
È la stagione migliore per un tour nelle terre del riso, un viaggio tra il cicloturismo per famiglie e il birdwatching con incontri sorprendenti. Con qualche pausa per mangiare bene. Non è ancora troppo caldo, non imperano ancora le zanzare e le principali specie avicole sono tornate dalle vacanze al sud dell'ultimo inverno. E poi, non ci sono ancora le zanzare. Partenza dunque da Vercelli. Il consiglio è arrivarci la sera, per una prima cena di cucina locale nei templi della panissa, risottone da paiolo vercellese con Barbera, borlotti di Saluggia, lardo e salam d'la duja (stagionato nel grasso). Al Ristorante il Giardinetto, elegante e discreto, o alla Vecchia Brenta, forse più tipico.
Al mattino, rapido tour del centro, alla Basilica di Sant'Andrea, ricamo di pietra e mattoni tra Romanico piemontese e Gotico europeo (la sua guglia svetta sulla pianura), e al vicino Salone Dugentesco, da poco restaurato. A Vercelli, nell'ex Chiesa di San Marco, sono allestite dal 2007 a rotazione mostre curate dalla Fondazione Guggenheim (da fine febbraio a giugno c'è 1900-1961, arte italiana nelle collezioni Guggenheim, vai al sito per le info). Nel Museo Leone (vai al sito), tra le collezioni archeologiche, si tengono – nel caso malaugurato di pioggia – laboratori per bambini, tra cacce al tesoro e lezioni giocate dai 4 anni in su (percorso-gioco da 4 euro a bambino).
Ma è ora di pedalare. Si parte in bici dal Centro del Parco delle Lamedel Sesia di Albano Vercellese con uno dei guardiaparco, sui sentieri sopra le alzaie tra risaia e risaia. Modellato nei secoli – il riso veniva piantato qui dai monaci già nel XV secolo – il paesaggio del riso, con grandi campi verdi e silenziosi in inverno e i suggestivi "mari interni" delle coltivazioni allagate da aprile, non è cambiato dai tempi delle mondine, anche se oggi quasi tutto è meccanizzato. Ed è un mondo perfetto per gli uccelli, che qui trovano pace e cibo, grazie ai vermi, le bisce, le rane e i tritoni che affollano il terreno. Sono anatre, passeri, scriccioli, qualche poiana che punta a piccoli mammiferi dai pali della luce. Ma soprattutto ci sono loro, i grandi ciconiformi. L'airone bianco e quello rosso, la garzetta e la sgarza ciuffetta… «Il grosso dei migratori arriva proprio a marzo», spiega Agostino Pela, guardiaparco, «e facile avvistare qualche airone cinerino o qualche nitticora che ristruttura il nido. Sono uccelli abitudinari: tornano sempre alla stessa garzaia, il boschetto di robinie, pioppi e ontani che interrompe le risaie». «Poi ci sono gli "immigrati"», aggiunge Alessandro Zonari, del Centro Atlantide, che organizza tour naturalistici in zona, «come i cormorani, arrivati dal mare, gli ibis, ormai frequenti a Oldenico, e gli aironi guardabuoi, direttamente dalla savana africana».
I percorsi sono facili e brevi; basta una buona mappa per orientarsi. Si segue di solito la sponda sinistra del fiume Sesia e, da Vercelli, si sconfina nel Novarese verso Romagnano Sesia (in una quarantina di chilometri) o verso le Lame di San Nazzaro, con l'Abbazia gotica benedettina dei Santi Nazario e Celso, una delle culle della risicoltura italiana. Nel nulla delle risaie e dei pioppeti si incontrano boschi come quello di Partecipanza a Trino Vercellese, nell'omonimo parco, dove si radunano i migratori per partire, e le grandi tenute in mattoni rosse dette "cascine chiuse", come quella di Darola, presso Lucedio. La sera, al ritorno, spuntino di dolci vercellesi – il bicciolano alle spezie, gli amaretti morbidi, i biscotti di riso… – alla Taverna Tarnuzzer di piazza Cavour (tel. 0161.253139).
CON CHI ANDARE:
- Centro Atlantide, Tour organizzati e attività nel parco. Viale Garibaldi 29, Vercelli, mail: centroatlantide@yahoo.it
- Le guide del Parco delle Lame del Sesia di Albano Vercellese (via XX Settembre 12, tel. 0161.73112, vai al sito)
COME ARRIVARE:
- In auto: con l'A4 o l'A26.
- In treno: a Vercelli fermano intercity e regionali della linea Torino-Milano (trenitalia.it).
- In bici: noleggio con Minola (via Crispi, tel. 0161.503188); in città funziona il servizio bike sharing (vai al sito)
DOVE DORMIRE
- Hotel Matteotti, semplice, efficiente, in centro. Corso Matteotti 35, Vercelli, tel. 0161.211840. Doppia da 90 euro (vai al sito)
DOVE MANGIARE
- Ristorante il Giardinetto, via Sereno 3, tel. 0161.257230, menu da circa 35 euro
- La Vecchia Brenta, via Morosone 6, tel. 0161.251230, da 25 euro (vai al sito)
- Trattoria Paolino. Nuovo, con menu locale e ottimo rapporto qualità-prezzo. V. San Paolo 12/14, Vercelli, tel. 0161.214790. Menu da 30 euro.
26 marzo 2012
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