Mari e monti non sono solo gli ingredienti di una famosa pizza, ma anche la ricetta per un perfetto weekend in moto. Da Milano al Principato di Monaco, magari per andare a vedere il Gp di Formula Uno che si disputa proprio questo fine settimana, il viaggio può essere piacevole ed entusiasmante, se affrontato su due ruote.
Bandita assolutamente l'autostrada, dal capoluogo lombardo puntiamo dritti sull'Oltrepo pavese: un passaggio veloce sulla statale 35, poi una deviazione verso Stradella, per addentrarci a Santa Maria della Versa, Zavattarello e via in salita verso il monte Penice: chilometri di colline e tornanti circondati dalle vigne dell'Oltepo.
È ancora presto per fermarsi a mangiare, ma per chi proprio ha un buco nello stomaco il nostro consiglio è un pranzo rapido al Melograno, Santa Maria della Versa (da non perdere i dolci della casa). Per chi invece non vuole rinunciare a un assaggio dei vini locali non c'è che l'imbarazzo della scelta. Anche se in moto non è prudente bere, vale la pena fare una digressione nell'azienda vinicola Il Santo a Rivanazzano (da provare i suoi rossi di Barbera, Croatina e Uva Rara).
Iniziano le prime curve, con i chilometri di tornanti del monte Penice, al confine tra Lombardia ed Emilia. un percorso da affrontare a gas moderato, soprattutto se si ha un passeggero dietro, e con un occhio in più a tutti gli altri riders che affollano queste curve nei weekend (spesso prendendole per una pista da corsa).
La discesa è ancora più entusiasmante: si scollina verso Bobbio, nel piacentino, per poi risalire sull'appennino in direzione Ferriere. La Liguria è lì, subito dopo queste montagne dalla vegetazione rossastra, dove la temperatura è sempre fredda, anche nella bella stagione: da Santo Stefano d'Aveto si arriva a Chiavari, sul mare. Qui inizia la fase più panoramica e rilassante del viaggio, l'attraversamento da parte a parte della Liguria sul vecchio percorso della Statale Aurelia. Ed è anche il momento per il primo pit stop alimentare.
Per chi ha fame subito la tappa da non perdere è Vittorio a Recco, uno dei templi della focaccia al formaggio (non ce ne voglia il pesto, ma è il piatto tipico più buono della regione): la location non è ottima (vista cavalcavia dell'autostrada), il cibo invece sì. Chi invece vuole buttarsi sul classico pesce senza spendere un patrimonio, può deviare verso Portofino e pranzare a El Portico (consigliatissime le cozze alla pizzaiola).
Superate Genova e Savona, non resta che scegliere se fare una sosta di un'oretta da qualche parte, oppure proseguire. Suggeriamo di fermarsi nelle vicinanze di Andora, fare una piccola escursione all'interno e dedicare un po' di tempo alla scoperta del borgo medievale di Cervo. Per chi invece ha ancora energie per proseguire, a due passi dal confine consigliamo di scoprire Pigna e Buggio, località montane dell'imperiese dove si trova l'unica minoranza linguistica occitana d'Italia. Un salto nella storia, in un territorio conteso sin dai tempi di Napoleone e Cavour, e poi il momento del meritato riposo, dopo un giro di oltre 400 chilometri.
Suggeriamo di fare un ultimo sforzo e passare il confine. A differenza di Ventimiglia (che non brilla certo per essere località turistica) Menton è una città ben tenuta e da scoprire. Per chi invece vuole rilassarsi come si deve, qualche chilometro oltre c'è Roquebrune Cap Martin, da cui si domina il golfo di questa parte iniziale di Costa Azzurra.
La vista dal terrazzo del Vistapalace, dalla costa ligure al Principato di Monaco, vale il prezzo della camera (doppia a partire da 123 euro). Per concludere in bellezza, non resta che fare una puntata a Montecarlo. Che il prossimo weekend sarà off limits e pressoché impraticabile, a meno che non abbiate in mano un biglietto per godervi dal vivo il GP di Formula 1 più bello della stagione. Certo, rimangono ancora pochi biglietti a disposizione, e sono piuttosto cari.
Ma per chi proprio ama i motori, con 370 euro sono disponibili i posti più a buon mercato, situati sulla chicane delle piscine. Altrimenti si può sempre fare rotta verso casa. Sulla via del ritorno, altre due dritte enogastronomiche da non perdere: il ristorante La Conchiglia ad Arma di Taggia (buon pesce e super cantina di vini) e un salto nei frantoi del consorzio che produce olio dalle olive taggiasche.
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Milano-Montecarlo su due ruote: gli indirizzi
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