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Fiji, qui il Nuovo Anno arriva prima

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Fiji, qui il Nuovo Anno arriva prima

Foto Tui Tai
Foto Tui Tai

Il primo Capodanno al mondo? Lo si festeggia qui, dove basta un passo per precipitare nel futuro. Superato il cartello di legno che indica il 180° meridiano, piantato nell'isola di Taveuni – arcipelago delle Fiji, Oceano Pacifico –, sembra non succeda nulla. Invece ci si trova nel bel mezzo di un terremoto temporale: è questo l'unico punto della terraferma attraversato dal meridiano, opposto a quello di Greenwich, che segna la Linea Internazionale del Cambio di Data. E, anche se il fuso orario è unificato in tutto l'arcipelago, fa un certo effetto sentirsi in bilico tra l'oggi e il domani. O tra il 2010 e il 2011.

Paradossi temporali a parte, Taveuni è un piccolo paradiso remoto e tranquillo; 42 chilometri per 11 coperti di fitte foreste, laghi e cascate che si arrampicano su una catena di vulcani spenti, tra cui spiccano l'Uluigalau (1240 metri) e il Des Voeux Peak (1160 metri). Ci sono anche, tutto intorno, valli dalla terra fertile e sontuose piantagioni di palme da cocco, ma tra i turisti la terza isola dell'arcipelago delle Fiji è famosa soprattutto per una cosa: le spiagge e la barriera corallina. Qui basta scendere in acqua qualche metro per avvistare i voraci pappagalli che becchettano il corallo, gli affusolati pesci trombetta e i piccoli pesci pagliaccio che sbirciano dagli anemoni, i grossi pesci balestra e i pesci chirurgo dalla livrea colorata.

L'immersione più spettacolare si fa sulla Grande Muraglia Bianca, un tunnel che da nove metri di profondità s'inabissa fino a ventisette, per sbucare davanti a una parete di corallo. Non mancano le escursioni a terra, come la visita al Bouma National Heritage Park, uno spicchio di foresta pluviale punteggiata di grandi cascate, e quella alla laguna del Tasman Strait, sulla costa occidentale, già set di Ritorno alla laguna blu, sequel del celebre Laguna blu.

Un'isola che è una specie di riassunto della bellezza di questa enorme nazione insulare. Le Fiji sono 322 isole, disseminate in 230 mila chilometri quadrati d'oceano a metà tra Australia e Nuova Zelanda. Ognuna con le sue sorprese. Di fronte a Taveuni, separata solo da uno stretto braccio di mare, spunta per esempio Qamea, sparsa di colline e coperta da una foresta tanto fitta da rendere difficoltosi gli spostamenti da un villaggio all'altro. Al largo della costa orientale di Taveuni, l'isoletta di Kioa, unica di tutte le Fiji abitata da polinesiani, offre invece i migliori siti d'immersione dell'arcipelago. A partire dal Rainbow Reef, così detto per l'arcobaleno di colori dei giardini di corallo molle appena sotto la superficie. Sorprese anche per gli appassionati di birdwatching: con un po' di fortuna qui ci si può imbattere nel silktail, piccolo uccello nero in via d'estinzione.

A nord di Kioa, l'isola di Rabi sfoggia alcune delle spiagge più belle delle Fiji, come Albert Cove, morso di sabbia bianca su una baia protetta, dove il mare è tranquillo e basta andare un po' al largo per trovarsi a nuotare insieme ai delfini. Al largo di Rabi, lontano dalle isole maggiori, i sette atolli delle Ringgold chiudono una laguna dove la barriera corallina sfodera i suoi colori più accesi. Qui, a Cobia, si può fare un insolito trekking: l'ascesa al cratere del vulcano spento che domina l'isola; il suo interno si è riempito di acqua di mare, e oggi questa strana laguna d'altura è una specie di palestra per yacht e gommoni.

Il Tui Tai, lussuoso, piccolo yacht di 42 metri, 550 tonnellate di stazza e 12 cabine è un ottimo modo per scoprire in relax il gruppo delle isole fijiane più celebri. Offre eleganti arredi in legno e veranda privata che possono ospitare appena 24 persone. A bordo ci sono anche un centro diving per immersioni guidate per esperti o principianti, e una spa che offre massaggi in cabina o all'aperto; magari su una spiaggia solitaria o sotto una cascata. Da provare i trattamenti a base di prodotti locali come il Taveuni Touch con oli ed essenze ricavati da erbe del Bouma National Heritage Park. La Viram Spa organizza anche corsi di yoga e respirazione sulla sabbia, stretching nella foresta pluviale. E sedute di meditazione sul cratere di un vulcano.

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