Viaggi24

Toscana: memorie da un convento

  • Abbonati
  • Accedi
City Break

Toscana: memorie da un convento

Arezzo,  Piazza Grande (foto Alamy/Milestone Media)
Arezzo, Piazza Grande (foto Alamy/Milestone Media)

C'è da perdersi. Confusi dalle mille proprietà di tisane e amari digestivi, abbagliati dai colori forti di caramelle e gelatine; storditi dal profumo di muschio bianco, lavanda e gelsomino; conquistati dal potere curativo di strani unguenti – come quello alla tepezcohuite che promette refrigerio per la pelle screpolata – e balsami antirughe all'avocado; ingolositi da mieli e frutta, pappa reale e cioccolato; ebbri dopo l'assaggio di vini biologici e cordiali alle piante officinali quali la fumaria, il gingko, il fucus e l'eleuterococco.

Guarda la gallery

Leggi tutte le idee per il tuo viaggio in Toscana

Entrare nello spaccio della farmacia del Sacro Eremo e Monastero di Camaldoli, nelle foreste a nord di Bibbiena, nell'Aretino, è fare un piccolo viaggio nel laborioso mondo dei monasteri. Luoghi dove i prodotti sono fatti con materie prime naturali e biologiche, seguendo secolari ricette artigianali, e spaziano dal cibo ai rimedi erboristici, dai cosmetici agli oggetti per la casa. Fiore all'occhiello, le tisane e i liquori come il Laurus, l'Amaro Rabarbaro e l'Elisir dell'Eremita. Ma l'Antica Farmacia merita una visita per la bellezza di ambienti e arredi che risalgono al 1513, quando venne ricostruita dopo un incendio. All'esterno, il complesso dei Camaldoli, fondato da San Romualdo all'inizio dell'XI secolo, è formato dall'eremo e dal monastero. Ci sono le celle dei monaci e un chiostro cinquecentesco. Di poco successivo il Refettorio, con una grande tela del Pomarancio. La chiesa invece è del 1775 e ha tavole dipinte dal Vasari e un altorilievo in ceramica invetriata di Andrea della Robbia. Nella biblioteca, aperta alla consultazione, sono conservati oltre trentamila preziosi volumi.
A due passi Arezzo, con il maestoso bastione Mediceo che abbraccia il centro storico. Dentro, la Pieve di Santa Maria, piazza Grande, celebre per le botteghe degli antiquari, la Basilica di San Francesco con uno splendido ciclo di affreschi di Piero della Francesca. Poco lontano, in via Cesalpino, si torna agli acquisti: qui ci sono la Tacs, la Premiata Tessitura Artigiana Casentinese, che vende il celebre panno casentino – ruvido e dai colori tradizionali arancio, blu, bianco ghiaccio e verde – e la Bottega del Cuoio dove scarpe, sandali, borse e cinture sono ancora artigianali.

27 novembre 2012

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi

Toscana: memorie da un convento. Tutte le informazioni

Maremma: tra borghi medievali e vini doc

La Firenze (segreta) del maraja

© Riproduzione riservata