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3 Vallées, tutti i piaceri del grande sci francese

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Weekend

3 Vallées, tutti i piaceri del grande sci francese

Les Menuires (foto Alamy)
Les Menuires (foto Alamy)

Esci dalla stanza e vai, sci ai piedi. Per spazi sconfinati senza auto o skibus. C'è poco da dire: l'esperienza ski total l'hanno inventata i francesi. Con le loro megalopoli sulla neve, ora gradevoli ora bruttine (ma tanto comode!), "calate dal cielo" sulla montagna per far vivere democraticamente a tutti i piaceri del grande sci. Le leggendarie 3 Vallées sono l'emblema della grandeur sciistica: un immenso playground bianco nato negli Anni 60, esploso nei 70-80, consacrato con le Olimpiadi di Albertville del 1992 ma in continua evoluzione.

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Sono 600 chilometri di piste su 40 mila ettari, di cui l'85 per cento oltre i 1800 metri di quota, il 48 per cento rosse e nere, con 10 montagne sopra i 2500 accessibili con gli impianti…
Courchevel, La Tania e Méribel-Mottaret, Brides les Bains, Les Menuires e Saint-Martin-de-Belleville e Val Thorens, Orelle sono i suoi poli, collegati a formare il più grande comprensorio sci ai piedi al mondo. Lì, tra impianti e piste a perdita d'occhio, spuntano piccoli villaggi di residence nati dal nulla. Ognuno con la sua specificità e il suo target.

TRA PAESINI ALPESTRI E MOVIDA MONTANA
Courchevel 1850 è superchic (ma con le sue "varianti" inferiori alle diverse quote: 1300, 1550, 1650), Méribel, con i suoi "chalettoni" in legno tra i boschi amati dagli inglesi, la meno "artificiale". Les Menuires, l'unica con un vero paesino alpestre ai suoi piedi, Saint-Martin-de-Belleville, la più popolare. E Val Thorens, con i suoi 2300 metri la stazione invernale più alta d'Europa, è ideale per le nuove tribù di supersportivi adulti (anche con i bambini). Un universo da pochi anni più vicino all'Italia, grazie alla possibilità di connettersi alle piste di Val Thorens (e di tutte le 3 Vallées) partendo da Orelle, a 900 metri nella Maurienne, non lontano da Modane e dal traforo del Fréjus (evitando altri 100 km in auto). Su questo versante inaugurano ora ben 10 chilometri di piste, servite dal nuovo funitel per il Col du Bouchet: a 3003 metri ci sono le piste Les Asters e Le Cochard; dall'altra parte, in zona Plein Sud, la rossa Triton. E tra i nuovi impianti spicca la telecabina Saulire Express, a Méribel.

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A "Val Tho" il divertimento sulla neve tocca l'apice. Qui il 70 per cento degli ospiti sono del Nordeuropa, che sciamano quassù per lo sci, la movida montana serale e i piaceri del relax e della buona tavola: qui c'è il più giovane cuoco bistellato di Francia nel bistrot più alto, l'Oxalys, che è poi solo uno dei 10 "stellati delle Valli", tutti raggiungibili sci ai piedi. Val Thorens da sola offre 150 chilometri di piste e 78 tracciati diversi fra i 2000 e i 3200 metri, altitudine che garantisce neve farinosa da novembre a maggio. Piste come il Col de l'Audzin, Le Blanchot, la Tétras, la Combe de Caron o la nera Combe de Rosaël sono pietre miliari. Tra le altre piste top, a Méribel sono da provare la Combe Vallon, da 3000 metri, mentre a Les Menuires meritano i tracciati da Pointe de La Masse, con la selvaggia nera Dame Blanche. Senza scordare i fuoripista da urlo serviti da impianti fra Orelle e Val Thorens, come le Grand Combet, le Lac du Lou e il settore di Bouchet.

NON È UN PAESE PER RICCHI
La novità è che anche in questo grande circo di superscì, stelle Michelin e hotel de luxe si può evitare di svenarsi. Perfino nella Courchevel dei 14 hotel 5 stelle. Come? Primo: evitate le vacances scolaire (seconda metà di febbraio - inizio marzo), quando i prezzi superano quelli natalizi. Secondo: puntate sugli spartani, funzionali studio per soggiorni+skipass da 182 euro per 6 giorni a persona (a Orelle), o da 241 euro dal 14 al 27 gennaio perfino a Courchevel (seppure senza skipass). Ancora, al sabato, il giornaliero acquistato on line costa 38,50 euro anziché 48,50… A Val Thorens, inoltre, viene offerto un giorno di sci in più se un ospite riesce a smentire una di queste due certezze: che è garantito il doorstep ski (partenza e rientro sci ai piedi) in qualsiasi esercizio ricettivo e che la percentuale di piste aperte e collegate è la più alta in Europa (vedi neigegarantie.com).

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Sotto la skiarea di massa, insomma, ci sono alti standard organizzativi, un'attenta cura al dettaglio, nere che in Italia non trovereste mai – come i canaloni dalla cima di La Saulire a Courchevel – e una nuova sensibilità per principianti adulti e sciatori di ritorno: per loro piste che fino a qualche anno fa erano muri vertiginosi infestati di gobbe e senza neve programmata sono state ingentilite nei punti problematici; per loro sono state individuate aree "Zen" (Zone d'Évolution des Novices) con piste facili e separate. «Oggi bastano 4 giorni di lezioni per fare l'intero carosello de Les 3 Vallées», sostiene Émile Duc, maestro a Courchevel dal 1958. Sulla stessa linea Les Menuires lancia il pacchetto Première Ski, "sci dolce" più remise en forme (da 345 euro il monolocale+skipass principianti, lezioni pomeridiane e spa). Più facile iniziare anche a Méribel, con una nuova "verde" per l'apprendimento, e in Val Thorens, con 4 tapis roulant coperti. Nelle 3 Vallées, 14 seggiovie hanno la Magnestick Bar, una speciale barra di sicurezza automatica. Sempre a Val Thorens, sono 10 le piste verdi e 28 le blu, e uno speciale skipass ridotto del 50 per cento (21,50 euro) dà accesso a 8 impianti e alle rispettive piste facili, perché anche il débutant possa vivere le sue avventure. Sulla blu Tête Ronde, per esempio, che dal ghiacciaio Péclet riporta in stazione con un dislivello di 700 metri. Qui c'è persino il taxi skiing, con un maestro che spinge l'allievo su una comoda "ski-sdraio". Persino i pedoni possono salire in funivia sulla Caron, dove la vista spazia su 1000 cime alpine (pass pedoni giornaliero 8,50 euro) per scender poi sulla seggiovia Cascades al nuovo sentiero de la Marine, 5 chilometri, o agli 3 itinerari pensati per loro.

23 dicembre 2011

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