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Bahamas: terre dei due mari

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Bahamas: terre dei due mari

Veduta aerea delle isole Bahamas (foto Alamy/Milestone Media)
Veduta aerea delle isole Bahamas (foto Alamy/Milestone Media)

Scordatevi la movida di Nassau, i casinò, gli alberghi over size. Se c'è un aggettivo che più si addice al paesaggio delle Out Islands, terre lontane dalla folla che i bahamiani chiamano Family Islands, quello è vergine. Perché così è la natura da queste parti. Un eden non ancora raggiunto dal turismo di massa, a parte le solite lune di miele organizzate, in cui il vero lusso è la natura, il relax assoluto, le immacolate e semideserte spiagge dove indugiare in lunghe passeggiate.

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E se sulla terraferma tutto è pace e silenzio, i fondali marini sono invece un concentrato di vita vivace e coloratissima. Un viaggio alla scoperta delle Out Islands può partire da Andros, il cui nome deriva dall'androsia, il tipico tessuto di cotone prodotto dall'Androsia Batik Factory (vai al sito). Con una barriera corallina di ben 228 chilometri e la più interessante concentrazione di blue holes, come il Victoria Point, l'Ocean e l'Inland Blue Hole, situati lungo la costa, l'isola è un tesoro naturalistico straordinario. Ma Andros è soprattutto la capitale della pesca al bonefish, un particolare pesce che vive nelle acque tropicali in banchi, e meta molto apprezzata per la pesca al marlin. Tra le curiosità da non perdere, vicino al principale centro abitato, Nicholls Town, il Morgan's Bluff è il celebre nascondiglio del temuto pirata Morgan. Andros Town è invece il punto di partenza per giungere a Captain Bill's Blue Hole, una sorgente con una piscina naturale di acqua dolce. Più a sud c'è Mangrove Cay, un paradiso insulare ancora incontaminato dove si sono stabiliti alcuni piccoli resort eco-oriented come il Tiamo (vai al sito), a pochi minuti da Congo Town.

Altro angolo di paradiso nell'arcipelago caraibico è Eleuthera. Lunga e stretta, regala spiagge e calette da sogno diventate meta del jetset internazionale. Partendo da sud, tra i centri più importanti si incontra Rock Sound, con il vicino Ocean Hole, un lago collegato al mare da un tunnel sotterraneo e pullulante di pesci tropicali e tartarughe. Lighthouse Beach, a Bannerman Town, offre invece distese di spiaggia di soffice sabbia rosa dominate da un antico faro a picco sul mare.
Spostandosi verso il centro dell'isola, l'insediamento principale è Governor's Harbour, sede della storica Hayne's Library (vai al sito) che tutti i venerdì sera ospita il Friday Fish Fry, una festa che coinvolge residenti e turisti all'insegna di musica e buona cucina fino a notte fonda. Per il bonefishing, merita invece una tappa, a Savannah Sound, la popolare Ten Bay Beach. Proseguendo verso nord si arriva al maggiore dei centri abitati, Gregory Town: in questo punto l'isola si fa sottile e la vista spazia tra il blu impetuoso dell'Oceano Atlantico da una parte e le sfumature verdi-turchesi del placido Mar dei Caraibi dall'altra. Il nuovo Glass Window Bridge, le unisce entrambe. A sud della città, con una bella vegetazione di mangrovie alle spalle, Surfer's Beach è la spiaggia dove si danno appuntamento i surfisti di tutto il mondo.

Diver e sub, invece, preferiscono la famosa Current Cut, uno stretto canale tra Eleuthera e l'isola di Current, luogo ideale per immersioni e snorkeling. Chi sceglie Eleuthera non può però esimersi da recarsi in quella che è forse l'isola più bella dell'intero arcipelago delle Bahamas. Harbour Island si raggiunge in dieci minuti di navigazione partendo dall'estremo nord di Eleuthera e, oltre a essere il luogo perfetto, è anche la seconda casa di molte celebrities.
Che si accontentano di un pittoresco villaggio, Dunmore Town, con linde case color pastello, e un'infinita e morbidissima spiaggia che all'ora del tramonto si veste di magiche striature color rosa.
Un paesaggio diverso lo offre Long Island. Alte scogliere (nella parte settentrionale), chilometriche spiagge borotalco e splendide baie nascoste disegnano il profilo costiero di quest'isola che fu il terzo punto di approdo delle tre navi di Cristoforo Colombo nel 1492.
Ecco perché a Columbus Point, in una piccola e incantevole caletta perfetta per lo snorkeling a riva, si può ammirare il monumento eretto più di 500 anni fa in onore del navigatore e scopritore del Nuovo Mondo. Le acque che circondano Long Island sono ricche di reperti e meraviglie naturali che gli appassionati di immersioni non possono lasciarsi sfuggire.
A partire dal Dean's Blue Hole che, con i suoi 202 metri, è il secondo buco blu più profondo al mondo. Una caverna sommersa che da lontano sembra un semplice puntino tondo di colore blu scuro pennellato sopra l'azzurro cangiante delle basse acque circostanti. E Long Island vale il viaggio soltanto per il Cape Santa Maria Beach Resort (vai al sito), un angolo di paradiso dove svegliarsi al mattino con l'aroma e il rumore del mare, su una delle più belle, secondo molti la più bella, spiagge delle Bahamas. Perché, in fondo, il paradiso è fatto di piccole cose.

2 novembre 2012

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