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Monferrato, primavera da gourmet

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Weekend

Monferrato, primavera da gourmet

Il castello di Camino (foto Optikat / Alamy)
Il castello di Camino (foto Optikat / Alamy)

Ultimi pranzi e cene sostanziosi prima dell'arrivo del caldo estivo. A dire il vero, da queste parti, nel Monferrato, non si smette mai di affrontare pasti luculliani. In qualsiasi periodo dell'anno, infatti, si possono gustare fritti misti, bolliti, stufati e brasati: magari su prenotazione, ma sono specialità che non mancano quasi mai nei menu dei ristoranti della zona. Certo, bisogna essere allenati. Per questo, forse, è meglio cominciare ora, quando ancora le temperature non sono alle stelle. Anche perché è quasi vietato assaporare questo tipo di pasti senza accompagnarli con bicchieri di Barbera, Grignolino, Ruché o Freisa (specialità autoctone) e di certo anche questo particolare rende tutto più piacevole se all'esterno poi c'è un sole che ancora non stordisce. Quindi, fermate per un weekend le diete e i buoni propositi, ecco qualche consiglio su dove andare a mangiare le specialità monferrine.

MISSIONE BOLLITO
A vederlo dal fuori, probabilmente quasi a nessuno verrebbe voglia di entrarci. Sempre che si riesca a scorgere l'entrata. Perché il Ristorante La Grotta, fondato negli anni '50 dallo chef Giovanni Fasciola, si trova dietro a un benzinaio, appena usciti dal casello di Asti Ovest (sulla Torino-Piacenza). Gli interni, da poco restaurati, sono ancora quelli originali dei tempi dell'apertura. Ma, una volta superato lo scoglio estetico, seduti a tavola, non si rimpiangerà certo di averci provato, perché il carrello dei sette bolliti, accompagnati dalle tipiche salse, verde, rossa e mostarda, che c'è qui è considerato tra i più buoni del Monferrato. Di solito questa specialità è sempre presente, ma per sicurezza conviene chiedere al momento della prenotazione.

FRITTO SÌ, MA ALLA PIEMONTESE
Solo su prenotazione, se ne può provare uno veramente buono al Ristorante Del Casot, a Castell'Alfero. Il locale, un tempo ritrovo di camionisti sulla statale che da Asti porta a Casale, si è negli anni raffinato e trasferito in frazione Serra Perno, dove è gestito dalla stessa famiglia. In cucina, il figlio prepara piatti con prodotti di stagione e di zona eccellenti: come gli agnolotti dal plin al sugo di stinco, presentati all'interno di un cestino fatto con il parmigiano, o l'antipasto con le tre carni crude (filettino appena scottato, vitello tonnato e carne cruda battuta al coltello), o i tagliolini quaranta tuorli, fatti a mano, al burro fuso e tartufo bianco. A fine pasto, vale certamente un po' d'attesa il tortino caldo al gianduia preparato sul momento, magari accompagnato da una delle grappe consigliate dal proprietario.

DAI FRICIULIN ALLA TARTE TATIN
Particolare, invece, la cucina del Ristorante Ruché, a Castagnole Monferrato, che, tra i piccoli friciulin di tarassaco e prime erbe di campo (tipicamente monferrini) avvolti nel lardo di Arnad e gli agnolotti quadri al ristretto di brasato al Ruché, propone anche piatti di mare, ovviamente in base a stagione e acquisti giornalieri, come gli ottimi spaghetti ai ricci. Il vino d'obbligo qui è il Ruché, appunto, di cui ci sono molte etichette diverse: buonissima e particolare quella firmata Massimo Marengo, tagliata con uve barbera e quindi per nulla tannica. Per chiudere, uno sguardo alla lista dei dolci, preparati il giorno stesso. Da provare, la tarte tatin con gelato e fragole, la torta di nocciole Piemonte, impastata senza burro, olio o farina, e lo zabaione, delicatissimo. Meritano una nota la proprietaria e il locale. La sensazione è di essere accuditi durante tutto il pranzo, grazie alla sua gentilezza quasi d'altri tempi e alla passione che mettono lei e il marito (in cucina) per il loro lavoro. Una passione che si rispecchia nel modo che ha di raccontare i piatti e nella cura con cui questo locale è tenuto: cosparso di suppellettili eleganti e originali, raccolte dalla proprietaria in giro per il mondo. Ora, per la primavera, spuntano qua e là folletti, paperelle e margherite, acquistati in Provenza. Mentre, durante il carnevale, c'erano maschere di Venezia come centrotavola.

A PRANZO NELLA CITTÀ PIÙ PICCOLA D'ITALIA
Più semplice, ma non meno di qualità, la cucina del La Bella Rosin. Il ristorante prende il nome da quella che fu amante e poi moglie segreta di Vittorio Emanuele II, che a sua volta dà il nome alla piazzetta su cui si affaccia, e si trova a Moncalvo, la città più piccola d'Italia. Tra mattoni a vista, pavimenti in cotto, archi e tavoli di legno, i piatti sono accompagnati da più di 600 etichette, scelte personalmente dal proprietario. Ottimi, tra gli antipasti, lo sformato di porri di Cervere con fonduta di Montebore o il vitello tonnato all'antica maniera; tra i primi, si consigliano gli gnocchetti mantecati al Castelmagno. Per gli estimatori, poi, è immancabile il carrello dei formaggi, su cui farsi consigliare dal proprietario. Conviene comunque chiedere anche i fuori menu, perché in base alla stagione ci sono sempre gustose sorprese.

L'ALTA TRADIZIONE PIEMONTESE
Da oltre 50 anni punto di riferimento dell'alta cucina piemontese, infine, è il ristorante Guido da Costigliole. Oggi è gestito da Andrea Alciati, figlio del fondatore Guido, che lo conduce con Monica Magnini e con il giovane chef Luca Zecchin. I piatti sono quelli della tradizione piemontese, rivisitati in chiave contemporanea: come, tra gli antipasti, crudo di fassone e uovo con tartufo; tra i primi, gli agnolotti di Lidia e gli gnocchi di semola con salsiccia e Bra duro; tra i secondi, capretto da latte al forno e selezione di formaggi piemontesi. Sono proposti anche menu degustazione, accompagnati dai bicchieri di vino che meglio si adattano a ogni portata. Dal 2002 Guido si è trasferito all'interno del Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (in provincia di Cuneo, quindi già nelle Langhe), nelle antiche cantine dei monaci.

PER UN WEEKEND DI RELAX
Le colline del Monferrato sono molto vicine da raggiungere da città come Torino, Milano e Genova (la distanza massima è di un'ora e mezza). Per questo è possibile farci un salto anche solo per un pranzo d'eccezione. In realtà, però, questa zona del Piemonte, meno battuta e conosciuta delle Langhe, ma altrettanto bella e gustosa, val bene un weekend. Ecco allora qualche consiglio sui luoghi più suggestivi in cui fermarsi a dormire.

A pochi passi da Moncalvo, a Grazzano, si trova il b&b Cascina Rosa, dove rilassarsi a bordo piscina, con lo sguardo che si perde sulle colline circostanti, oppure sdraiati sulle amache appese sugli alberi e sparse per il giardino. Bellissime, rustiche ed eleganti le stanze (la più romantica ha una parete in vetro che domina tutto il Monferrato) e ottima la colazione, con torte fatte in casa tutti i giorni.

Non distante, a Penango, si trova invece il Relais Il Borgo, gestito da Beppe Firato, proprietario un tempo del ristorante da Beppe, per il quale la moglie, in cucina, aveva ottenuto una stella Michelin. Lasciato il ristorante, hanno deciso di sistemare alcune case contadine affacciate su un bel cortile per realizzare un relais di charme. All'esterno, una piscina, un giardino fiorito e una vista mozzafiato; all'interno, camere accoglienti, arredate con mobili d'epoca e stoffe pregiate e corredate con biancheria di lino. Il ristorante, seguito sempre dalla moglie, è riservato agli ospiti e propone menu degustazione fatti di piatti preparati con verdure dell'orto, carne, uova, pollame e conigli dei contadini di Cioccaro e tartufi di Moncalvo.

Per chi sceglie il ristorante Guido da Costigliole, invece, si consiglia di sostare nel relais in cui si trova, il San Maurizio Luxury SPA Resort. Un tempo monastero cistercense, poi residenza nobiliare, ha più di mille metri quadri dedicati a La Via del Sale Medical & Beauty SPA, un centro di Medicina del Benessere e trattamenti estetici, specializzato nella balneo-talassoterapia, una nuova cura naturale derivante dalla talassoterapia. L'acqua utilizzata è quella del luogo, grazie al pozzo dell'antico monastero, sgorga da una roccia e crea diverse vasche terapeutiche, tra le quali anche La Grotta del Sale in cui immergersi.

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi

Monferrato, primavera da gourmet. Tutte le informazioni

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