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Malta, in barca nelle grotte di Calipso

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Malta, in barca nelle grotte di Calipso

La Laguna Blu a Comino, un'isola dell'arcipelago maltese (foto Prisma Bildagentur AG / Alamy)
La Laguna Blu a Comino, un'isola dell'arcipelago maltese (foto Prisma Bildagentur AG / Alamy)

Quando tira il vento, Ramla Bay, spiaggia sulla costa nordorientale dell'isola di Gozo, nell'arcipelago di Malta, si trasforma in una pista. Sul bagnasciuga scivolano veloci le tavole montate su piccole ruote del windsurf a rotelle, ultima passione dei giovani surfer. Che hanno fatto di questo lido una grande palestra per tutti i tipi di sport d'acqua, dalla vela al kayak di mare, dal nuoto alle immersioni, dallo spericolato jet ski alle tranquille escursioni in pedalò. In mezzo all'arenile, in cima a un massiccio piedistallo piantato davanti alle onde, una statua bianca dal viso dolce mangiato dalla salsedine li guarda fare: è la Vergine con il bambino, messa lì a ricordare uno dei tanti naufragi di questo mare, datato 1881. Oggi, la Madonna è diventata il simbolo di Ramla Bay: un mare di sabbia color corallo tra due promontori rocciosi e abbracciato dalle dune coperte di tamerici. Davanti, il turchese intenso delle onde.

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LA NINFA E I GIGANTI
Ramla l-Hamra (letteralmente "la spiaggia dalla sabbia rossa") di naufraghi celebri ne vanta almeno uno, Ulisse. Secondo la leggenda, Gozo è l'omerica isola di Ogigia, ed è qui che l'eroe di Itaca si fermò per sette lunghi anni, stregato dall'amore per la ninfa Calipso. Il primo incontro tra i due amanti avvenne in una grotta in riva al mare, la stessa che domina dall'alto la baia di Ramla, sul promontorio occidentale di Xaghra. L'antro, buio (meglio portarsi una torcia) e un po' angusto, è piuttosto deludente, ma la vista che si gode davanti al suo ingresso spazia su tutta la baia.

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Appena fuori dal villaggio di Xaghra, si trova uno dei più spettacolari monumenti dell'arcipelago di Malta, i templi megalitici di Ggantija (gigante in maltese), che risalgono al 3600 a.C. e che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Due grandi complessi circondati da un massiccio muro di confine che racchiude megaliti di oltre cinque metri di lunghezza e cinquanta tonnellate di peso. Costruiti con blocchi grezzi di calcare corallino, i templi hanno ciascuno cinque absidi e per secoli si ritenne fossero opera di preistorici giganti. Dopo la visita alle rovine, sosta gourmet al Ta' Frenc Restaurant, dove lo chef Mario Schembri prepara un'ottima aljotta (tradizionale zuppa di pesce). E non mancano piatti estrosi come la fish cake, pasticcio di pesce e granchio con sorbetto di chili e limone, Bloody Mary, paté di fave e aglio, e il Pastizzi, pasta sfoglia con ricotta e purea di piselli.

PER GLI AMANTI DEL SUB
Ritornando sulla costa, dall'altro lato, sul versante sud dell'isola di Gozo, si allarga l'insenatura di Mgarr-ix-Xini, indicata da una torre d'avvistamento che ne sovrasta l'ingresso. Un posto dove il mare, che qui ha il colore dello smeraldo, s'insinua nella costa formando un piccolo fiordo, che è uno degli spot preferiti dai sub meno esperti: qui non è necessario scendere troppo in profondità per ammirare pesci e fondali. Gozo è un piccolo paradiso per gli appassionati di immersioni, che hanno a disposizione più di dieci centri diving e una ventina di spot adatti a tutti. Tra i più popolari, la Grotta del Corallo, un antro roccioso che si apre a ventidue metri di profondità, e la baia di Dwejra. All'imboccatura, una roccia a forma di fungo nasconde la Finestra Azzurra, un imponente arco naturale scavato dal mare, magnifico al tramonto quando la roccia assume tutte le sfumature del viola. Qui, con maschera e bombole, si può attraversare un cunicolo di 35 metri che collega il mare con il Pozzo del Beduino, dall'acqua blu cobalto.

IL SAPORE DELLA TRADIZIONE
A Gozo non ci si ferma nemmeno quando i piedi tornano a terra. Diversi sentieri tagliano tutta l'isola e, scarponcini da trekking ai piedi, si possono raggiungere baie nascoste e vallate dove la natura è ancora incontaminata: come la valle di San Blas a Ta' Dbiegi, vicino al paese di San Lawrenz; il percorso che si spinge fino al solitario faro di Ta' Gordan; la strada che raggiunge la località di Ta' Cenc, un'alta e bianca scogliera che corre per centinaia di metri e si ficca dritta in mare. Di sera ci si può regalare una romantica passeggiata sul lungomare di Xlendi e una cena da Churchill, una piccola osteria proprio in fondo alla banchina dove ordinare la classica zuppa di pesce.

Più mondana l'atmosfera a Marsalforn, sulla costa nordest, dove il porticciolo è una sequenza di ristorantini e bar che di sera si riempiono di vacanzieri e velisti. Per una scorpacciata di pesce l'indirizzo giusto è Arzella, dove il menu è tutto a base di mare e il proprietario intrattiene i clienti cantando dal vivo pezzi tradizionali dell'isola. Piatti più creativi al ristorante Tmun di Victoria, la piccola capitale di Gozo: pareti dai colori accesi, bancone-bar in acciaio e poltroncine in cuoio scuro nella parte adibita a pub, eleganti sedie rivestite di pelle bianca e tovaglie blu acceso nell'area ristorante. Da assaggiare, il petto d'anatra affumicato con piselli dolci, il filetto di salmone impanato accompagnato da un cake di risotto nero e granchi con salsa di ananas, pepe e mango. Victoria si gira a piedi: la sua Cittadella, il centro storico e piazza It-Tokk, che ospita un animato mercato, custodiscono alcuni bei monumenti. Come la Cattedrale, dove un affresco del Settecento procura un curioso effetto ottico: visto da una certa distanza crea l'illusione di vedere una cupola in realtà inesistente. O come la Basilica di San Giorgio, le antiche prigioni e tre interessanti musei: l'Archeologico, il Museo Nazionale delle Scienze e il Museo del Folklore.

LAVORI IN CORSO A LA VALLETTA
Dopo un tuffo nel passato dell'arcipelago, vale la pena spostarsi nella vicina isola di Malta e dare un'occhiata al futuro. A La Valletta è in corso un'opera di riqualificazione che cambierà il volto della capitale. Il progetto, firmato da Renzo Piano (dovrebbe esser finito nel 2013), prevede la trasformazione della Royal Opera House (che diventerà un centro culturale con annesso museo), la realizzazione del Nuovo Parlamento e della City Gate, il ponte d'ingresso alla città. Aperta anche quando non ci sono eventi in programma, la Royal sarà una sorta di grande teatro all'aria aperta, con panchine, gradinate e una splendida vista sulla città vecchia. Il nuovo Parlamento, invece, sarà rigorosamente eco-sostenibile: un complesso sistema di pompe dovrebbe riuscire a sfruttare la temperatura costante delle pietre sottostanti l'edificio per produrre tutta l'energia necessaria a riscaldarlo. Il City Gate, infine, ricalcherà la forma che il ponte aveva nel Seicento, quando fu progettato.

1 agosto 2011, aggiornato il 20 giugno 2012

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