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Estate in montagna: i sentieri delle fiabe

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Idee & Luoghi

Estate in montagna: i sentieri delle fiabe

«Quanto manca?» è la classica domanda che ogni genitore si è sentito rivolgere almeno una volta viaggiando con i figli. Soprattutto quando si tratta di un tragitto da percorrere a piedi. Ma, si sa, il mal di gambe, la stanchezza e il caldo si fanno sentire meno quando ci si diverte. Ecco perché molti sentieri di montagna si sono attrezzati, trasformandosi in parchi divertimento en plein air per i piccoli cittadini poco abituati a trascorrere qualche ora immersi nella natura.

C'ERA UNA VOLTA L'ENGADINA
Nella Val Bever, appena fuori dal centro abitato di St. Moritz, le donne dell'Engadina hanno deciso di dare una mano alle turiste con prole scrivendo delle fiabe da leggere ai baby escursionisti. La via delle fiabe, che si snoda lungo il lato sinistro della valle, sale da 1710 a 1815 metri con sei «stazioni» fissate, ognuna delle quali segnalata da una scultura di un artista locale e da un grosso libro di legno (in cinque lingue) da sfogliare. Una passeggiata di un'ora per scoprire le avventure dell'Orso e la Volpe, gli incantesimi della Fata Mirta, il segreto della Città nella foresta. E come souvenir si può portare a casa la raccolta delle storie lette durante il percorso (il volumetto è acquistabile nelle librerie della zona). Per informazioni: Bever Tourist Information (Bever, tel. 0041.818524945, e-mail: bever@estm.ch).

TICINO, UNA CAPRETTA COME GUIDA ALPINA
Sempre in Svizzera, ma nei pressi di Lugano, gli anziani cantastorie del Canton Ticino incanteranno i più piccoli con le leggende delle Alpi, raccolte dai giovani della zona in un opuscolo disponibile in tutti gli uffici di Lugano Turismo. Si parte da Origlio, dove sorge un laghetto creato migliaia di anni fa dal ghiacciaio del fiume Adda, e si prosegue lungo un cammino circolare di 11 chilometri che attraversa la regione della Capriasca. Ci vogliono circa quattro ore per percorrerlo tutto a piedi, ma il sentiero è agevole anche per le mountain bike. Non temete di perdervi: i cartelli con disegnata una simpatica capretta vi indicheranno la via attraverso Ponte Capriasca (fate una sosta alla chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio per ammirare l'affresco dell'Ultima Cena, copia del tredicesimo secolo di quello vinciano), Sala Capriasca (con la fontana votiva di Santa Lucia e la cappella quattrocentesca all'interno dell'Oratorio di Santa Liberata), la frazione di Bigorio e il misterioso villaggio abbandonato di Redde.

Per chi trascorre un intero weekend nel cantonTicino, la scoperta della Natura continua con il Sentiero dei Sensi: un itinerario di due chilometri con soste guidate per annusare i fiori, assaggiare le bacche (facendo attenzione a evitare quelle velenose), toccare le cortecce degli alberi, riconoscere gli uccelli dal canto. E naturalmente rifarsi gli occhi con il verde di queste valli prima di tornare in città.

IN ALTA PUSTERIA LE MUCCHE TI FANNO CIAO
Gli avventurieri più pigri possono scoprire le fiabe dell'Alta Pusteria lungo un sentiero tutto in discesa: è il magico itinerario delle fiabe, che parte dalla vetta del Monte Elmo (da raggiungere con la funivia che parte da Sesto o in l'ovovia da Versciaco) e si snoda nel bosco tra folletti, gnomi e altre creature fantastiche da scoprire camminando con la fantasia. A 1830 metri di altitudine, c'è persino la baita del cacciatore, a voi scoprire se si tratti di quello che salvò Cappuccetto Rosso dal lupo…

E per chi ancora pensa che le mucche siano viola e producano direttamente cioccolata, c'è il sentiero tematico Il Miglio del Latte (percorribile anche con i passeggini): dieci tappe divertenti che dal parco giochi Moosa Waldile portano fino al caseificio di Sesto. Si scoprono le diverse razze di bovini e si imparano addirittura a mungere, per poi scoprire come si fanno burro e formaggio. Per informazioni e per scoprire tutte le altre attività per bambini nella regione: Consorzio Turistico Alta Pusteria, via Dolomiti 29, Dobbiaco, tel. 0474.913156, e-mail: info@altapusteria.info).

SLOVENIA, EROI DEI BOSCHI E FORESTE STREGATE
È la terra del pastorello Gregec, dei gatti stregati del ponte Pozganc, del tesoro del monte Grancisce. Sui prati del parco nazionale del Triglav, in Slovenia, oltre ai lillà fioriscono le fiabe. Quelle dello scrittore Mirko Kuncic, tanto per cominciare, che prendono vita lungo i sentieri delle fiabe del Triglav: sette novelle da raccontare ai bimbi passeggiando tra Dovje e Mojstrana, villaggi di montagna nei pressi di Kranjska Gora, sul confine del Paese con l'Italia e l'Austria. L'opuscolo con le storie e le indicazioni per l'escursione è disponibile all'ufficio del turismo (Ticarjeva ul. 2, Kranjska Gora, tel. 00386.45809440, e-mail: info@kranjska-gora.eu).

Stanchi dei soliti principi e cavalieri? Il pastorello Kekec attende i bambini dai tre ai dieci anni nella sua baita, raggiungibile in due ore di camminata da Kranjska Gora, per offrire loro latte e polenta di grano saraceno e raccontare come sconfisse il malvagio Bedanec. Infine i più piccoli possono divertirsi a dare la caccia agli gnomi di Gozd Martuljek e Jasenje: basta aggirarsi per un paio d'ore nei boschi, osservando attentamente e ascoltando i suoni della natura, le guide locali vi introdurranno nel loro magico mondo.

IL PRINCIPE AZZURRO PARLA TEDESCO
La Germania è la patria di alcune delle fiabe più famose, dal Gatto con gli Stivali a Cenerentola. Merito dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm che trasformarono le leggende popolari del loro Paese in capolavori amati dai bambini di tutti i continenti. Per rivivere le atmosfere dei loro racconti si parte da Hanau, la cittadina sul Meno che ha dato i natali ai due scrittori, e ci si sposta verso nord passando per Steinau an der Straße, è famoso il suo teatro delle marionette, e per il Knüll's Wildlife Park, un'area protetta dove si possono avvistare i terribili lupi di Cappuccetto Rosso. Nell'antica cittadina di Bad Wildungen c'è il castello che ispirò la fiaba di Biancaneve e i Sette Nani, mentre a Sababurg sorge quello della Bella Addormentata e a Trendelburg spicca la torre da cui Raperonzolo calava la sua bionda treccia. Il viaggio continua fino ad Hameln, dove ancora risuona l'ipnotizzante melodia del pifferaio magico, e a Brema, patria dei mitici musicanti. In tutto 600 chilometri disseminati di paesaggi romantici (da ammirare percorrendo i numerosi percorsi ciclabili) e villaggi medievali. Per organizzare il vostro tour visitate il sito ufficiale della Deutsche Märchenstraße, la Strada delle Fiabe.

27 luglio 2011

Vacanze al buio, sotto le stelle

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