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Momijigari: l'autunno a Tokyo costa meno

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Momijigari: l'autunno a Tokyo costa meno

Foliage a Tokyo (foto Mr Snoopy da Flickr.com)
Foliage a Tokyo (foto Mr Snoopy da Flickr.com)

Sono due le stagioni ideali per visitare il Giappone. Una è l'Hanami, la fioritura dei ciliegi, che ha il suo culmine nel mese di maggio; l'altra è il Momijigari, quando, in autunno, gli aceri giapponesi (momiji) si accendono di un caleidoscopio di colori, dal verde bosco al porpora, al giallo oro, prima che le loro foglie cadano. La temperatura, specialmente a Tokyo, è mite e si può stare perfino in maniche corte. E a pochi chilometri dalla città il Momijigari si ammira in tutto il suo splendore, fra boschi, laghi, templi e cascate.

AUTUNNO LOW COST
Se la fioritura dei ciliegi è da considerarsi altissima stagione, l'autunno in Giappone ha prezzi più abbordabili e consente di permettersi un tuffo in Oriente senza spendere cifre astronomiche, nonostante lo yen sia una moneta forte (1 euro equivale a circa 114 yen). Per i voli bisogna mettere in conto almeno 800 euro a persona (andata e ritorno). Una volta prenotato l'aereo, il grosso è fatto, perché muoversi in questo Paese lindo e organizzato non è un'arte riservata a pochi temerari. La soluzione più economica sono i classici ostelli (40-50 euro a notte), ideali chi ama viaggiare con lo zaino in spalla. Una buona via di mezzo sono i tipici ryokan, una specie di bed&breakfast in salsa giapponese, che hanno prezzi intorno ai 70 euro a notte per camera doppia. Infine il cibo: mangiare in Giappone non è un lusso per pochi. Non mancano i ristoranti costosissimi, ma il modo migliore per avere un assaggio della vera cucina locale è affidarsi alla saggezza popolare e accodarsi alle file più lunghe davanti alle bancarelle per strada.

TOKYO IN CINQUE MOSSE
1. Tsukiji, il mercato del pesce
Non c'è viaggio in Giappone che non passi da questo pittoresco mercato di Tokyo. Il consiglio è di mettere questa visita in cima alla lista delle cose da fare, perché per vedere il vero spettacolo bisogna svegliarsi all'alba e quindi lo scombussolamento del jet lag può tornare utile per essere lì alle 7 del mattino. È a quest'ora che si può assistere all'asta dei pesci di grossa taglia – il tonno in primis – che poi andranno sulle tavole dei giapponesi sotto forma di sushi e sashimi. Dopo questo vivace spettacolo, si può gironzolare fra le decine di bancarelle che vendono il pesce al dettaglio. Ma è solo all'ora di pranzo, nei giorni feriali, che si può assistere a un vero e proprio rito. Lunghe e ordinatissime file di colletti bianchi giapponesi attendono il proprio turno per mangiare la zuppa del giorno. Qui, infatti, è il paradiso della tempura soba, la zuppa di con tagliolini e gamberi fritti.

Dietro l'angolo c'è un'altra sorpresa: la via della ceramica, ovvero lo Tsukishijō-gaishijō. È il posto migliore per fare incetta di souvenir a prezzi bassissimi, dai servizi di tazzine e teiere, ai coltelli per preparare il sushi. A pochi passi, per una sosta più rilassante, si può assistere a uno spettacolo del Kabuki-za, il teatro giapponese: a due passi dal mercato del pesce, il teatro ogni giorno allestisce uno spettacolo. Naturalmente sono in giapponese e il rischio è di non capire molto; tuttavia la particolare mimica e i vestiti tradizionali rendono questo spettacolo un'esperienza curiosa e interessante, che vale la pena fare.

2. Le vie dello shopping: Harajuku, Ginza e Omotesando
Macchina fotografica alla mano, è il quartiere di Harajuku quello che regala le immagini più caratteristiche del Giappone moderno e la possibilità di acquistare articoli all'ultima moda. I fumetti escono dalle pagine dei giornalini e si personificano nei ragazzi Cosplay, vestiti come i personaggi dei loro manga preferiti e sempre ben felici di farsi fotografare da chiunque glielo domandi.

Poco lontano, l'ordine e il lusso di Omotesando, la via dello shopping per eccellenza. Boutique di marchi internazionali si alternano a negozietti più particolari che vendono di tutto, dai vestitini per gli immancabili toy-pet (i minuscoli cani per cui i giapponesi vanno matti) ai pasticcini francesi. La parola d'ordine è lusso anche a Ginza dove si avvicendano le vetrine dei marchi più costosi: Hermès, Prada, Chanel, Tiffany, Louis Vuitton.

Di sera Ginza è il posto ideale per una cenetta a poco prezzo, in uno dei popolari izakawa, i pub giapponesi tradizionali. Solitamente si trovano nascosti sotto le rotaie della metropolitana. E se Ginza si può dire la Fifth Avenue di Tokyo, il vicinissimo contro commerciale Mitsukoshi è l'Harrod's del Giappone. Qui si vende di tutto e in ogni reparto le confezioni coloratissime ammiccano dietro ai banconi. Senza dubbio, il piano più interessante è quello dedicato al cibo. Come la Food Hall di Harrod's a Londra, questo reparto è un turbinìo di prelibatezze, a prezzi più o meno popolari. La presentazione del cibo è fondamentale e la proverbiale cortesia dei giapponesi impone che tutto sia in vendita, ma solo dopo un assaggio e un inchino.

3. Dopo il tramonto: Shibuya e Akihabara
Una delle più famose cartoline di Tokyo è il monumentale incrocio di Shibuya. Decine di semafori, strade e strisce che si incrociano. A colpire il visitatore è, prima di tutto, l'attraversamento pedonale "obliquo": aspettando il proprio turno non si può andare solo in orizzontale o in verticale, ma anche in diagonale. Lo sfondo tipico di Tokyo: grattacieli e palazzi di vetro con schermi luminosi che trasmettono coloratissime pubblicità a tutte le ore. Al calar del sole, il centro si anima non solo di impiegati indaffarati, ma anche del popolo della notte. Anche se non siete appassionati di videogiochi, vale la pena entrare in una delle monumentali sale giochi dove i giapponesi passano il loro tempo distraendosi davanti alle colonnine del pachinko, un incrocio fra un flipper e una slot-machine.

Luci e insegne al neon anche nel quartiere di Akihabara, un tempo mecca dei fotografi che qui trovavano macchine e accessori a prezzi bassissimi. Con l'avvento dell'era digitale, questo quartiere è diventato l'indirizzo giusto per chi è alla ricerca di tecnologia. E se i prezzi non sono tanto dissimili da quelli dei nostri negozi, quello che fa gola agli appassionati sono le chicche non ancora giunte sul mercato europeo. Attenzione, però, a istruzioni e comandi che molto spesso sono solo in giapponese. Fra un centro commerciale e l'altro, ci sono tanti piccoli negozi specializzati nella vendita dei manga, i popolari fumetti giapponesi tra i quali spiccano per diffusione e spregiudicatezza quelli pornografici.

4. Sensoji, la spiritualità fra i grattacieli
Quando si entra nel Sensoji, sembra di abbandonare in un sol colpo il caos della metropoli per immergersi in un'oasi mistica. Eppure questo antico tempio si trova nella frenetica zona operaia di Asakusa. Il nome del portone d'ingresso ha un sapore marziale, "Porta del tuono" (Kaminarimon), come bellicoso è l'aspetto delle due divinità che proteggono l'entrata. Una specie di pozzo ospita centinaia di bastoncini d'incenso offerti dai fedeli alla divinità Kannon, la cui effigie dorata, custodita nel tempio, sarebbe stata trovata, secondo una leggenda, da due pescatori nelle acque del Sumida (il fiume che attraversa Tokyo) nel 628 d.C. Arrivati in cima al tempio, i fedeli gettano una moneta, battono le mani e si inchinano in segno di rispetto. Terminata la visita, l'uscita passa attraverso le bancarelle del Nakamise-dori, una via dello shopping dedicata ai turisti.

5. L'impenetrabile Palazzo Imperiale
Nessuna sala aperta al pubblico o balconi che si affacciano su piazze. La rigida etichetta giapponese impone che il Palazzo Imperiale di Tokyo sia ben nascosto agli occhi dei visitatori indiscreti. Pochi e selezionati gli addetti e gli ospiti che hanno il privilegio di varcarne i cancelli. Ciò che succede a corte rimane nelle mura del palazzo e fuori non si può fare altro che circumnavigare il fossato per ammirarne la maestosità. Tutt'intorno, una fitta vegetazione che fa dimenticare di essere nel centro di una metropoli e, in lontananza, la sagoma della facciata del Palazzo Imperiale, per avere solo una vaga idea della vita dorata che conducono i suoi abitanti.

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi

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