Gateway da sogno per turisti americani. Rifugio per bon vivant olandesi. Isola da cartolina per honeymooners. Meno famosa (e anche meno costosa) rispetto alle cugine vicine come Saint Barth, la perla delle Antille olandesi cambia rotta e punta sull'ambiente, promuovendo valori eco-friendly e filosofie anti-spreco. Inseguendo il trend del momento e imparando a sfruttare correttamente le due risorse che qui non mancano mai, sole e vento. L'isola rimane una destinazione perfetta per chi cerca il caldo in inverno, l'abbronzatura fuori stagione, il relax facile. A questa "offerta classica", noi aggiungiamo qualche "hot spot" meno scontato, talvolta inedito. Sicuramente imperdibili.
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1. Bucuti & Tara Beach Resorts – Impeccabile nella sua eleganza che rispetta (e sfrutta al meglio) ciò che l'uomo non potrebbe comunque eguagliare: la bellezza della natura isolana. Non ostenta lussi superflui pur rientrando nella Top list degli alberghi di Aruba. Molto in voga tra le coppie in luna di miele (Tripadvisor l'ha eletto tra i 10 hotel più romantici del mondo) e molto amato dai turisti occidentali, il Bucuti & Tara Beach Resorts ha camere e suite vista Oceano, a due passi dalla spiaggia di sabbia bianca dove il total white dei lettini e degli ombrelloni, delle chaise longue e dei cuscini è la prova di un'invasione discreta e pacifica dello spazio naturale. Piscina jacuzzi, giardino con prato all'inglese, ristorante per cene al chiaro di luna fanno il resto. E per sentire senza interferenze il rumore del mare, non sono ammessi bambini. Il silenzio è una scelta e qui viene rispettata (vai al sito, doppia da 270 €).
2. Pinchos Grill & Bar – Un lungo pontile di legno sull'acqua, trasparente anche nel buio della sera, che qui arriva presto. Su una piattaforma galleggiante, illuminato con discrezione da lanterne e candele, il Pinchos Grill & Bar è l'immagine stessa di quello che ci si aspetta da un locale caraibico. Pochi tavoli, cucina fusion, accostamenti sfiziosi. In menu aragoste, gamberoni, cernie e salmone accompagnati da wasabi, soia, spezie e salse piccanti. Ottima la carne alla griglia, i mini-burger di Angus (al sangue ma anche ben cotti) e la Pinchos Salsa Salad, specialità della casa: insalatona con fagioli, mais, funghi, ananas, cipolla, pomodori e aceto balsamico. Sa convincere anche i più scettici e, nella sua semplicità d'ingredienti, è una vera leccornia tropicale (Surfside Marina, tel. 011.297.583.2666).
3. Aruba Aloe Museum – Quattro piante sono necessarie all'uomo: il grano perché lo nutre, l'uva perché innalza il suo spirito, l'olivo gli porta armonia e l'aloe lo cura. Parola di Cristoforo Colombo. Benvenuti all'Aruba Aloe Museum, celebrazione didattica della pianta-rimedio diventata una gloria nazionale dalla fine dell'Ottocento quando fu introdotta sull'isola. Il museo – piccolo ma ben organizzato – ne racconta la storia, le proprietà benefiche e mostra la lavorazione del prezioso estratto vegetale nella fabbrica adiacente dove vengono preparati e confezionati i prodotti per la cosmesi. Dal body scrub alla crema corpo, dai solari allo shampo. Uno scrigno di tentazioni per la salute e la vanità del corpo (vai al sito).
4. Yoga & Spa – Una piccola pagoda fronte mare. Tettuccio in paglia, teli d'organza effetto "vedo-non-vedo" per assicurare la giusta privacy. Mani esperte massaggiano, decontraggono, rilassano. Oli al profumo di papaya, unguenti alla rosa, fanghi caldi: la Spa del Sol del boutique hotel Manchebo Beach Resort è la quintessenza del benessere (vai al sito). Concedetevi una seduta di watsu e una lezione di yoga con Rachel Brathen. Ogni mattina pratica slow per iniziare la giornata: vinhasa, hatha e ashtanga sulla spiaggia (o nel nuovo padiglione en plein air) accompagnano il sorgere del sole. Il Manchebo organizza retreat di yoga tutto l'anno (vai al sito).
5. Ville stile californiano – Sono l'esatto contrario dell'hotellerie di gusto "made in Usa", un tantino kitch e invadente (lo skyline alberghiero di Eagle e Palm Beach, per intendersi). Una accanto all'altra, sulla strada che corre lungo l'Arashi beach e arriva ai piedi del faro che domina la parte nord-occidentale dell'isola. Molte sono abitazioni private, da affittare in alcuni periodi dell'anno. Curate, belle, stile di Le Corbusier. Si possono scegliere con o senza piscina, con vista mare o più all'interno. Rispetto agli hotel, il risparmio è (quasi) garantito. La spiaggia è vicinissima ma nessuna villa ne possiede una privata. Perché sull'isola la sabbia è bene pubblico. Il colpo d'occhio su questo boulevard dall'allure californiano assomiglia a un quadro di Hopper (vai al sito).
6. Butterfly Farm – «È la forma festosa, nuziale, insieme creativa e caduca di quell'animale che prima era giacente crisalide e, ancor prima che crisalide, affamato bruco. La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare, vive solamente per amare e concepire, e per questo è avvolta in un abito mirabile» (Farfalle, H. Hesse). La scienza si ferma davanti alla crisalide. Perché nel ciclo di vita di una farfalla arriva un punto dove si può solo supporre, dedurre, immaginare. Non esistono certezze una volta messe le ali. L'affascinante mistero dell'evoluzione di questi insetti è spiegato nel giardino tropicale della Butterfly Farm di Aruba, che accoglie e alleva centinaia di specie diverse provenienti da tutto il mondo. Si guardano e non si toccano, sono gli emblemi dell'effimero, spiega la guida, il loro equilibrio è troppo fragile per essere compromesso. Viste da vicino fanno anche una certa impressione: sottilissimo è il confine tra la perfezione assoluta e la repulsione.
7. Voli deluxe – I piatti sono preparati da grandi chef (l'ultimo è il belga Peter Goossens dello stellato ristorante Hof van Cleve), i prodotti certificati (caffè al 100% sostenibile), i set da tavola firmati dal celebre designer Marcel Wanders e il kit beauty by Vicktor & Rolf. Viaggiare in business KLM fa la differenza. La compagnia di bandiera olandese vola da Amsterdam su Aruba tutti i giorni (tranne domenica e lunedì) con coincidenze dall'Italia (a-r da 800 euro). In alternativa ci sono i posti Economy Comfort, posizionati nella parte anteriore della classe economica. Più spazio per le gambe e schienale reclinabile. Un buon compromesso per un lungo viaggio.
Per tutte le informazioni per il tuo viaggio vai al sito dell'ufficio del turismo di Aruba
23 novembre 2012
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