Tradizione, calore, fascino: è Siviglia, splendida meta posta nella parte più occidentale dell'Andalusia. Sbaglia chi crede che essa debba essere visitata solo nel periodo della Feria de Abril: al contrario, la manifestazione non è che uno degli aspetti della città, che rivela la propria essenza solo al viaggiatore più curioso e sognatore.
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Allegra e passionale, per iniziare a conoscerla è d'obbligo una passeggiata lungo il Paseo de Colon, che costeggia la riva del Guadalquivir, il maestoso fiume che divide in due la città. Numerosi, nella zona, bar e locali tipici, ideali per gustare tapas immersi in un'atmosfera calorosa e gioviale, ma mai mondana.
Bastano pochi minuti a piedi per raggiungere la Cattedrale, cuore vitale e monumento simbolo di Siviglia: si affiancano a esso la Torre della Giralda che si erge imponente e il Real Alcazar, magnifico esempio di arte Mudejar (quella, cioè, di matrice spagnola, che eredita però numerosi tratti dell'architettura islamica). La grandiosità delle strutture, per ampiezza e perfezione delle linee,è uno spettacolo di rara bellezza.
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E se fino ad ora si è rivolti col naso all' insù per scorgere l'altissimo campanile e le guglie della torre, basta un attimo per ritrovarsi a curiosare tra i vicoli del Barrio de Santa Cruz, quartiere dinamico ricco di caratteristici ristoranti, negozi di maioliche e, in barba ai modernisti, "tiendas de ropas flamencas", i vestiti della tradizione andalusa (i prezzi medi si aggirano tra le 150 alle 500 euro, ma non è difficile trovare modelli di valore anche superiore). La cultura di toreri e ballerine è infatti ancora viva, tanto che trajes de luz (ovvero i vestiti tipici da Corrida) o nacchere sono abitualmente venduti a turisti e abitanti. Per gli amanti di ventagli e porcellane sarà di sicuro interesse una sosta all'interno del negozio di ceramica artistica Sartef (vai al sito) o El Azulejo (Calle Mateos Gago, 10), vere e proprie fucine artistiche che si nascondono dietro la veste di piccoli negozietti.
Tipici locali di ispirazione andalusa, ideali stavolta per conoscere la tradizione culinaria locale, sono invece la Bodega Belmonte (ancora Calle Mateos Gago 24, prezzo medio 15-20 euro a persona per antipasto, secondo e acqua) o il Restaurante San Marco (Calle Meson del Moro 6-10, prezzo medio 20-30 euro a persona per antipasto, piatto principale e acqua).
Ma la vera tappa obbligata è quella di Plaza de España, piazza costruita in occasione dell'Expo del 1929, che abbraccia al suo interno il Parco dell'infanta Maria Luisa: uno spettacolo mozzafiato, vero paradiso ornato da ponti interamente rivestiti di maioliche, proprio come le pareti circolari della struttura principale, che con azulejos illustrano le principali province spagnole (58 panchine, ognuna con una decorazione rappresentante una città) poste ai piedi di un porticato semicircolare che sembra simulare l'abbraccio della Piazza a tutta la Nazione. La fontana centrale fa da corollario a uno dei luoghi più maestosi e coinvolgenti che l'intera Spagna possa offrire.
Il consiglio è poi quello di proseguire passando sulla riva Sud del Guadalquivir, su cui si adagia il quartiere di Triana, collegato al centro dal ponte di Isabella II e poi snodato lungo la Calle di San Jacinto, asse principale della zona. E' proprio la Triana che ci riporta indietro di secoli, in un'epoca di navigatori, vasai e gitani, che sembrano averne permeato l'aria, rendendo il quartiere un luogo che sa di antico, solidamente ancorato alla tradizione e immutato nel tempo, quasi a volerci ricordare la forza di stili, usanze e vigorose consuetudini nonostante il passare degli anni. È, questo, il cuore nostalgico della città, di contro a quello più vivace del centro. Potrà risultare gradevole una breve sosta in un Patio de San Eloy, la catena sivigliana di piccole "taverne" che propongono cucina tipica a prezzi ragionevolissimi (10 euro il prezzo medio per una tapas, un piatto a scelta e una bibita).
E infine la modernità, la zona all'estremo Sud, modellata sui principi della meccanica e dell'architettura contemporanea in occasione di Expo '92. Adulti e bambini possono peraltro concedersi il piccolo lusso della Isla Magica, il parco a tema con ambientazione cinquecentesca (ingresso 29 euro, ma il prezzo varia per orario e fasce di età; Pabellón de España, Isla de la Cartuja, vai al sito).
Suono di nacchere, musiche gitane, innumerevoli siti artistici: ecco Siviglia, vivace e romantica, a tratti nostalgica, senza dubbio ricca di calore; l'anima - autentica, seducente, solare - dell'Andalusia.
17 ottobre 2012
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