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Momijigari, il rito del foliage giapponese

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Momijigari, il rito del foliage giapponese

  • – di Francesca Pace

L'autunno è una delle stagioni migliori per scoprire il Giappone. Quando la natura prende il sopravvento e per i suoi abitanti è tempo di momijigari. Una tradizione secolare che, letteralmente, significa "caccia all'acero" (momiji, cioè "acero" o "foglie rossicce" e da kari, cioè "caccia") e che, nella pratica, si traduce in gite o in veri e propri viaggi per ammirare i colori infuocati della natura. Dal verde bosco al rosso intenso, dal giallo oro all'arancione acceso, prima che le foglie cadano: ovunque è un tripudio di colori che regala paesaggi ogni volta unici e spettacolari.

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Un'esplosione di colori che porta alla luce anche i forti contrasti del Giappone. Un Paese in cui grattacieli e palazzi avveniristici affiancano piccoli templi, i ritmi frenetici si alternano ad atmosfere zen, dove il legame con la natura resiste accanto allo sguardo rivolto al futuro. Dove il contrasto diventa armonia.
E qui, il foliage è un rito che si ripete ogni anno, con grande devozione. Tanto che, come per il meteo, anche per il momijigari vengono trasmesse le previsioni sui colori dell'autunno. Le sfumature del foliage e la sua durata dipendono, infatti, dal clima. Maggiori sono gli sbalzi di temperatura, dal caldo dell'estate al freddo dell'autunno, più forte sarà l'intensità dei colori. Anche la pioggia incide su questo fenomeno spettacolare perché l'umidità, oltre a rendere le foglie più rosse, non le fa seccare e rallenta il momento della loro caduta.

Ogni anno è, dunque, uno spettacolo nuovo e diverso e, per i giapponesi, diventa l'occasione per un viaggio di mezza stagione. Molti, infatti, ritengono che esistano delle regioni dove il foliage sia più bello che in altre. Come nella regione del Kansai, sull'isola di Honshu, la più grande del Giappone e dove si trovano alcune delle città più famose e belle del Giappone. A cominciare dalla capitale, Tokyo dove, oltre ai parchi cittadini, ci si può immergere nella tradizione del momijigari a pochi chilometri dalla città, molto più tranquilla, tra boschi, laghi e templi. Poi, Osaka, seconda città del Giappone e famosa per essere la " capitale della buona tavola", e dove le luci al neon che illuminano le strade alla notte contrastano con antichi edifici, templi e angoli di verde curati nei minimi dettagli. Kyoto, importante centro culturale del Paese, è da visitare armati di scarpe comode: oltre a musei, templi e i suoi famosi giardini merita prevedere anche qualche passeggiata fuori porta, in montagna. Honshu ospita, poi Nara, antica capitale dell'isola. Un luogo di grande importanza artistica e Patrimonio dell'Umanità dal 1998. E' famosa, anche, per i cervi, simbolo della città, che girano liberamente per i suoi parchi. E rendono ancora più suggestiva la magia del momijigari.

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29 ottobre 2013

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