Occhi spalancati all'inaugurazione di Karakuri, mostra torinese sulle bambole rituali giapponesi. Si parlava delle marionette che animano le feste scintoiste, del concetto di vita artificiale nel Sol Levante, della lavorazione del legno e di molle da orologio. Temi non molto coinvolgenti per i bambini presenti.
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Poi Tamaya Shobei, nono "maestro" di una dinastia di "giocattolai", tira fuori da una scatola intarsiata un mini-arciere in kimono. Due giri di chiavetta e la bambolina sfila la freccia da una faretra, la incocca nel piccolo arco, prende la mira. E centra un bersaglio di due centimetri a un metro di distanza. Poi, maestro Shobei spoglia e smembra il giocattolo (di metà XIX secolo), e mostra come sia fatto solo di rotelle di legno, un nastro metallico e stecchini di bambù. Non ci credete? Abbiamo il video!
I modelli in mostra, nei sotterranei in penombra del secentesco Palazzo Barolo (con una sezione anche al Museo d'arte orientale di via San Domenico), sono una ventina. Si possono osservare, ma anche toccare e far muovere, bambole robot del XVII o XVIII secolo che salgono le scale, servono il tè, suonano l'armonica e si mutano in cornacchie. Si possono vedere i loro meccanismi e gli antichi progetti.
Interessante anche l'idea di legare quest'arte alla moderna robotica. Se il Giappone domina nel campo degli automi e delle miniaturizzazione, spiega il catalogo della mostra Edizioni Yoshin Ryu, 34 euro), è merito delle tecniche sviluppate per questi preziosissimi giochi (occorre un anno per realizzarne uno). Da qui nasce l'ossessione nipponica per gli automi, da Ufo Robot, Mazinga e Astroboy in poi. Così in mostra c'è un video con i robot più famosi del cinema e dei cartoon, ma anche un paio di Wakamaru, robot-maggiordomo-baby sitter-badante Mitsubishi che presto sarà una figura abituale nelle case giapponesi. E nelle nostre (eccolo qui). E c'è il sosia di C1p8 di Star Wars ideato nel Politecnico di Torino, che vedremo presto volantinare in città. Bambole e robot vengono a turno tirati fuori dalle teche e animati per i visitatori. Occhio al calendario.
Info: Karakuri Bambole dal Giappone, Palazzo Barolo via Corte d'Appello 20/C – Torino, www.bambolegiappone.it, tel. 800911549
Quando: Dal 5 novembre al 18 dicembre.
Orari: da lunedì a venerdì: dalle 15.00 alle 20.00 (la biglietteria chiude alle ore 19.30). Sabato e domenica: dalle 10.00 alle 20.00. Giorno di chiusura: martedì.
Biglietto: 7 euro. Riduzioni per scolaresche, over 65 e under 14 (accompagnati), disabili, chi visita la mostra per la seconda volta. Il biglietto "Aperi-cena", per gruppi di minimo 10 persone su prenotazione, alle ore 20.00, comprende visita guidata alla mostra con animazione delle bambole e "aperi-cena".
Eventi: Robot, mostra animata e aperture straordinarie: tutti gli eventi in programma si trovano sul sito della manifestazione.
11 novembre 2011
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