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Rifugi gourmet, la buona cucina di montagna

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Weekend

Rifugi gourmet, la buona cucina di montagna

Insalata di funghi e fiori della Malga Gostner
Insalata di funghi e fiori della Malga Gostner

Non solo baite a bordo pista. I rifugi di gusto si trovano anche ad altezze (più) ridotte.

COCCOLE AL PALATO TRA VENETO E ALTO ADIGE
Se il benessere deriva dalla pace dei sensi, gusto compreso, al Cristallo Hotel Spa & Golf di Cortina d'Ampezzo ci sono tutti i presupposti per raggiungerla. La meraviglia delle Tofane riempie gli occhi mentre gusto e olfatto scoprono le delizie raffinate del ristorante gourmet Il Gazebo. Il pluripremiato chef Marco Badalucci sa stupire ogni palato, mentre lo stesso spazio del ristorante, un palcoscenico vetrato dal grande impatto scenografico, lascia spaziare la vista sul panorama inconfondibile delle Dolomiti ampezzane. La Veranda del Cristallo, altro ristorante dell'hotel, confonde ed esalta i tradizionali sapori regionali. In programma, fino a marzo, c'è Saporitaliani, una rassegna di cene per scoprire sapori campani, sardi, pugliesi e toscani e non solo.
Per i gourmet in cerca di "coccole domestiche", La Stube 1872 del Cristallo Hotel è pronta ad avvolgervi con il calore del legno antico impiegato nell'arredamento e con la stufa di maiolica in perfetto stile ampezzano. Una selezioni di vini veneti, ça va sans dire, accompagna ricette e profumi della tradizione gastronomica locale.

A qualche vallata di distanza, brilla la stella Michelin de La Stüa de Michil, uno dei ristoranti dell'Hotel La Perla, a Corvara, dove un tocco di nostalgia e di fascino fa rivivere l'epoca delle antiche stuben. Le origini ascolane dello chef Arturo Spicocchi si fondono con l'essenza ladina dell'Alta Badia. Avvolti dal calore della Stube, si può gustare la sella di camoscio in crosta di pan di spezie, con crema di pastinaca e cavolo romanesco, mentre si torna bambini assaggiando, tra i dessert, il pan perduto al cumino. Un viaggio nel gusto, dopo essere scesi con gli sci dalla pista del Col Alt e averli tolti giusto di fronte all'ingresso dell'albergo. L'hotel La Perla è lì, a due passi dalla pista, incastonato in un romantico angolo di Corvara. Gli ospiti dell'albergo possono scoprire le sei piccole stube che formano il ristorante interno Le Stües, un rifugio intimo e avvolgente per rilassarsi in tranquillità. Chi non rinuncia alla compagnia saprà apprezzare L'Murin, Ostaria casua dove la griglia è sempre calda. Alla sera, L'Murin Après Ski e il Piano Bar riscaldano l'anima e la gola, mentre per gli ospiti dell'hotel e de La Stüa de Michil si aprono per una visita esclusiva le porte del Mahatma Wine, la cantina dell'albergo che custodisce annate pregiate di Sassicaia e Chateau D'Yquem, di Champagne e Romaneè-Conti. La carta dei vini conta 67 pagine. Fate vobis.

PROFUMO DI VAL D'AOSTA
All'altro capo delle Alpi, soddisfano i palati dei gourmet più esigenti i ristoranti La Clusaz, a Gignod, lungo la valle del Gran San Bernardo, e quello dell'hotel Mont Blanc, a La Salle, a pochi chilometri dalle piste di Courmayeur.
Alla Locanda ristorante La Clusaz si sfidano due menu. Dalla lista tradizionale potreste assaggiare un tortino di castagne con pancetta, lardo e burro alla senape oppure uno stinco di maialino da latte a cottura confit con polenta mantecata. Ma nel menu stagionale c'è spazio per un risotto allo stracotto di piedino di vitello con acidità di mele e lime oppure per un salmone pôché in guazzetto di vongole, sale affumicato, lime candito. L'acqua, gassata o naturale, è sempre di sorgente. Gli archivi della locanda raccontano che La Clusaz era punto di sosta e ristoro per i viandanti che affrontavano la traversata del Gran San Bernardo già nel 1140. La famiglia Grange, proprietaria dal 1925, ne mantiene ancora oggi intatto lo spirito di ospitalità.

Nel ristorante La Cassolette, all'interno dell'Hotel Mont Blanc, lo chef Fabio Barbaglini trasforma sapori stagionali locali in piatti raffinati. Tra un fois gras d'anatra alle spezie dolci, purea di fichi e china e un filetto di capriolo cotto al rosa con purea di sedano rapa in salsa civet, la cena non rischia certo di essere noiosa. Per i golosi, nel menu c'è la zucca confit alla vaniglia di Tahiti con yogurt e zuppetta all'arancia. Per gli amanti del relax l'albergo propone anche la Spa "La mine du Bien-être". Così l'hotel si trasforma in un'elegante oasi nella neve, dove ritrovare le forze e ritemprare lo spirito.

15 dicembre 2011

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