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Londra, happy hour con mostra

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Londra, happy hour con mostra

Saatvhi Gallery (foto Jim Linwood )
Saatvhi Gallery (foto Jim Linwood )

Contemporanea, anzi d'avanguardia. Per i principali attori della scena artistica londinese non basta una città al passo coi tempi, vogliono precorrerli. Così, molti degli spazi di culto della capitale britannica negli scorsi mese hanno cambiato volto. A cominciare dalla Hayward Gallery, e in generale da tutto il complesso di Southbank che ha riaperto al pubblico dopo quattro mesi di chiusura per restyling. E l'ha fatto alla grande con nomi del calibro di Ernesto Neto e l'originalità di artisti come il canadese Ron Terada, al suo debutto londinese, che dal 28 settembre, nella mostra interattiva Who I Think I Am, esplora l'idea di creatività e ispirazione. Il 13 ottobre parte invece Move: coreographing you, installazioni e sculture viventi in cui danza, musica e arte si compenetrano, creando uno spettacolo multisensoriale.

Trovandosi sulle sponde del Tamigi, vale la pena di raggiungere due dei templi dell'arte londinese. Qui, il rinnovamento, se non architettonico, sta nella continua sorpresa delle esposizioni presentate. Se alla Tate Britain la sperimentazione artistica di Joseph Mallord William Turner è quella luminosa, nella mostra interattiva Colour and Line, alla Tate Modern, in Bankside, si va oltre i limiti della fotografia tradizionale in Exposed: Voyeurism, Surveillance and the Camera. Dagli scatti rubati a celebrità come Marilyn Monroe e Paris Hilton, a quello che non vorremmo vedere, come le immagini shock della guerra del Vietnam. Vale la pena spingersi poi fino al 7º piano del museo. Qui si trova infatti ilristorante panoramico, ma soprattutto Cold Mouth Prayer, il dipinto di James Aldridge ispirato ai paesaggi rinascimentali e alle tappezzerie francesi del XIX secolo.

Da sempre tra gli scopritori di giovani artisti emergenti, Charles Saatchi, in barba alla recessione, aveva già rinnovato la sua sede, traslocando in un palazzo di 7 mila metri quadri, The Duke of York. Nel cuore di Chelsea, ripete l'appuntamento con i nuovi talenti dell'arte contemporanea, che in Newspeak: british art now, esplorano tematiche, anche delicate, di costume e società, come il consumismo e la ricerca affannosa di un facile successo.

Mentre gallerie quali la Whitechapel, ristrutturata, ampliata e riaperta a marzo del 2009, e la White Cube, in Hoxton Square, sono ormai diventate classici del panorama artistico dell'East End, ad attirare l'attenzione sono ora locali emergenti come Other Criteria in New Bond Street e, dallo scorso febbraio, anche in Hinde Street. Il negozio-galleria nato dalla mente di Damien Hirst è il capofila di una serie di spazi dove l'arte si mescola ad altri linguaggi. Qual è anche Proud Camden, il gallery-pub dove si tengono concerti supercool in mezzo a sculture e performance d'avanguardia. Finito il giro delle gallerie, c'è ancora tempo per dedicarsi all'arte mimetizzata nelle vie della City. Ovvero alle opere di Banksy (Fishing Boy, I Don't Believe in Global Warming, Aristorat) ancora visibili lungo il Regent's Canal, il canale che da Camden porta a Little Venice.

A Londra l'arte non è solo avanguardia, ma un percorso che va dalla musica al cibo, passando per spettacoli di danza e cinema indipendente. Dall'11 al 19 settembre appuntamento al visionario Colourscape Music Festival al parco di Clapham Common, nella parte meridionale della città, una delle zone emergenti e più frequentata dai giovani alla moda. In un labirinto fatto di oltre un centinaio di stanze-palloncino, musicisti con strumenti provenienti da tutto il mondo faranno vivere al pubblico, libero di aggirarsi in un percorso multi cromatico, un'esperienza in cui colore e musica si fondono in un'emozione unica. Più tardi ci si può rilassare con un drink all'Arch, locale di tendenza con esibizioni live di band emergenti. O con un film: qui si trovano infatti i migliori cinema indipendenti, come il Clapham Picture House, celebre in tutta Londra per le sue pellicole lontane dal mainstream hollywoodiano. Appuntamento per i cinefili, e non solo, anche al Barbican Centre, dove il 31 ottobre alle 20.00 verrà proiettato Blackmail, del maestro del brivido Alfred Hitchcock, con l'accompagnamento musicale della BBC Symphony Orchestra.

Spettacoli innovativi anche per gli appassionati della danza, fino a ottobre, al Peacock Theatre, nel West End, della compagna canadese The 7 Fingers, che stupirà con incredibili acrobazie al confine con l'arte circense, su un palcoscenico illuminato da futuristiche proiezioni luminose. I ballerini dell'Alvin Ailey American Dance Theater, che si esibiranno al Sadler's Wells, si divertono invece a reinventare i classici, in un'originalissimo mix di stili di danza cubani, brasiliani e nordamericani. E dopo un weekend tutto dedicato al nuovo, perché non riscoprire un capolavoro che da anni registra il tutto esaurito al Queen's Theatre? Domenica 3 ottobre Les Miserables, Les Miz per i londinesi, festeggia il suo 25° anniversario con un concerto alla O2 Arena, a cui parteciperanno anche i membri del cast originale del musical, che debuttò al Barbican nel 1985.

Dal rock al pop, la Swinging London non si smentisce neanche questo autunno, con un calendario che spazia dal tributo al Re di Memphis – lo show Elvis Forever, il 12 settembre ad Hyde Park, a cui parteciperanno cantanti del calibro di Craig David e Tom Jones – al concerto di Andrea Bocelli, sul palco della O2 Arenail 12 novembre. E se ve la siete persa in Italia, ci sono ancora posti per lo show di Lady Gaga, a dicembre e sempre alla O2 Arena, che promette scintille come nello stile della provocatoria cantante newyorkese.

La City conferma il suo cuore d'oro e il suo palato gourmand. A ottobre la cucina multietnica della capitale inglese vi prenderà per la gola in occasione del London Restaurant Festival, con menù speciali in quasi ottocento ristoranti e una cena esclusiva, venerdì 8 ottobre, sul London Eye, la ruota panoramica simbolo della città, preparata dallo chef di fama mondiale Gordon Ramsay. Un'occasione imperdibile per gustare i migliori piatti della cucina internazionale e fare anche del bene, visto che il ricavato della serata andrà interamente devoluto a StreetSmart, associazione benefica che aiuta i senzatetto.

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