatores e Isabella Ferrari».Vengono per bere un cocktail, ascoltare i dj set e perdersi in un menu thai-mediterraneo che, tra le sue specialità propone zuppe di pollo e noce di cocco, tartare di pesce con olio di sesamo, chèvre chaude con miele, noci e uvetta. Il ristorante, appena fuori Marrakech, offre tra l'altro ai suoi clienti un servizio (gratuito) di auto con chaffeur.
Altro posto da non perdere è Le Tanjia, in un antico palazzo nobile del Mellah, l'antico quartiere ebraico di Marrakech. Qui, la cuoca marocchina Yohara propone il meglio dei piatti locali: la sua pastilla di piccione si scioglie in bocca e il suo tajine agrodolce di vitello con prugne e pesche diffi cilmente si dimentica.

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi.

Marocco, tutte le informazioni per un weekend di benessere

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