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Man Ray, quando l'avanguardia diventa arte

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Man Ray, quando l'avanguardia diventa arte

Man Ray, Noire et blanche, 1926, new print 1980 ca. La modella è Kiki de Montparnasse (Courtesy Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo)
Man Ray, Noire et blanche, 1926, new print 1980 ca. La modella è Kiki de Montparnasse (Courtesy Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo)

Occhi di donna, e piccole perle di vetro come lacrime. Una figura femminile dai fianchi sinuosi come quelli di un violino, con due f sulla schiena quasi fosse lei stessa uno strumento musicale. Sono due degli scatti più famosi di Man Ray esposti al Museo d'Arte di Lugano, che fino al 19 giugno ospita una mostra dedicata all'artista anticonvenzionale per eccellenza.
Oltre 200 opere – in larga parte provenienti dalla Fondazione Marconi di Milano –, che testimoniano la sua straordinaria inventiva: fotografo, pittore, creatore di oggetti e di film sperimentali, Man Ray si muove tra avanguardie e suggestioni del Novecento, accogliendo spunti diversi con una creatività multiforme e sempre anticipatrice.

Nato nel 1890 a Philadelphia da genitori ebrei di origine russa emigrati negli Stati Uniti, Emmanuel Radnitzky (questo il suo vero nome), Man Ray conosce nel 1911 Alfred Stieglitz, anima della Galleria 291 e suo primo importante interlocutore. Il 1921 è l'anno di svolta per l'artista, che si trasferisce a Parigi: qui è Marcel Duchamp – conosciuto a New York - a introdurlo nei circoli dell'élite dadaista. Allo stesso anno risalgono anche i primi rayographs, immagini ottenute senza macchina fotografica impressionando la carta fotosensibile su cui sono proiettate le ombre di oggetti diversi, opachi e trasparenti.

Ma Parigi è importante anche perché è il luogo di incontri e amori con donne celebri e affascinanti, che diventeranno muse e amanti dell'artista: Kiki de Montparnasse, Lee Miller, Nusch Eluard, Juliet Browner. Proprio a loro sono dedicate alcune sezioni della mostra: le opere legate a ogni nome sono accompagnate dai racconti in cui Man Ray stesso rievoca i primi incontri e l'evoluzione del rapporto con la modella, prima professionale, poi appassionatamente amoroso.

L'esposizione – che racconta l'opera, intrecciata indissolubilmente con la vita dell'artista - è suddivisa in quattro sezioni principali: Gli anni della formazione (fino al 1921), che Man Ray trascorse fra New York e Ridgefield nel New Jersey, sede di una vivace colonia di artisti; Il periodo parigino (1921-1940), vissuto con i più grandi artisti del Novecento; Parigi e Hollywood (1940-1951), dedicata agli anni di guerra e dell'immediato dopoguerra; Parigi (1951-1976), gli anni che vedono la definitiva consacrazione.

Completano il percorso alcune opere di alcuni fra i più significativi artisti del XX secolo, come Pablo Picasso, Marcel Duchamp, Jean Arp, Francis Picabia, Méret Oppenheim: indispensabili per comprendere l'humus che ha alimentato la fertile creatività di Man Ray.

INFORMAZIONI
Man Ray. Museo d'Arte. Villa Malpensata, Riva Caccia 5, Lugano. Fino al 19 giugno. Info e prenotazioni: tel. 0041 (0)58 866 7214 E-mail: info.mda@lugano.ch.
Orario: martedì-domenica 10.00 - 18.00, venerdì 10.00 - 21.00, lunedì chiuso.
Visite guidate per singoli visitatori: ogni domenica alle 15.00; venerdì 1 aprile, 6 maggio e 3 giugno alle 18.00; sabato 14 maggio alle 20.00 e alle 22.00; domenica 15 maggio alle 11.00 e alle 15.00.
BigliettI: singolo intero CHF 12.00 = EUR 9.25, ridotto CHF 8.00 = EUR 6.17. Intero + visita guidata CHF 17.00 = EUR 13.07, ridotto + visita guidata CHF 13.00 = EUR 10.
Chi decide di raggiungere la mostra in treno, può avere un biglietto combinato (treno + entrata) con uno sconto del 20% richiedendolo alla propria stazione di partenza o telefonando al Rail Service allo 0900 300 300.

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