Tempo di coriandoli e di stelle filanti. Non c'è quasi città, in Italia e in Europa, che non sfoggi il suo bel Carnevale, più o meno fastoso, più o meno chiassoso. Lasciando una volta tanto in disparte quelli blasonati, come Venezia e Viareggio, ve ne consigliamo alcuni che per diversi motivi meritano sicuramente una gita o un viaggio. Una buona occasione per stupirsi di fronte ai pupazzoni di cartapesta sui carri o per trasgredire con balli sfrenati. Basta lo schermo di una maschera e…opla! Un po' di follia non si nega a nessuno!
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CENTO: A FRENETICO RITMO DI SAMBA
Il paesaggio circostante è quello della pianura ferrarese, ma per qualche giorno sembra di essere a Rio. Il Carnevale di Cento è il primo al mondo a essere gemellato con quello brasiliano, dal 1993, e ogni anno un carro allestito dalla cittadina ha l'onore di sfilare nel sambodromo carioca durante la Notte dei Campioni. In cambio, Cento ospita nelle cinque domeniche del suo lungo Carnevale (dal 5 febbraio al 4 marzo) un folto gruppo di percussionisti e ballerine di Rio, sfavillanti nei loro costumi coloratissimi. I carri, allestiti dalle sei associazioni carnevalesche e alti fino a 20 metri, sfilano con centinaia di figuranti e un allegro coinvolgimento del pubblico. Negli eventi di contorno, le bellezze nostrane controbattono alle ragazze brasiliane: il 4 marzo vanno in passerella alcune aspiranti al titolo di Miss Italia 2012, nella prima selezione nazionale della stagione, che assegna l'ambita fascia di Miss Cento Carnevale d'Europa.
ARCO: LARGO AI BAMBINI
Vicino al lago di Garda i protagonisti del Carnevale sono i bambini: gli unici a poter salire sui carri allegorici che attraversano ogni anno il centro della bella cittadina di Arco, dove la festa si celebra alla grande già dal 1876, quando qui venivano a svernare i nobili asburgici. Nelle due sfilate, del 12 e 19 febbraio, si vedono passare il Giardino Incantato, la Diligenza del Far West, il Jungla Express, il Mondiale di Formula 1 e Le Mele del Trentino. Sui carri i bambini trovano caramelle, coriandoli e coinvolgenti animatori. Sabato 18 le migliori mascherine vengono premiate dal Drago Prezzemolo, mentre tutta la cittadina si trasforma in Arcoland, un paese dei balocchi invaso da musica, trampolieri, clown e giocolieri.
FANO: DAL MEDIOEVO A OGGI
Il primo Carnevale festeggiato in Italia di cui si abbia notizia? Quello di Fano, nelle Marche, che affonda le sue radici addirittura al 1347. Da allora è sempre stata festa grande, che quest'anno si ripete puntualmente, dal 5 al 21 febbraio. L'elemento più caratteristico di questa manifestazione è "il getto": 200 quintali di caramelle e cioccolatini che piovono dai carri allegorici intenti a sfilare durante le domeniche. Ad accompagnare la festa ci sono gruppi folcloristici e musicali. Dal 9 al 12, nel centro storico c'è spazio per la Cittadella del cioccolato, con stand di goloserie. E dal 10 al 12 a un raduno europeo di camperisti che arriveranno anche da lontano per indossare le maschere e confondersi tra la folla.
IVREA: LA STORIA RACCONTATA A SUON DI ARANCE
Lo Storico Carnevale di Ivrea affonda le sue radici in un episodio medievale di ribellione cittadina e affrancamento dalla tirannide. A testimoniarlo, tutti i cittadini e i visitatori scendono in strada indossando un caratteristico berretto frigio rosso a forma di calza che rappresenta l'adesione ideale alla rivolta e la partecipazione alla festa. I personaggi protagonisti del Carnevale sono la Mugnaia e il Generale, affiancati da ufficiali a cavallo, alfieri e belle vivandiere che, assieme a una banda di pifferai e tamburini, e ad altri personaggi, danno vita a una serie di sfilate e cerimonie con sfarzosi costumi, dal giovedì fino al lunedì grasso. Al sabato e alla domenica la festa raggiunge il clou, con la famosa Battaglia delle arance, nella quale squadre di figuranti a terra (ovvero i popolani) e squadre sui carri a cavallo (le guardie del tiranno) si combattono tirandosi addosso gli agrumi con forza. E il Carnevale esplode al suono delle (quasi) inoffensive bombe arancioni.
COSTANZA: MAGIA E UN PO' DI PAURA
Nel sudovest della Germania, la festa più allegra dell'anno si tinge di colori gotici e inquietanti. Il Carnevale Svevo-alemanno del Baden-Württemberg è tutto giocato sulla simbologia e sul rito: sul finire dell'inverno bisogna liberarsi dagli spiriti maligni perché la primavera torni a far rivivere la natura. Le maschere, bellissime creazioni artigianali, hanno i volti di diavoli, streghe, spiriti folli. Uno dei più spettacolari cortei si svolge a Costanza nel Giovedì grasso (16 febbraio), quando i Narren, i matti del Carnevale, invadono le strade già dal mattino presto risvegliando la città. La festa prosegue fino a sera con musica e gastronomia tradizionale. Nella vicina Überlingen il clou è sabato 18, quando un migliaio di Hänsele, curiose maschere con un vestito fatto di squame colorate, sfilano per le vie del paese.
PRAGA: AL BALLO CON CIPRIA E PARRUCCA
Chi non ha mai desiderato partecipare a un vero ballo mascherato in stile Settecento, armato di parrucca e vestito da nobiluomo o damigella? L'atmosfera giusta è allora quella del Crystall Ball, che si svolge la sera di sabato grasso nel programma del raffinato Carnevale Boemo. Il grande ballo in costume si svolge nei saloni barocchi del Clam-Gallas Palac, sulle note di melodie classiche suonate dall'orchestra. Per unirsi agli altri irriconoscibili partecipanti è d'obbligo prenotare e avere un vestito e una maschera adeguati, che si possono noleggiare all'atelier Wussin. Il Carnevale di Praga, elegante e raffinato, è centrato sulla cultura e sulla musica classica, in sintonia con quello di Venezia. Il centro vitale della festa, che si svolge dal 10 al 21 febbraio, è la Staroměstské Náměstí (Piazza della Città Vecchia), affollata di clown e saltimbanchi, ma sono coinvolti molti teatri, musei, palazzi, scuole e ristoranti, che per l'occasione preparano menu speciali della tradizione boema, legati alla rassegna culinaria Cuisine d'alchimiste.
AXAMS: DAGLI AI PANCIUTI!
Questo bel paesino tirolese a breve distanza da Innsbruck non va famoso solo per il suo comprensorio sciistico, ma anche per la "cavalcata dei Wampeler" che si svolge nel giovedì grasso di Carnevale, quest'anno il 16 febbraio. Questi Wampeler non sono altro che simpatiche figure corpose (nel dialetto regionale "wampat" significa avere una grande pancia), che indossano una camicia di lino ben imbottita di paglia o fieno, dal collo fino al dorso e alle maniche. Così ben "ammorbiditi" nelle forme, i coraggiosi Wampeler prima sfilano in corteo con maschere di legno e berretti di lana e poi attraversano per ben tre volte le vie cittadine piegati in avanti e appoggiandosi su bastoni per resistere alle spinte e agli strattoni del pubblico, che cerca di buttarli a terra. Alla sera, festa grande per tutti, panciuti e non.
COLONIA: IL TRIONFO DELLE ROSE E DELLE DONNE
Si chiama Rosenmontag (lunedì delle rose) e dal 1823 è il momento culminante della festa nella citta della Renania. Dai carri che sfilano al lunedì (quest'anno il 20 febbraio), lungo un percorso di sette chilometri, una pioggia di fiori e di dolciumi inonda gli spettatori. Nella parata sono coinvolti oltre 11 mila partecipanti, 500 cavalli, più di 120 carri e bande musicali. L'urlo di battaglia lanciato a gran voce per tutto il giorno da ballerini e persone in maschera è: "Kölle Alaaf", ovvero "Lunga vita a Colonia!". Ma molto divertente è anche la giornata del Carnevale delle Donne, che tradizionalmente apre gli eventi nel giovedì precedente (16 febbraio), durante la quale il gentil sesso prende possesso della città e le donne si divertono a farsi baciare sulle guance dagli uomini che incrociano oppure a tagliare loro la cravatta. Durante il Mercoledì delle Ceneri, la tradizione vuole che i "sopravvissuti" della festa si ritrovino nei ristoranti per pranzare o cenare a base di pesce.
14 febbraio 2012
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