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Cordova e Granada, perle andaluse

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Cordova e Granada, perle andaluse

Veduta dell'Alhambra, Granada (foto Mike Kipling Photography / Alamy)
Veduta dell'Alhambra, Granada (foto Mike Kipling Photography / Alamy)

Un'auto a noleggio e, partendo da Almería, in poche ore si possono raggiungere due perle andaluse: Granada e Cordova. La prima dista 160 km e si identifica nell'Alhambra, il più vivo ricordo della dominazione araba in Europa. Costruita in tempo di pace da ebrei e musulmani nell'XI secolo, fu in parte distrutta e la moschea sostituita da una chiesa. Austera, ricca di decorazioni in stile arabo di una bellezza sconvolgente, l'Alhambra porta i più di 6000 visitatori giornalieri al tempo dei Mori, che ebbero in Granada il loro ultimo avamposto in Europa. La Fortezza sorge nel punto più alto della città, ma se si vuole uno scorcio più originale conviene salire al Mirador de la Cruz de la Rauda. Si evitano i turisti che affollano il Mirador de San Nicolás e si gode di una veduta spettacolare, che abbraccia sia l'Alhambra sia il centro della città, con la Cattedrale. L'ideale è girare senza meta, sino a perdersi nelle stradine dell'Albayzín, l'antico quartiere arabo, con le sue piazzette asimmetriche, le case candide, i giardini nascosti traboccanti di palme e aranci. Per rinfrescarsi si può bere dalla miriade di fontane: si scoprirà così che in ciascuna l'acqua ha un sapore diverso. Gli amanti di García Lorca non possono ripartire senza essersi inerpicati sino all'eremo di San Miguel el Alto, fuori città, nel Sacromonte (tappa obbligata anche per i cultori del flamenco), e recitare l'omonima poesia davanti alla statua dell'arcangelo. Cordova dista da Almería 360 km, 4 ore di macchina, e impone una notte in loco (N.H. Amistad, pl.Maimónides 3, tel. 0034.957420335) anche perché l'oggetto del desiderio sono le visite notturne alla Moschea-Cattedrale che l'arcivescovado ha inaugurato qualche mese fa: 5 volte a settimana, a numero chiuso, si segue un percorso di suoni e luci che trasuda storia e fascino. Dopo aver visitato l'Alcazar, il palazzo fortificato dei sovrani cristiani, e aver passeggiato sull'imponente ponte romano che cavalca il Guadalquivir, l'ideale è perdersi nella Judería. L'antico quartiere ebraico oggi è un labirinto di vicoli e ospita lo Zoco (un tempo suk): negozietti di artigianato specializzati nella lavorazione di argento e cuoio. Per la notte, tassativa una incursione al Tablao Cardenal(Torrijos 10, tel. 0034.957483320) per gustare un flamenco tra i più originali.

15 giugno 2011

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