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La vie en rose. Malick Sidibé in mostra a Reggio Emilia

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La vie en rose. Malick Sidibé in mostra a Reggio Emilia

Malick Sidibé, "Vue de dos". Bamako, fine anni Novanta
Malick Sidibé, "Vue de dos". Bamako, fine anni Novanta

«La fotografia non mente. Non quella in bianco e nero che ho sempre fatto io. La mia fotografia è molto più sincera, autentica e diretta di qualsiasi parola. È semplice, la può comprendere chiunque e racconta un'epoca, senza nessun inganno». E davvero con i suoi scatti Malick Sidibé ha saputo descrivere in modo vivido la storia di Bamako, capitale del Mali, a partire dagli anni Sessanta, quando lo Stato africano ottenne l'indipendenza dalla Francia. Una cinquantina di quelle immagini – la maggior parte inedite - sono esposte in quella che è la più importante personale dedicata al fotografo in Italia - "Malick Sidibé. La vie en rose" - che si tiene a Reggio Emiliadal 9 maggio al 31 luglio.

Le fotografie, realizzate a Bamako tra gli anni Sessanta e Settanta, sono lo specchio dell'entusiasmo e delle nuove energie che si respiravano in quel periodo: quando Sidibé apre il suo studio, lo Studio Malick, nel 1962, il Mali ha ottenuto l'indipendenza da due anni. Arrivano i film dagli Stati Uniti, dall'India e dall'Europa. Arriva la musica occidentale. Ed è questo che Sidibé sa raccontare così bene: le notti della capitale, le feste e i balli nei club dai nomi esotici, la voglia di vivere dei giovani e la loro fiducia nel futuro. In mostra si possono vedere anche i ritratti in studio (è questa, infatti, l'attività prevalente di Sidibé a partire dalla fine degli anni Settanta) e una selezione di stampe d'epoca tratte dagli archivi del fotografo.

« Io credo al potere dell'immagine, è per questo che ho passato tutta la vita a ritrarre le persone nel miglior modo possibile, cercando di restituire loro tutta la bellezza che potevo», sono le sue parole. «Perché la vita è un dono di Dio ed è migliore se la si affronta con un sorriso». E il sorriso, insieme con la ricerca della spontaneità, è la cifra di molte delle sue fotografie: «Troppo spesso l'immagine del mio Paese è legata al dolore, alla povertà e alla miseria. Ma l'Africa non è solo questo e io l'ho voluto mostrare nelle mie immagini».

Lui, nato nel 1936 a Soloba, un villaggio a 300 chilometri da Bamako, alla sua Africa è sempre rimasto legato, decidendo di continuare a vivere e lavorare lì, anche dopo che i suoi scatti avevano fatto il giro del mondo e riscosso grande successo. Numerosi i premi al suo attivo, tra i quali il Leone d'Oro alla carriera, con cui la Biennale d'arte di Venezia lo ha consacrato nel 2007: la prima volta che il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a un fotografo.


Informazioni
"Malick Sidibé. La vie en rose", dal 9 maggio al 31 luglio. Ingresso libero.
Domenica 9 Malick Sidibé sarà presente alla mostra, incontrerà i visitatori e scatterà alcune foto ai presenti. Un'occasione per scambiare quattro chiacchiere con lui e, magari, per tornare a casa con un ritratto d'autore.
Collezione Maramotti, Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia. Aperto giovedì e venerdì 14,30-18,30; sabato e domenica 9,30-12,30 e 15-18. Per info e prenotazioni: tel. 0522.382484 info@collezionemaramotti.org.

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